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10 film in streaming che non sapevi fossero su Netflix

Diciamoci la verità. E’ passato più di un mese dall’inizio di queste restrizioni e siete ormai a corto di idee. Siete stufi di correre avanti e indietro sul balcone, avete finito le ricette da provare, pulito ogni angolo dell’appartamento ed esaurito tutti i film della vostra wacthlist. Quindi sì, servono nuovi stimoli. Bè, se siete dei cinefili incalliti e non sapete dove sbattere la testa per trovare dei film nel catalogo a vostra disposizione, non disperate: ecco i 10 film che non sapevi fossero su Netflix.

Sul catalogo di Netflix i titoli più noti sono certamente quelli originali; serie come Strange Things, Love, Death & Robots e Black Mirror e film come El camino e The Irishman ci escono dalle orecchie. Ma il servizio streaming riserva non poche sorprese se ci si addentra. E’ una giungla tortuosa fatta di documentari indipendenti, corti e mediometraggi di filmmaker  alle prime armi e vecchi classici. E proprio qui si può trovare qualche chicca inaspettata. Vi ho selezionato le 10 migliori.

Berlin Calling

Cult degli anni 2000, Berlin Calling racconta le vicende del famoso dj tedesco Paul Kalkbrenner e la scena tecno della città del muro caduto venti anni fa. E non poteva che essere Berlino, in costante movimento e uno dei punti più caldi della musica elettronica insieme a  Zurigo, la location di questo lavoro. Il binomio stupefacente droga e musica, tutto genio e sregolatezza, è ritmo di un’opera mescola efficacemente un dj-set quasi continuo con un mondo sfrenato che ha ci ricorda la Edimburgo di Trainspotting.

 

Interceptor

Se leggendo il titolo questo film non vi ha detto nulla, fareste bene a recuperarlo per non incorre in brutte figure. Interceptor infatti è il capostipite di una delle serie post-apocalittiche più famose di sempre: quella di Mad Max. Max, infatti, prima di diventare “pazzo”, era l’agente di polizia Rockatansky in un Australia deserta e piena di banditi sanguinaria. E proprio uno di quelli, il sadico psicopatico di nome Toecutter e la sua gang, prende in ostaggio moglie e figlio del poliziotto. Il più classico degli espedienti per dare avvio ad una carneficina di malviventi. Il film è un pò invecchiato, soprattutto la sceneggiatura è in alcuni punti debole e poco brillante, ma in compenso le scene di inseguimento sono tra le più avvincenti mai riprese.

 

Al di là dei sogni

Probabilmente qualcuno si ricorderà di questo film con Robin Williams. La sua presenza ha permesso ad una pellicola apparentemente ordinaria di rimanere a galla. E’ la storia di Chris Nielsen, rimasto solo dopo la morte della moglie Annie. Un giorno anche Chris muore, e trova ad attenderlo Albert, un giovane di colore, che lo guida nell’aldilà. Chris è felice di vedere che per lui il Paradiso consiste nell’esistenza in uno dei magnifici dipinti di Annie.  Ma purtroppo lei non è lì con lui.  Chris non rinuncia alla sua amata, è deciso ad attraversare le porte dell’Inferno per stare di nuovo insieme a lei. Smielato e poetico, Al di là dei sogni è un viaggio nell’aldilà, tra Orfeo e Dante.

 

Shame

Brandon ha un problema di dipendenza dal sesso che gli impedisce di condurre una relazione sentimentale sana e lo imprigiona in una spirale di varie altre dipendenze. Il film si snoda nelle numerose avventure sessuali e non che porteranno Brandon a misurare quanto è profonda la tana del bianconiglio. Puro nichilismo. In quella che forse è l’opera migliore di Steve McQueen, regista di 12 Anni schiavo e WidowsShame mostra quant’è difficile estirpare le radici di un vizio. Michael Fassbender, al vertice della sua carriera, plasma un maniaco del sesso alla ricerca di una via di salvezza, affrontando la complessità del reale e le contraddizioni della società moderna.

 

Orecchie

Diamo spazio anche all’Italia. Questo gioiellino del cinema indipendente è passato anche in concorso a Venezia 73 riscontrando un discreto successo. Un uomo si sveglia con un fastidioso fischio alle orecchie e con un post-it sul frigorifero, lasciato dalla fidanzata Alice, che gli annuncia la morte del suo amico Luigi, del quale però non ricorda l’esistenza. Nel recarsi da un dottore, ripercorrerà senza volerlo la sua vita e suoi pensieri, incappando in amici e parenti. Girato in 4:3 e in bianco e nero, Orecchie è una sconsolata ricerca della felicità intrisa di un’ironia verace e farsesca.

 

Il Mago di Oz

Dorothy è una bambina che vive nelle grandi praterie del Kansas in una piccola fattoria insieme agli zii e al suo fedele cagnolino Totò. Un giorno un ciclone potentissimo trascina via la casetta con la bambina e il cane, catapultandoli nel Regno di Oz, un mondo magico popolato da bizzarre creature. Il resto è storia nota. Ma tornare a saltellare sul sentiero dorato per la Città di smeraldo è sempre una gioia.  Il Mago di Oz è senza dubbio uno dei più fortunati musical di sempre, inserito nell’albo dei classici. Tante le riedizioni, dalla serie ai sequel, ma l’unico ed inimitabile rimane questa edizione del 1939 di Victor Fleming.

 

U-boot 96

Siamo alla fine del 1941. Dopo l’invasione lampo della Polonia e l’Occupazione di buona parte dell’Europa, gli Alleati hanno iniziato ad ingranare la marcia, portando battaglia alla Marina di Guerra tedesca. Delle oltre ottomila tra navi, sottomarini e portaerei germaniche rimane ben poco a pattugliare le acque dell’Atlantico. I cacciatorpediniere, con le bombe di profondità, stanano gli U-Boat senza sosta, costringendo gli equipaggi ad immersioni rischiose e navigazioni senza termine, mentre gli incrociatori affondano le navi da carico al largo della Francia. Ed è proprio questa la vicenda di capitano Willenbrock e del suo equipaggio. Wolfgang Petersen, già autore de La storia infinita e Troy , firma una delle sue opere più conosciute e icona dell’epica sottomarina.

 

Heavy Metal

Mi trovo in difficoltà a descrivere Heavy Metal. E’ certo diventato un cult dei film di mezzanotte. Prodotto dal creatore dei GhostbustersIvan Reitman, e regista di uno sconosciuto Gerald Potterton, è diviso in 9 episodi tratti dall’omonima rivista fumettistica, legati insieme da una sfera verde malefica intenta a dimostrare la vastità del suo potere ad una bambina indifesa. Colonna sonora metal (ovviamente!), violenza barocca, ambientazioni lisergiche e eroine che sembrano uscite dalla saga di J. R. R. Tolkien, Heavy Metal è una pietra miliare dell’animazione avanguardista, un esperimento azzardato per i primi anni 80′.

 

Via col Vento

Che dire? Non ha certo bisogno di presentazioni Via col vento, il film più visto della storia del cinema e uno dei kolossal più costosi mai realizzati. Credo non ci sia modo migliore per descrivere l’epopea della famiglia O’Hara e della guerra di civile americana lunga quasi 4 ore che citare l’incipit del film:

“C’era una terra di cavalieri e campi di cotone chiamata il Vecchio Sud… Qui, in questo bel mondo, la galanteria fece il suo ultimo inchino… Qui per l’ultima volta furono visti i cavalieri e le loro dame, il padrone e lo schiavo. Cercatelo soltanto nei libri, perché non è altro che il ricordo di un sogno, una civiltà andata via col vento…”

 

Marco Perna

A volte mi piace credere che essere nato nello stesso mese di Fellini e un anno dopo la sua morte abbia influenzato, in qualche modo, la mia vita e di conseguenza anche il mio amore per il surreale e la settima arte. Poi torno in me e mi accorgo di non avere Borsalino grigio e sciarpa rossa ma una profonda passione per il cinema e tutto ciò che viene considerato bello. Mi sono cimentato dietro la telecamera ai tempi del DAMS a Torino, dove mi sono laureato, ma parlare di cinema mi piace quasi di più che farlo.
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