Film

Tremate, le streghe di Eastwick sono arrivate

Il Diavolo farà pure le pentole, ma Le streghe di Eastwick gli hanno fatto le scarpe.

Eastwick

Alex, Sukie e Jane sono tre amiche, vedove, che abitano il paesino di Eastwick, Rhode Island. Ciascuna con i propri problemi (figli, lavoro, salute, eccetera), si trovano spesso la sera per bere insieme e chiacchierare, fantasticando sui loro uomini ideali. Non sanno però di essere delle streghe e che, da quelle fantasie, è scaturito il Diavolo in persona, pronto ad ammaliare le tre donne. Il giorno dopo infatti, si presenta in paese Daryl Van Horn, un uomo affascinante e stranamente esotico, che trova subito il modo di sedurre le amiche…

George Miller (si, proprio lo stesso regista di Mad Max) dirige nel 1987 questo simpatico film tratto dal libro omonimo di John Updike, e non avrebbe potuto trovare una maschera più istrionica di quella di Jack Nicholson per interpretare il Diavolo. Vestito di abiti sgargianti (peraltro italiani, di Cerruti) e con modi di fare fuori dal comune Nicholson/Diavolo cattura in breve le donne e l’intero paese, perché si sa che è difficile resistere alle tentazioni. Il suo intervento aiuta Alex, Jane e Sukie a sviluppare i loro poteri senza sapere che questo gliele farà ritorcere contro. Quando infatti il loro stile di vita “libertino” inizia ad allontanare le donne dagli abitanti di Eastwick, le tre decidono di abbandonarlo. Ma il Diavolo non ci sta, e dà inizio ad una dura battaglia per la libertà delle streghe.

EastwickAnche le tre streghe sono scelte dal regista con grande oculatezza. Cher, all’apice della sua bellezza, con una testa di riccioli neri, è Alex, scultrice e madre single, femminista e dotata di una grande forza d’animo, è la prima a conoscere Daryl. Rimarrà molto colpita dalle sue particolari qualità… anatomiche.

Michelle Pfeiffer è Sukie, bionda e diafana, giornalista locale e madre di sei figli – la leggenda vuole che la sua fertilità sia tale da rimanere incinta anche per telefono. Daryl la incuriosisce perché affittuario della magione settecentesca che dà lustro ad Eastwick; lo avvicina per scrivere un articolo, ma di lui scoprirà ben altro.

Ultima ma non meno importante è Susan Sarandon, ovvero Jane. Anche lei vedova come le due amiche, ma senza figli poiché sterile, è l’insegnante di musica della scuola. E’ timida e dimessa, persino la sua musica risulta frenata. Daryl le fa scoprire la sua forza interiore, levandole la costrizione di quelle camicine accollate – in senso lato e non.

EastwickSono svariate le differenze dal romanzo, che dipinge i protagonisti con decisamente meno buonismo, ma il film rimane comunque una gradevole commedia del grottesco, in cui Nicholson spicca per simpatia e (ovviamente) bravura. I suoi ghigni, i suoi manierismi, le sue battute (“Quando muoio voglio essere malato, mica sano”) sono costantemente sopra le righe, eppure anche noi del pubblico, come gli abitanti di Eastwick, ne rimaniamo subito conquistati.

Certo, Le streghe di Eastwick non è un film da Oscar e le pecche non mancano (il buonismo di cui sopra, ad esempio), ma Miller costruisce due ore assolutamente piacevoli e divertenti, delle quali rimangono scolpite nella memoria parecchie scene e frasi cult. Un film teneramente femminista, in cui l’uomo (o il Diavolo, in questo senso è uguale) è dipinto come superfluo per la maggior parte delle attività femminili.

Povero Diavolo, povero Daryl!

“Voglio ciò che ogni uomo vuole: un poco di affetto!  Un po’ di fiducia, diavolo porco!”

Giulia Cipollina

28 anni, laureata, lavoro in un negozio di ottica e fotografia. Come se già non bastasse essere nerd: leggo tanto, ascolto un sacco di musica e guardo ancora più film - ma almeno gli occhiali per guardare da vicino posso farmeli gratis.
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