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Abbiamo davvero bisogno dei supereroi?

Da 8 anni a questa parte, il mercato del cinema dedicato ai supereroi si trova in costante espansione. I blockbuster si sono moltiplicati come funghi, in un clima di euforia generale che ha spinto a investimenti sempre più ambiziosi, nella speranza di stracciare l’ennesimo record di incasso. È un paragone un po’ improprio, lo so, ma è quasi come se fossimo in una bolla speculativa. Sappiamo bene, però, che le bolle speculative possono anche scoppiare, con effetti devastanti. Questo potrebbe accadere anche al cinema sui supereroi? Cerchiamo di scoprirlo, procedendo con ordine…

In apertura ho parlato degli ultimi 8 anni. Perché? I film sui supereroi esistono da tempo, non si tratta certo di una novità dell’ultimo decennio. Innumerevoli sono gli esempi, ce n’è per tutti i gusti e i livelli qualitativi: dai buoni Superman (1978) e Spider-man (2002) a roba che era meglio non fare, come Elektra (2005). Cosa succede di così particolare, dunque, nel 2008?

Succede che esce Iron Man di Jon Favreau. Il film è buono, la sceneggiatura è abbastanza convincente, il cast è azzeccato, gli effetti speciali spettacolari, ma l’importanza di Iron Man nella storia del genere va oltre la sua qualità intrinseca. La prima avventura cinematografica di Tony Stark, infatti, inaugura il Marvel Cinematic Universe (MCU). Con questo franchise, il colosso del fumetto americano scende in campo direttamente nella produzione dei film sui propri personaggi, riservandosi sostanzialmente il controllo creativo e creando un mondo coerente, all’interno del quale ogni film del MCU è in stretta relazione con tutti gli altri, ma, a differenza di una vera e propria saga, può stare in piedi anche indipendentemente dai “fratelli”.

Marvel suddivide il progetto in fasi, pensate ognuna con alcuni anni di anticipo: la fase uno, ad esempio, prevedeva un film dedicato a ciascuno dei futuri Vendicatori (Iron man, Hulk, Capitan America, Thor), per poi culminare nel film-evento The Avengers (2012), scritto e diretto dall’ottimo Joss Whedon, nel quale gli eroi si uniscono per la prima volta nella storica formazione comune, per fronteggiare le più gravi minacce per il pianeta.
Il successo dei film del MCU è strepitoso, i vari capitoli sono delle vere e proprie macchine da guerra al botteghino. Su un totale di 12 pellicole finora prodotte, ben 3 film del franchise superano il miliardo di dollari di incasso mondiale, altri 6 superano i cinquecento milioni. Le gesta degli eroi Marvel su grande schermo attirano sia l’amante dei film fracassoni sia gli appassionati dei fumetti, che possono apprezzare il quasi sempre convincente adattamento dalla striscia al cinema. Inoltre, le produzioni del MCU possono giovare anche di un cast di un certo spessore. Ricordiamo tra gli altri Samuel L. Jackson (mega-direttore galattico dello SHIELD), Gwyneth Paltrow (trombamica di Tony Stark), Tom Hiddleston (il villain Loki), Scarlett Johansson (Vedova Nera, l’action woman degli Avengers), addirittura sir Anthony Hopkins (Odino, padre di Thor e re di Asgard). Uno dei capitoli più riusciti è senz’altro I Guardiani della Galassia (2014), di cui segnaliamo la colonna sonora .

La solidità straordinaria dimostrata dai film dell’universo cinematico Marvel ha permesso il mantenimento di un ritmo vertiginoso, con due produzioni all’anno dal 2008 a oggi, con le sole eccezioni del 2010 e del 2012 (un solo film). Non farà eccezione questo 2016, con l’imminente Captain America: Civil War e Doctor Strange, previsto in autunno. Per il prossimo triennio, invece, i film in uscita saranno addirittura tre all’anno.

A questo punto, però, vale la pena valutare una variabile importantissima che entrerà in gioco da Marzo 2016. La DC Comics, storica rivale di Marvel nel campo del fumetto, sta per dare vita alla propria versione del MCU: il DC Extended Universe (DCEU). Primo capitolo del DCEU è in realtà il film di Zack Snyder, dedicato a Superman, L’uomo d’acciaio (2013), ma solo da quest’anno il franchise entrerà nel vivo con le uscite di Batman VS Superman: Dawn of Justice e di Suicide Squad. Il DCEU inizia, dunque, ad assumere una sua dimensione corale – che culminerà nei film dedicati alla Justice League (omologo DC degli Avengers) – e ad assestarsi sul passo ormai “canonico” di almeno due film all’anno.

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Ora, per alcuni l’imminente contrapposizione tra MCU e DCEU sarà una avvincente riproposizione su un nuovo medium della rivalità tra i due colossi, ma io mi vorrei soffermare sull’aspetto potenzialmente problematico della questione.

Come detto, dal 2008 ad oggi sono usciti 12 film del MCU, più L’uomo d’acciaio del DCEU. Tra 2016 e 2019, nella metà del tempo, usciranno addirittura 19 pellicole (8 DC, 11 Marvel). Parliamo di una media di quasi 5 film sui supereroi ogni anno! Il tutto senza contare le opere dello stesso genere non appartenenti ufficialmente ai due universi estesi, ad esempio Deadpool, attualmente in sala, o l’ennesimo capitolo dedicato agli X-men, previsto per fine maggio. Mi chiedo – e finalmente, diranno i lettori, giungo alla conclusione – fino a che punto il pubblico potrà tollerare questi ritmi. Temo non sarà molto lontano il giorno in cui la maggior parte di noi arriverà alla soglia di saturazione e ho la sensazione che, quando la raggiungeremo, ci comporteremo come il nipotino cui la nonna abbia servito un piatto di troppo delle sue deliziose lasagne: il caro nipote, questa volta, ne ha mangiato davvero tante, ha rimesso e adesso il suo rifiuto è totale, non importa che le lasagne della nonna siano le migliori di questo mondo.

L’hype altissimo in vista delle prossime uscite di Civil War, Dawn of Justice e Suicide Squad suggerisce che questa deriva non dovrebbe essere imminente ma, di questo passo – e lo dico da fan del genere – potrebbe essere, prima o poi, inevitabile. Quel che è certo è che i produttori non sembrano, per ora, condividere le mie preoccupazioni: abbiamo film già pianificati fino al 2020. Ai posteri l’ardua sentenza.

Mattia Carrea

Nato nel 1988, passa buona parte dei suoi 28 anni a seguire le più grandi nerdate mai prodotte nella storia del cinema e della televisione. Difficilmente scriverà di grandi film d'autore, siete avvisati!
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