Ecco a voi il Riviera International Film Festival. Marton Csokas, Gianni Quaranta, David Franzoni e altri saranno dal 26 al 30 aprile a Sestri Levante (GE) per una manifestazione dedicata ai registi under 35.
Salve a tutti e benvenuti, mi trovo con Stefano Gallini-Durante, produttore cinematografico nato a Milano ma da sempre attivo, indovinate un po’, proprio a Hollywood. Una personalità di spicco del mondo del cinema quindi, che ha deciso di mettere la sua esperienza al servizio di evento unico. Si accinge ad inaugurare, infatti, il primissimo Riviera International Film Festival che si svolgerà dal 26 al 30 aprile nella piccola, ma incantevole, città di Sestri Levante, in provincia di Genova. Stiamo parlando di una vera e propria perla della costa ligure, solitamente più famosa per le spiagge e per il pesto che per i film festival. Andiamo a vedere cosa hanno combinato.
Innanzitutto, ciao Stefano!
“Grazie a voi, saluto tutti i lettori del MacGuffin.”
Prima di qualsiasi cosa, vorrei chiederti: da cosa è partita l’idea del Riviera International Film Festival?
“L’idea del festival è partita da una mia iniziativa personale, poi sviluppata con Vito Donghia ed eseguita insieme ai ragazzi del team locale con cui sto lavorando. Sono nato a Milano e lavoro da anni a Los Angeles come produttore di film, ma frequento Sestri Levante da sempre e vi sono molto affezionato. Lo slancio è venuto semplicemente dallo stimolo di fare qualcosa di bello e concreto per un luogo che amo.”
La manifestazione quindi si tiene nella riviera ligure, nella stupenda cornice di Sestri Levante. Nella terra della gente scontrosa, schiva e tirchia ci vuole molto coraggio a proporre qualcosa di profondamente culturale come un film festival o è stato solo un ulteriore stimolo?
“A essere onesto non ho assolutamente considerato questo fattore. Di solito quando decido di fare una cosa la faccio e basta. Non ho pensato alla mentalità locale né tantomeno a come potesse reagire la gente. Appena ho messo a fuoco il progetto mi è sembrato semplicemente una trovata bellissima e che avrei voluto e dovuto mettere in atto. Sono dell’idea che, se non provi, non puoi sapere come andrà, quindi, pur consapevole delle difficoltà, ho portato avanti il progetto con il supporto di un gruppo eccezionale di ragazzi del luogo. Questo sarà un primo importante banco di prova. Poi faremo le nostre valutazioni, sperando che sia solo l’inizio.”

A cosa è dovuta la scelta di presentare opere di registi under 35? Volete dimostrare che non è vero che i giovani d’oggi non valgono niente?
“Non vogliamo dimostrare niente a nessuno: questo festival è il risultato di molte cose che ho visto nei festival di tutto il mondo, grandi e piccoli. Ho avuto modo di osservare in tantissimi contesti cosa può trasformare un festival in un successo o meno e quale potrebbe essere un’idea nuova per migliorare le cose e per stimolare i giovani talenti a mettersi in gioco. Quando si parla di piccoli festival c’è frequentemente molta frammentazione. Spesso propongono firme importanti, ma non hanno una direzione chiara e mischiano generi e film di ogni tipo solo per poter mettere in cartellone nomi di spicco.
Negli Stati Uniti i piccoli festival in forte ascesa sono quelli a tema e noi abbiamo pensato di dedicare questo ai giovani talenti. Volevo creare un evento che promuovesse la visione di film bellissimi creati con pochi mezzi, ma con grandi idee. Le pellicole in rassegna, infatti, non sono state scelte a caso; molte sono già pluripremiate.”
Passiamo nello specifico, al di là del filtro del regista under 35, la scelta dei film in gara com’è avvenuta? Ci sono due pellicole italiane, per il resto abbiamo creazioni da tutto il mondo, a che tipo di produzione è stata data priorità?
“La scelta dei film si basa semplicemente sulla grandissima qualità e profondità delle storie che vi vengono raccontate e sono stati selezionati da me e da Massimo Santimone, bravissimo programmer. Abbiamo voluto fortemente mettere due film italiani in cartellone. Sono stati girati da registi di estremo talento, ma purtroppo non considerati come meriterebbero dai distributori italiani, forse per motivi di programmazione.
Credo però che ogni rivoluzione debba partire dal basso e se vogliamo stimolare la cultura cinematografica in Italia dobbiamo partire da produzioni come queste. Mi piace pensare che il mio contributo possa, anche se in piccolo, aiutare il mio paese. È proprio per questo motivo che ho deciso, ad esempio, di ambientare in Toscana una delle mie ultime produzioni, Voice from the Stone (La voce della pietra), che vanta attori del calibro di Emilia Clarke (Daenerys Targaryen de Il Trono di Spade) e Marton Csokas (che è anche tra gli ospiti del festival).”
Tra le partecipazioni spicca senz’altro la presenza in rassegna dell’ultima fatica di Xavier Dolan, che a soli 28 anni si è guadagnato già un posto di spicco nella cinematografia mondiale. Quanto il suo precoce successo è da considerarsi straordinario in un contesto come quello cinematografico?
“Può sembrare che non succeda spesso, ma non è così. Se ci pare una cosa strana è perché siamo abituati a pensare in un certo modo e questo è un peccato proprio per tutti i registi giovani e di qualità. Io invece credo che l’età non abbia una grande importanza. Conta solo il talento, basti pensare a registi come Damien Chazelle.”
Vista la maggior facilità odierna di reperire attrezzatura di qualità e di acquisire, anche da autodidatta, i ferri del mestiere, in futuro potrebbe diventare meno inusuale vedere registi così giovani emergere in questo modo?
“Assolutamente. Potete trovare un ottimo esempio di questo proprio nel nostro festival. Basta infatti vedere i film in concorso per averne una dimostrazione: si capisce con chiarezza che i registi presenti nella rassegna hanno molto talento. Credo che, andando avanti, vedremo sempre più giovani emergere con prepotenza.”

Ci sono diversi eventi paralleli alla rassegna, tra cui spiccano molti workshop con figure di spicco del mondo del cinema: David Franzoni per quanto riguarda la figura dello sceneggiatore, Gianni Quaranta per la scenografia e il sopramenzionato Marton Csokas, celebre ai più per la sua interpretazione nella trilogia dell’anello, per quanto riguarda il ruolo dell’attore, come verranno impostati questi eventi?
“Innanzitutto per ognuno degli ospiti verrà proiettato il film che li ha resi più famosi (Il gladiatore per Franzoni, Farinelli per Quaranta e The Equalizer per Csokas). Dopo ogni film ci sarà un talk tra loro e il pubblico, che avrà l’opportunità di fare tutte le domande che desidera. Dopodiché nel pomeriggio si terranno i workshop. Sono impostati in modo molto informale e non rivolto esclusivamente agli addetti ai lavori. Anche un appassionato di cinema che vuole capire cosa vuol dire fare un film in tutti i suoi aspetti è il benvenuto. Ci sono infatti, in questo mondo, una serie di studi e lavori in background che gli spettatori non possono percepire semplicemente guardando il prodotto finito.
Segnalo in particolare anche il workshop dei ragazzi di Docks Videos che vi illustreranno la loro esperienza nell’ambito della regia di spot per i brand sportivi. Potete consultare il cartellone delle proiezioni e degli eventi a questo link: http://www.rivierafilm.org/film-in-concorso-2/.”
Sei un affermato produttore di stanza a Los Angeles. Ci hai già parlato di come è nato il tuo stimolo a promuovere l’evento in una piccola cittadina di mare. Quale apporto hai potuto dare al festival? Come ti è sembrato confrontarsi con una realtà di questo tipo, ovviamente meno avvezza a una manifestazione del genere?
“Il mio contributo è partito con l’ideazione del festival ed è proseguito mettendo in campo tutti i miei contatti e le mia esperienza. Avere alle spalle anni di lavoro nel settore è stato fondamentale per poter trovare ospiti di questo calibro, garantendo loro la bontà del progetto, oltre che ad assicurare la buona qualità dei film in concorso. Personalmente sono molto soddisfatto dell’atmosfera che si è creata. Ho trovato un’ottima accoglienza da parte delle autorità e degli albergatori del luogo, che ci hanno garantito molti servizi. La riviera non è abituata ad eventi di questa portata, ma questa zona ha enormi potenzialità, è bellissima e aspetta solo di farsi conoscere anche da realtà come quella del cinema mondiale.
Chiaramente abbiamo dovuto portare un po’ di mentalità internazionale e imprenditoriale, ma l’appoggio delle istituzioni locali è stato ottimo fin da subito. Fantastico anche il supporto del team con cui sto lavorando per la realizzazione di questo evento, capitanato da Vito Donghia, il nostro direttore esecutivo.”
Si è deciso di prendere in rassegna film non distribuiti in Italia, al fine quindi di presentare prodotti di qualità, ma più di nicchia. Allo stesso tempo proporrete attività parallele tenute da figure di spicco del “mondo dorato” di Hollywood. Pensate che questo contrasto aggiunga un ulteriore valore al festival? Perché?
“Assolutamente! Trovo che sia un bellissimo aspetto, perché in questo modo chiunque assista alla rassegna si può confrontare con i migliori in assoluto del settore. Questo permette di porre il target qualitativo molto in alto, di raffrontarlo con le pellicole che sono in concorso e di avere una visione critica d’insieme, oltre che l’accesso a un know-how incredibile.”
Progetti futuri?
“Puntiamo a coinvolgere tutta la riviera ligure, da Sestri a Portofino, sfruttandone l’enorme potenziale e a trovare nuovi sponsor per allargare sempre di più l’evento, tenendo ancora Sestri Levante come centro della manifestazione. Vogliamo e speriamo che questo sia solo l’inizio.”
Ringraziamo Stefano Gallini-Durante per la chiacchierata e vi invitiamo tutti a fare un salto a Sestri Levante al Riviera International Film Festival! Ricordiamo anche tutti gli altri ospiti speciali che saranno presenti tra cui: Cristiana Capotondi, Valentina Lodovini, Alessandra Mastronardi, Linda Caridi, Giampiero Judica, Marta Gastini e altri ospiti prestigiosi in arrivo.
“Esatto, vi aspetto là! Grazie a tutti!”
P.s. per maggiori informazioni sul festival, visitate la pagina Facebook Riviera International Film Festival e il sito ufficiale http://www.rivierafilm.org/