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Sherlock Holmes al cinema: le cinque interpretazioni più riuscite (secondo me)

Ve lo dico subito per rompere il ghiaccio, «Elementare, Watson!» Sherlock Holmes non l’ha mai detto. Quest’espressione spunta negli adattamenti teatrali dei romanzi di Arthur Conan Doyle e raggiunge il successo con le trasposizioni cinematografiche, che sono moltissime.

Pur amando i gialli, il mio rapporto con l’opera letteraria sul detective è tormentato e difficile: vi basti sapere che vado pazza per il personaggio ma non altrettanto per i libri di cui è protagonista. Dovrei parlarne con uno psicanalista, possibilmente bravo?

Diciamo la verità: Sherlock al cinema e in tv spacca di brutto, sia perché gli invidiamo la genialità, sia perché si presta alle più svariate caratterizzazioni, la volontaria vaghezza del suo papà letterario ci concede un’ampia libertà di interpretazione.

Come già detto, sono moltissimi i film, gli sceneggiati e le serie tv a lui dedicate: eccovi quindi la mia personale top five di attori (non in ordine di preferenza, così da non sentirmi in colpa) che si sono cimentati con le avventure dell’inquilino del 221b di Baker Street, Londra.

1)  Basil Rathbone

Brillante attore shakespeariano, partecipa, negli anni ’30, a molte pellicole d’avventura e di cappa e spada.

Nel 1939 impersona Sherlock Holmes nel film sonoro Il mastino di Baskerville, ruolo che riprende nelle quattordici pellicole successive, prestando anche la voce alla trasmissione radiofonica Le nuove avventure di Sherlock Holmes.

Con il suo eloquio elegante e la mimica misurata, è il modello dichiarato di tutti gli epigoni che si apprestano a indossare il deerstalker più celebre del mondo: si dice che mal sopportasse l’essere accostato a questo ruolo, destino amaro che capita a molti attori.

Ah sì, lui lo dice «Elementare, Watson!». Consiglio in particolare la visione del primo film della serie, forse perché è il libro che preferisco.

2) Nicholas Rowe

Prima di dedicarsi ai due capitoli iniziali della saga di Harry Potter, Chris Columbus scriveva la sceneggiatura di Piramide di paura, delizioso film del 1985 sull’adolescenza del nostro Sherlock, interpretato appunto da Nicholas Rowe.

Già brillante e metodico, il giovanotto non è però estraneo ai turbamenti amorosi, così come alle attenzioni sgradite dei bulletti della scuola. Accanto a lui, un buffo e impacciato Watson/Alan Cox, suo compagno di stanza.

Imperdibile per chi si ponga la domanda se la genialità sia effettivamente innata oppure frutto di esperienza e maturità.

3) Christopher Plummer

Christopher Plummer. Il capitano Von Trapp, premio Oscar per Beginners, J. Paul Getty in Tutti i soldi del mondo. Uno che a 89 anni sta meglio di me che potrei essere la sua pronipote, uno che nella vita non si è fatto mancare niente, nemmeno Sherlock Holmes.

Uno Sherlock prestato alla vera cronaca nera, alle prese nientemeno che con gli omicidi di Jack lo Squartatore. In Assassinio su commissione (1979), insieme a James Mason, bazzica per le strade insanguinate di Whitechapel con un distacco quasi aristocratico, con quei suoi occhi di ghiaccio.

Film dai toni cupi con sfumature di “fumo di Londra”, un’ottima rivisitazione delle imprese sherlockiane purtroppo sconosciuta ai più, con un protagonista perfettamente calato nella parte.

4) Robert Downey Jr. 

Sherlock Holmes (2009) e il relativo sequel Sherlock Holmes – Gioco di ombre (2011) sono la spavalda – e positiva, specie il primo – risposta americana allo snobismo inglese del personaggio: campioni d’incassi, effetti speciali hollywoodiani e set grandiosi.

Da un grande budget derivano grandi responsabilità, e Robert Downey Jr. si difende molto bene: ci fa vedere un investigatore più umano, anche un po’ sbadato, specie quando incappa in Irene Adler/Rachel McAdams, in piena sindrome d’abbandono da parte di Jude Law (ma esiste un uomo più bello di lui?) che gli preferisce la fidanzata.

Un po’ sopra le righe l’interpretazione del protagonista, a volte ipercinetico ma comunque accattivante e divertente.

5) Basil, l’investigatopo

Lo so, lo so. La Disney ce la infilo sempre ma che posso farci se si è occupata anche della materia d’esame di quest’articolo?

Protagonista dell’omonimo film del 1986, il topo investigatore Basil (un omaggio al numero uno della lista) deve, insieme a David Q. Topson, aiutare la piccola Olivia a ritrovare il suo papà, rapito dal professor Rattigan (alter- ego di Moriarty, nemico giurato di Sherlock).

Una bella avventura per un film che ho recentemente riscoperto, il cui protagonista conserva tutte le doti del suo gemello letterario ma con l’aggiunta di quella simpatia tipicamente disneyana.

Potrei continuare per ore, tantissimi sono stati gli attori che hanno preso parte all’universo sherlockiano, tantissimi i film ispirati ai libri di Conan Doyle, e non solo al cinema. È un brand di sicuro successo – vogliamo parlare dell’anime Detective Conan o dell’adorato Benedict Cumberbatch, protagonista di una delle migliori serie tv degli ultimi anni? – quindi aspetto con ansia i prossimi adattamenti che, sono certa, arriveranno presto.

(Ho dovuto mettere una foto di questi due, il feticismo è un richiamo troppo forte).

Ilaria Pesce

Pontifico dal 1990. La mia idea di sport è una maratona di film o di serie TV: amo il cinema drammatico, i gialli e la Disney. Sono una lettrice onnivora ed insaziabile. Ascolto musica di ogni genere ma soffro di Beatlesmania acuta. Mi piacciono gli spoiler. Tento di mettere a frutto la laurea in Lettere. Il mio sex-symbol di riferimento è Alberto Angela.
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