Rogue One è uscito nelle sale da pochi giorni e ha già scatenato reazioni contrastanti tra i fan di Star Wars. A noi cuori neri di TheMacGuffin è piaciuto molto, quindi ci teniamo a spoilerarvi ulteriormente con una mini classifica delle 5 cose fondamentali che il primo Anthology ci ha insegnato sull’universo di Star Wars.
Fatevi un favore e non leggete questo articolo se non avete ancora visto il film. Che non voglio teste di cavallo sotto la porta di casa. Grazie.
- Non è vero che gli ingegneri dell’Impero fanno cacà: a giudicare dalla facilità di distruzione della Morte Nera non ci sembravano esattamente dei premi Nobel, parliamoci chiaro. “Ciao, questa è l’arma più potente della galassia. È costata anni e anni di studio, è il nostro asso nella manica per debellare i Ribelli, è capace di spazzare via un intero pianeta. AH, e si autodistrugge in quindici secondi premendo questo comodo pulsante rosso.” L’ordine degli ingegneri intergalattico sarà grato a Rogue One per aver restituito dignità alla professione: la Morte Nera ha dei sistemi di sicurezza paragonabili a quelli della biblioteca scolastica di Gallarate per precisa volontà di uno degli autori del progetto, che non vedeva l’ora di farla saltare in aria.
- La computer grafica oggi ci può QUASI coglionare: in Rogue One ritroviamo il Governatore Tarkin (il cui interprete originale è morto da quella ventina d’anni) e una giovanissima Principessa Leila. E no, nessuno ha spalmato cazzuole e cazzuole di stucco su Carrie Fisher: “sotto la CGI” c’è Ingvild Deila, giovine e pressoché sconosciuta attrice norvegese. Diciamoci la verità: altri trenta secondi, e la pupazzata sarebbe stata evidente. Il mio occhio stava già cominciando a registrare che “qualcosa non andava”, quando sono partiti i titoli di coda. Ma per il tempo necessario l’inganno è stato ottimo: nulla a che vedere con i dentoni fake di Avatar, o con gli umani del film di Final Fantasy – che ormai sembra preistoria.
- Finalmente crepare non è più una faccenda così complicata: liberi dai “vincoli di sopravvivenza” dei personaggi principali della saga, gli autori di Rogue One si sono divertiti a fare una strage di protagonisti. Dimenticatevi gli epici duelli a spadate laser con pippone iniziale à la Obi-Wan, gli scontri edipici e le solenni omelie jedi: in Rogue One si crepa come le mosche, sforacchiati dalle guardie imperiali o spazzati via dalla Morte Nera. E non ci sono sconti per nessuno (manco per i robot simpaticoni. Tra un po’ mi mettevo a piangere). Non importa quanto sei giovane & figa & combattente. Non so voi, ma io iniziavo a credere che tutte quelle tirate dei Ribelli sui Sacrifici Fatti blah blah fossero minchiate per imbonire il popolo. Rullo di tamburi: è veramente morta un sacco di gente per distruggere la Morte Nera. E non solo personaggi secondari manco accreditati.
- Le guardie imperiali continuano a prendere il porto d’armi coi punti del Carréfour: il vecchietto cinese cieco che si fa novanta metri a passo di Ent sul campo di battaglia senza venire crivellato è la prova definitiva. E smettetela di propinarci la baggianata della Forza che è con lui: quelli quando ti beccano ti beccano per sbaglio mirando a un fenicottero di passaggio. Probabilmente la visiera nera di quei caschi bianchi non è trasparente, e nessuno se n’è mai accorto. I poveretti sparano alla cieca e incrociano le dita.
- Tutti i problemi nascono da una questione irrisolta con tuo padre: nemmeno Jyn fa eccezione. Che ti abbandonino di malavoglia per creare armi di distruzione di massa o che piuttosto che assumersi la responsabilità di un parto gemellare si uniscano al Lato Oscuro, i padri dell’universo di Star Wars generano sempre delle turbe psichiatriche non indifferenti nella loro prole. Vero, Kylo Ren? La soluzione è ovvia e sotto gli occhi di tutti: la pace nella galassia può essere conseguita solo grazie all’instaurazione di una società matriarcale. Prima o poi ci arriveranno anche gli sceneggiatori.
Raccontateci sulla pagina Facebook di TheMacGuffin gli altri preziosi insegnamenti di vita che avete attinto dalla visione di Rogue One. Dalla galassia lontana lontana anche per oggi è tutto. Non ci resta che mordicchiarci nervosamente le unghie per un altro anno.
Grazie, Disney, che ci hai dato un motivo valido per aspettare il Natale.
P.s. Ricordatevi di fare un salto dai nostri amici di I Love CINEMA!!!