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I 5 migliori rapimenti non convenzionali

SE PROPRIO DOBBIAMO, FAMOLO STRANO!

29 novembre 2016. Una data da ricordare. Perché? Se te lo stai chiedendo sappi che militi già tra le fila della categoria di persone brutte. Ma come perché? È il giorno in cui nostro Signore Lapo Elkann da Torino ha deciso di inscenare il suo rapimento, architettando il tutto da una suite a New York immerso nei suoi classici giri da circolo della domenica. Che bravo.

Questo avvenimento, che di diritto entra nella top ten delle cose belle del 2016, ha ispirato di recente una accesa discussione al bancone di un pub, che si è inasprita quando si è arrivati alla fatidica domanda: “Ma quali sono i rapimenti più belli mai visti al cinema?”. Dal cinema siamo passati alla tv, dalla tv siamo passati a un altro giro di birre, ma quella è un’altra storia.

Tornando a noi e al nostro Lapo, la sua vicenda non sfigurerebbe affatto sul set di qualche b-movie da Sundance, considerando anche il coefficiente di spettacolarità del personaggio. Da qui l’idea di regalarvi una breve, veloce e intensa top 5 sui rapimenti non convenzionali più entusiasmanti mai visti tra grande e piccolo schermo. Almeno per il MacGuffin.

 

5) Come ammazzare il capo 2 – Sean Anders, 2014

Ok, come inizio forse non è quello che ci aspettavamo. Ma per la serie dei rapimenti inusuali la verità è che nella miriade di commedie becere figlie degli ultimi vent’anni di Hollywood c’è un sacco di materiale di analizzare. Questo ci porta al piano ideato da Kurt, Nick e Dale, con l’aiuto di “Fottimadre” Jones (per chi non avesse visto il primo Come ammazzare il capo… e vivere felici, eccovi un link alla presentazione di questo fantastico personaggio), in Come ammazzare il capo 2. I tre sgangherati amici pensano al rapimento del figlio di un magnate che aveva promesso loro l’acquisto di un grosso lotto di un rivoluzionario accessorio per docce da loro brevettato, ma il tutto prende una svolta inaspettata: quando sembra che il “colpo” non sia andato a buon fine, si ritrovano il bersaglio chiuso nel portabagagli della loro auto.

 

4) In fuga per tre – Francis Veber, 1989

Lucas, ex rapinatore, viene coinvolto nel maldestro colpo in banca di Ned, che – dopo averlo preso in ostaggio – gli spara accidentalmente a una gamba. Dopo mille peripezie, viene fuori che la rapina era stata fatta per pagare l’istituto della figlia di Ned, Meg. Dopo essersi procurati dei documenti falsi, Meg viene intercettata in un parco dai poliziotti mentre stava cercando il padre e affidata ai servizi sociali. In orfanotrofio la bimba non mangia più, piange spesso e così i due decidono di riprendere la bambina. Lucas (che nel frattempo si era affezionato molto alla figlia del “compare”) e Ned rapiscono così la bambina, le tagliano i capelli e la travestono da maschietto. Ned indossa una parrucca e un vestito da donna e, in macchina, cercano di raggiungere il Canada. Ce la faranno? Ditecelo voi…

 

3) Black Mirror (S01, E01 – Messaggio al Primo Ministro) – Otto Bathurst, 2011

Bene, il tempo della commedia è finito. Facciamo un salto in avanti di 22 anni, dal grande al piccolo schermo, passando per una delle serie che più hanno abbattuto la differenza qualitativa tra i due. Black Mirror esordì nel dicembre del 2011 con questo pilot, mostrando il primo ministro inglese alle prese con una scelta tremendamente paradossale: lasciare che la principessa Susannah muoia tra le mani dei suoi rapitori o fare sesso con un maiale in diretta televisiva? La puntata è bellissima, il ritmo è incalzante e soprattutto il maiale è bellissimo. Con quelle forme. Tutto rosa…

 

2) Fargo – Joel e Ethan Coen, 1996

Il nome Fargo, portato nuovamente alla ribalta dalla serie uscita tre anni fa, rimane indelebile per gli amanti dei fratelli Coen, che con questo thriller ambientato tra le nevi del Minnesota si piazzano prepotentemente al secondo posto della nostra Top 5. Il motivo per cui questo film non può mancare nella top 5 dei migliori rapimenti è semplice: Jerry, venditore di automobili, tenta di inscenare il rapimento della moglie per chiedere al suocero un riscatto da 1 milione di dollari. Per farlo chiede aiuto a due sicari, che con le loro azioni daranno vita a un turbinio di eventi che porterà la detective Marge Gunderson a investigare sulla vicenda.

 

1) Il grande Lebowski – Joel e Ethan Coen, 1998

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“Un momento, aspetti che le spieghi una cosa: io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? O se preferisce Drughetto oppure Drugantibus oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo…”.

Siamo arrivati in fondo alla nostra Top 5, tra equivoci, panne montate comprate in vestaglia con un blocco di assegni e fancazzismo al suo stato più puro. Non potevamo non concludere piazzando sul gradino più alto del podio il Drugo e i suoi simpatici amici, protagonisti de Il grande Lebowski. Omonimie, tappeti, porno, Steve Buscemi. I Coen danno vita a un film meraviglioso, con un cast eccezionale e una sceneggiatura clamorosamente geniale. Il rapimento inscenato di Bunny rimarrà per sempre una pietra miliare di questa speciale categoria, così come i dialoghi di questo film, di cui è praticamente impossibile stufarsi.

Giuseppe D'Amico

Classe '93, venuto al mondo in una metropoli di 5000 anime sull'Appennino abruzzese. Da ragazzino ascolta musica, legge libri e soprattutto guarda un sacco di film con i suoi teneri amichetti in cameretta, proseguendo poi fino ai 23 anni. Osserva molto e scrive bene, almeno questo è quello che gli dice sua madre.
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