
Donnie Darko – Parte II: La spiegazione
L’interpretazione
Maledetto il giorno in cui ho deciso di fare un articolo-spiegazione a Donnie Darko che seguisse e approfondisse il primo articolo-recensione del film. Io dovrei lavorare per scrivere la tesi, invece mi ritrovo a studiare (letteralmente) un libricino intitolato La filosofia dei viaggi nel tempo per cercare di far combaciare tutti i pezzi del puzzle elaborato da Richard Kelly. Ok, un bel respiro, ormai il dado è tratto. Let’s rock.
Come dicevo nell’articolo precedente, la versione originale di Donnie Darko si mantiene molto aperta dal punto di vista dell’interpretazione, di conseguenza all’epoca furono date svariate spiegazioni al film: c’era chi credeva fosse tutto un sogno di Donnie, chi credeva che il mondo fosse entrato in un loop temporale della durata di 28 giorni esatti e che solo la morte di Donnie potesse spezzare questo circolo infinito, altri ancora che si trattasse semplicemente di un viaggio nel tempo che riportava la storia dall’inizio grazie a chissà quale miracolo. Ognuno poteva credere alla versione che preferiva, e per questo ancora oggi continuo a preferire la versione originale proprio per questa sua natura aperta.
Detto questo, una versione ufficiale c’è ed è giusto conoscerla, anche perché è solo con quella che tutto il film fila perfettamente. Per essere in grado di comprendere la versione originale è pertanto necessario guardare la Director’s Cut del 2004. In essa Kelly inserisce 20 minuti di girato in più al minutaggio originale, fornendo allo spettatore quasi tutte le coordinate di cui ha bisogno per decifrare il codice Donnie Darko. Le spiegazioni arrivano dalle pagine del libro La filosofia dei viaggi nel tempo di Roberta Sparrow, che nel film il professore di scienze consegna a Donnie
. Ed è proprio grazie a questo manuale che il ragazzo comprenderà il suo destino e riuscirà a realizzarlo. Il libricino è facilmente reperibile su internet ed è tramite la sua lettura che si può comprendere la storia di Donnie e del Coniglio Frank. Analizziamo quindi i punti più importanti del libro:
LA FILOSOFIA DEI VIAGGI NEL TEMPO:
CAP I: L’UNIVERSO TANGENTE
L’universo primario è in grave pericolo. Guerra, epidemie e disastri naturali sono frequenti. La morte arriva per tutti noi.
La Quarta Dimensione è un costrutto saldo, sebbene esso non sia impenetrabile.
Incidenti durante i quali il tessuto della quarta dimensione diventa corrotto sono incredibilmente rari.
Se sopraggiunge un Universo Tangente, esso sarà altamente instabile, riuscirà a sostenersi per non più di alcune settimane.
Eventualmente esso collasserà su se stesso, formando un Buco Nero dentro l’universo primario capace di distruggere tutto ciò che esiste.
Da queste righe si deduce che l’intero film di Donnie Darko si svolge in un Universo Tangente, ovverosia un’anomalia che provoca l’interruzione della Quarta Dimensione/Universo Primario, che sarebbe quello in cui viviamo, e va a creare un’universo parallelo esattamente identico al primo, solo spostato indietro nel tempo. Tuttavia, questo Universo Tangente è instabile e potrà sopravvivere solo per poche settimane (28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi). Quando la vita dell’universo parallelo arriverà alla fine, il suo collasso porterà alla creazione di un Buco Nero che porrà fine a tutti gli universi esistenti, compreso quello primario. Questo accade per via del paradosso creato dall’apparizione dell’Artefatto (vedi cap.III).
CAP II: ACQUA E METALLO
Acqua e metallo sono elementi chiave del viaggio nel tempo.
L’acqua è l’elemento di barriera per la costruzione dei Portali Temporali usati come passaggio dagli Universi al Vortice Tangente.
Il metallo è l’elemento di transizione per la costruzione dei Vascelli Artefatti.
Per spostarsi nel tempo sono fondamentali l’acqua e il metallo. Con l’acqua si potranno formare i Costrutti Quadrimensionali (i “serpenti” che indicano la strada a Donnie, vedi cap.V), mentre il metallo dovrà essere l’elemento base del Vascello Artefatto, l’oggetto in grado di potersi spostare fra le dimensioni spazio-temporali. In questo caso l’artefatto è il motore del Boeing che si stacca dall’aereo in cui sono salite la madre e la sorellina di Donnie e viene trasportato in un’altra dimensione, sopra la casa abitata dai Darko. Nessuno sa da dove provenga il motore proprio perchè l’aereo dal quale si è staccato apparteneva ad un’altro universo.
CAP III: L’ARTEFATTO E IL VIVENTE
Quando sopraggiunge un Universo Tangente, quelli che vivono vicino al Vortice si ritroveranno nell’epicentro di un pericoloso mondo nuovo.
Gli artefatti forniscono il primo segno che un Universo Tangente è sopraggiunto.
Se un Artefatto sopraggiunge, il Vivente lo recupererà con grande interesse e curiosità.
L’Intervento Divino è considerato l’unica conclusione logica per l’apparizione dell’Artefatto.
Può quindi capitare che un artefatto si infili in una falla dimensionale e venga a creare un Universo Tangente con la sua apparizione. Ovviamente nessuno saprà di vivere in un Universo Tangente e nessuno si riuscirà a spiegare da dove viene l’Artefatto, comparso letteralmente dal nulla. L’apparizione dell’Artefatto, che va a creare un Universo Tangente, comporta tuttavia un paradosso: nel mondo parallelo in cui a finito l’Artefatto si ritroveranno di fatto due versioni dello stesso oggetto. Nel mondo parallelo creatosi in Donnie Darko grazie alla comparsa del motore, esisteranno allo stesso tempo due motori con lo stesso numero di serie: uno fissato all’aereo che non si è ancora staccato, 28 giorni prima dell’incidente, e un altro, proveniente dal futuro (e dall’universo primario), che si è schiantato su casa Darko. Questa situazione creerà un paradosso che, se non risolto, porterà alla distruzione dell’intera esistenza.
CAP IV IL RICEVITORE VIVENTE
Il Ricevitore Vivente è scelto per guidare l’Artefatto in posizione per il suo viaggio di ritorno all’Universo Primario.
Nessuno sa come o perché un Ricevitore verrà scelto.
Il Ricevitore Vivente ha spesso il dono di Poteri Quadridimensionali. Questi includono accresciuta forza, telecinesi, controllo mentale e capacità di evocare fuoco e acqua.
Il Ricevitore Vivente è spesso tormentato da sogni terrificanti, visioni e allucinazioni uditive durante il suo tempo dentro l’Universo Tangente.
Coloro che circondano il Ricevitore Vivente, noti come i Manipolati, avranno paura di lui e proveranno a distruggerlo.
Il Ricevitore Vivente è Donnie Darko. Non sappiamo perché sia stato scelto lui nè da chi, ma a lui è stato affidato il compito di riportare l’Artefatto nel mondo primario in modo da impedire il collasso degli universi. Donnie è dotato di poteri sovrannaturali che lo aiuteranno nel suo difficile compito (vi siete mai chiesto come faccia a piantare un’accetta nella statua di bronzo della scuola?). Per questo suo ruolo Donnie è visto come una minaccia da chi lo circonda, molti non lo capiranno o addirittura proveranno a distruggerlo e ad ostacolarlo (ad esempio la coppia di bulli). Altri invece proveranno ad aiutarlo (la professoressa che indica a Donnie la Cellar Door, la porta della cantina della signora Sparrow).
CAP V: I MORTI MANIPOLATI
I Morti Manipolati sono più potenti del Ricevitore Vivente. Se una persona muore nella Dimensione Tangente, essi possono contattare il Ricevitore Vivente attraverso il Costrutto Quadridimensionale.
Il Costrutto Quadridimensionale è fatto di Acqua.![]()
I Morti Manipolati manipoleranno il Ricevitore Vivente usando il Costrutto Quadridimensionale.
I Morti Manipolati prepareranno spesso una Trappola di Sicurezza per il Ricevitore Vivente per assicurare che l’Artefatto sia riportato senza incidenti all’Universo Primario.
Se la Trappola di Sicurezza ha successo, al Ricevitore Vivente non resta altra scelta che usare i suoi Poteri Quadridimensionali per spedire l’Artefatto indietro nel tempo nell’Universo Primario prima che il Buco Nero collassi su se stesso.
Il Morto Manipolato è Frank. Ci viene infatti spiegato che chi muore nell’Universo Tangente può diventare una sorta di Virgilio in grado di condurre il Ricevitore Vivente (Donnie) al compimento del suo compito. Tramite i Costrutti Quadrimensionali Frank è in grado di guidare Donnie passo dopo passo, in modo che avvenga tutto il necessario affinchè il motore ritorno nell’Universo Primario. In teoria anche Gretchen muore all’interno dell’Universo Tangente, ma al contrario di Frank non acquista dei poteri sovradimensionali. Il perchè non ci è dato saperlo.
CAP VI: I SOGNI
Quando i Manipolati si svegliano dal loro Viaggio nell’Universo Tangente, essi sono spesso assillati dall’esperienza nei loro sogni.
Molti di loro non ricorderanno.
Quelli che ricordano il Viaggio sono spesso sopraffatti da una profondo rimorso per il rimpianto per le dolorose azioni seppellite nei loro Sogni, la sola prova fisica seppellita dell’Artefatto stesso, tutto quello che rimane del mondo perduto
Una volta che l’Artefatto è stato rispedito indietro nel suo universo/tempo dal Ricevitore Vivente, l’Universo Tangente cessa di esistere senza problemi e l’Universo Primario ricomincia il suo corso, solo tornando nel passato (28 giorni prima). L’Artefatto (il motore) apparirà nuovamente senza una spiegazione nella Quarta Dimensione, ma questo non creerà più il paradosso che si sarebbe verificato nell’Universo Tangente, in quanto l’Universo Primario riuscirà ad assorbire l’anomalia per riportare l’intera esistenza alla normalità.
Generalmente nessuno ricorderà ciò che ha vissuto nell’Universo Tangente. Può accadere però che coloro che abbiano vissuto forti emozioni abbiano delle sensazioni al riguardo, soprattutto nei loro sogni, nei quali conserveranno traccia di ciò che hanno passato, nonostante ormai l’universo abbia cancellato l’incidente e stia proseguendo la sua esistenza. Ed è esattamente ciò che succede nella scena finale di Donnie Darko, accompagnata dalla famosissima versione di Mad World di Gary Jules: i personaggi protagonisti delle vicende del film si svegliano turbati, alcuni letteralmente sconvolti, rimembri di avvenimenti che in realtà non hanno mai vissuto.
Ok, lo so che magari detto così è tutto confuso. Facciamo quindi un riassunto di tutto quello che sappiamo e cerchiamo di andare a vedere come questo si inserisce nel film:
SPIEGAZIONE FINALE
Donnie Darko copre un arco di tempo che va dal 2 ottobre al 30 ottobre. Il 30 ottobre viene a crearsi casualmente una corruzione dell’Universo Primario che porta alla creazione di un Universo Tangente: l’aereo sul quale viaggiano la madre di Donnie e sua sorella incappa in questa anomalia spazio-temporale e il motore dell’aereo viene risucchiato indietro nel tempo, tornando quindi al 2 ottrobre. Non parliamo però dello stesso 2 ottobre dal quale era partito, perchè l’Universo Primario dal quale proviene si è ora stoppato, e si è creato un Universo Tangente. Il motore si è spostato quindi sia nel tempo che fra due dimensioni differenti, ed è da qua che comincia la storia.
Donnie viene scelto (non si sa da chi e perchè) per essere il Ricevitore Vivente che dovrà fare in modo di risolvere il paradosso temporale causato dall’esistenza di due identici motori nello stesso piano temporale. Donnie con le sue azioni dovrà dare un motivo al reattore di ricadere di nuovo sulla sua casa, ma nell’universo Primario. Affinchè possa compiere la sua missione viene salvato da Frank, che è il Morto Manipolato. Frank, essendo stato ucciso da Donnie nell’Universo Tangente, acquista il potere di diventare la guida del Ricevitore Vivente. Tramite i suoi poteri si può spostare all’interno del tempo di esistenza dell’Universo Secondario, quindi torna indietro dal 30 ottobre, momento della sua morte, fino al 2 ottobre, ed entrando in contatto telepaticamente con Donnie lo conduce fuori di casa proprio poco prima che il motore si schianti sulla sua camera, salvandogli la vita.
Frank convince poi Donnie ad allagare la scuola perché in questo modo avrà modo di incontrare Gretchen, della quale si innamorerà. Frank consiglierà a Donnie di scrivere una lettera a Roberta Sparrow, la vecchietta che passa tutto il tempo ad andare indietro fra casa sua e la cassetta della posta. Infine, Frank fa in modo che Donnie bruci la casa di Jim Cunningam. Dalle ceneri dell’abitazione si scoprirà infatti che l’uomo è in realtà un pedofilo, e questo porterà la madre di Donnie ad accompagnare la sorella e le amiche ad un provino a Whashington, poichè colei che doveva accompagnarle, la professoressa baldracca, sarà impegnata ad organizzare un comitato per difendere Cunningam dalle accuse di pedofilia.
Arrivati al 30 ottobre, data nella quale l’Universo Tangente collasserà su se stesso trascinandosi dietro tutti gli Universi esistenti, scatta quella che il libro chiama la Trappola di Sicurezza. Frank fa in modo che Donnie e gli amici si rechino a casa di Roberta Sparrow. E sarà proprio la vecchia, fermatasi per l’unica volta della sua vita a leggere una lettera che ha trovato nella busta delle lettere (la lettera di Donnie) che provocherà indirettamente la morte di Gretchen, investita dall’auto guidata proprio da Frank, che stava per investire la Sparrow. Questo provocherà la furia di Donnie che ucciderà Frank, l’assassino della sua ragazza, e gli permetterà così di diventare il Morto Manipolato, il Virgilio del Ricevitore Vivente.
Capendo che l’unico modo per salvare Gretchen e l’intera esistenza è usare i suoi poteri per riportare in vita l’Universo Primario, Donnie utilizza la sua telecinesi per staccare il motore dall’aereo nella quale viaggiavano la madre e la sorella per farlo passare attraverso un whormhole che lo ricondurrà esattamente al 2 ottobre sopra casa Darko, dove tutto era iniziato. Questa volta però il motore cadrà nell’Universo Primario, andando a ristabilire l’ordine nella realtà.
Sul perchè Donnie non esca dalla sua camera da andando incontro alla morte, nonostante la sua risata faccia intendere che sia perfettamente a conoscenza di quello che sta per succedere, sono tutt’ora possibili diverse interpretazioni. Per cercare di capirlo è molto utile leggere la lettera mandata da Donnie a Roberta Sparrow:
Cara Roberta Sparrow, ho letto a fondo il suo libro e ci sono molte cose che vorrei chiederle. A volte ho paura di quello che potrebbe dirmi, e a volte ho paura che lei mi dica che non è tutto frutto della fantasia. Posso solo sperare che la risposta mi arrivi nel sonno. E spero anche, quando il mondo finirà, di poter tirare un sospiro di sollievo, perchè ci sarà tanto da contemplare avidamente“.
L’interpretazione che preferisco io è la seguente: Donnie Darko alla fine ha compiuto la sua missione, ma allo stesso tempo ha capito molte cose sulla realtà e su ciò che lo circonda. Ha capito quante infinite possibilità e realtà alternative possa offrire l’Universo. Dopo aver salvato l’amata Gretchen e l’intero piano dell’esistenza in cui vive, Donnie non può più semplicemente ricominciare a vivere come aveva fatto prima di quel fatidico 2 ottobre. Avendo compiuto il suo dovere e avendo salvato l’Universo Primario, Donnie capisce di essere destinato a farsi da parte, di modo che la realtà possa continuare senza di lui e senza l’anomalia che lui stesso rappresenta.
P.s. Ricordatevi di fare un salto dai nostri amici de L’universo tangente – Donnie Darko e ampi dintorni!