Film

Ho visto Pocahontas tutta blu

Correva l’anno 2009 e il cinema subiva l’avvento di quella che veniva definita la nuova generazione di film in 3D. Il primo fu quella porcata immane ed immonda di San Valentino rosso sangue ma poi ci fu l’annuncio, qualche mese dopo (in Italia molti mesi dopo visto che è stato il penultimo paese in cui è stato distribuito) che il regista e produttore James Cameron (Titanic, Terminator, Aliens – Scontro finale ecc. ecc.), grande sostenitore del cinema in tre dimensioni, avrebbe fatto uscire nelle sale Avatar, quello che doveva essere il capolavoro di questo genere. Quindi mi avvio al cinema tutto gasato, vendo un rene per il prezzo del biglietto in 3D, mi metto gli occhialetti con lo stesso design della Multipla, che so già mi faranno bestemmiare per tutto il film, e si parte. Le mie considerazioni su questa pellicola ve le darò tra poco, ma vi giuro aver sentito gente provare orgasmi multipli durante la proiezione.

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Prima vi faccio un breve sunto della storia: Jake Sully (Sam Worthington) è un ex marine costretto a vivere su una sedia a rotelle, che è stato reclutato assieme ad altri soldati per raggiungere la base militare umana sul pianeta Pandora, dove si sta estraendo un raro minerale utile per risolvere la crisi energetica sulla Terra. Pandora ha un’atmosfera tossica, quindi per potervi accedere è stato creato il “programma Avatar”, una specie di cabina in cui gli umani collegano le loro coscienze a un Avatar. Il protagonista ha una missione: quella di infiltrarsi tra i Na’vi, cioè la popolazione che abita il pianeta Pandora, ma quando Jake viene salvato da Neytiri, una puffeta tutta gasata, se ne innamora e metterà a repentaglio tutta la missione – cercando di salvare il popolo Na’vi dall’ingordigia e dalla solita mania di distruggere tutto che contraddistingue la razza umana.

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Veniamo quindi al dunque, schematizzerò le mie considerazioni nel modo più semplice e possibile, ovvero Pro e Contro.

PRO
Mmmh dunque fatemi pensare…



1) Ah sì, i colori!!! Un sacco di colori!! Nulla da dire, i 278 milioni di dollari (esticazzi) spesi per il film danno i loro frutti, le ambientazioni e la grafica sono davvero spettacolari. La parte riguardante la flora è curatissima e piena di colori sgargianti, quasi da farti sperare che davvero esista il pianeta Pandora.

2) L’idea dell’interconnessione tra gli abitanti di Pandora, ovvero i Na’vi ed il pianeta stesso: questa si potrebbe elencare tra le idee originali del film.

3) Wow ci sono degli alieni e c’è Sigourney Weaver!!! Uhm no forse questo non va nei Pro… viva la fantasia.

4) Il sequel che sarebbe dovuto uscire a natale 2017 è stato rinviato.

5) I colori li ho già detti vero? Eh, allora mi sa che qui abbiamo finito.

 

CONTRO
1) Copia di una copia di una copia: uscito dal cinema, l’unica cosa che ho pensato è stato di aver visto Pocahontas in versione aliena con insieme l’accozzaglia di altri film. Perché parliamoci chiaro, già leggendola qui sopra la trama non può non esservi sembrata mooolto ma molto uguale a quella del grande classico Disney, con alcuni spezzoni di Balla coi lupi, e per chi in infanzia lo ha visto, il cartone animato FernGully (qui si rasenta l’imbarazzo, perché alcune scene sono palesemente identiche oltre alla storia, l’albero e addirittura alla fisicità dei personaggi); se poi ci aggiungiamo anche che il metodo in cui gli umani si collegano agli avatar è troppo uguale a quello di Matrix, beh direi che il primo mattone che scricchiola di questo capolavoro è servito.

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2) Gli alieni su Pandora: diciamocelo sinceramente, le scenografie saranno anche grandiose ma sugli abitanti di questo pianeta si poteva fare molto ma molto di più, non basta cambiare il muso e aggiungere un po’ di zampe ad un cavallo per “trasformarlo” e farmi rimanere a bocca aperta, così come non basta prendere pterodattili a casaccio, modificarne le dimensioni e i colori e aggiungerci diverse paia ali e un becco da oca in più per stupirmi davvero. Stesso discorso per i Na’vi, vedere pseudo felini-umanoidi di colore blu puffo, non mi suscita affatto quel “che cazzo di figata fotonica” che un film del genere dovrebbe tirarmi fuori senza troppa fatica, viste le aspettative.

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3) Poco chiaro su molte cose: il buon vecchio James almeno un paio di cose in più poteva spiegarcele, per esempio, a che cosa serve il minerale che deve essere estratto da Pandora??? Oppure, uno dei principali punti è l’utilizzo di questi Avatar, e il loro funzionamento non viene spiegato per niente – eccezion fatta per delle spiegazioni decisamente insensate. A parte il plagio già citato di Matrix, non sappiamo nient’altro di questi corpi Avatar. Non si capisce soprattutto una cosa piuttosto fondamentale: se muore l’avatar, muore anche chi lo comanda? Occhio e croce direi di no, dato che lo scienziato a cui sparano durante la battaglia finale come Avatar si risveglia senza un graffio. O forse sì, dato che, tendenzialmente, senza il proprio cervello e la propria coscienza si muore. Mistero della fede.

https://www.youtube.com/watch?v=9Wj7ZA5PPGk

4) Certe cose invece sono proprio delle cazzate: nella scena in cui gli scienziati fuggono con l’aiuto di Ana Lucia, si vede l’elicottero scappare e il colonnello sparare all’impazzata in direzione del velivolo con un mitra, ma i proiettili non lasciano nemmeno un graffio sulla fusoliera e sui vetri, e mezz’ora dopo però gli stessi velivoli sono abbattuti e trapassati da frecce e lance. Ancora più assurdo è che quando ci viene presentato il minerale viene detto che uno dei maggiori giacimenti è nel raggio di 200 km (200 km!!!!! Capito?!!!). Un giacimento di un minerale nel raggio di 200 km è una distanza senza senso. Quindi volendo proprio fare gli americani, uno dei maggiori giacimenti di minerale del pianeta è presente in una zona grande sì e no come una regione. Ma oltretutto: uno dei maggiori giacimenti. Non il maggiore. Con quelle attrezzature stracazzute che hanno i terrestri, possibile che in un pianeta intero non ci siano altri grandi giacimenti in cui scavare? Bastava spostarsi un po’ per estrarre il minerale e si evitava una guerra e magari ‘ste due ore di film.

5) La recitazione: beh qui lascio giudicare a voi, perché nessuno penso possa darmi contro se dico che Cameron ha palesemente puntato sulla quantità e non sulla qualità, e ha preferito spendere i soldoni in qualche effetto speciale o in qualche esplosione in più, invece di scritturare un cast all’altezza di un film che doveva essere quello del secolo, in base all’operazione di marketing che gli era stata costruita dietro.

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Detto questo, cosa fa di Avatar un campione d’incassi? Gli effetti speciali, lo strafottuto 3D, un’operazione pubblicitaria stratosferica e basta. Ha vinto tre Oscar: migliore fotografia, migliore scenografia e i migliori effetti speciali proprio perché, lasciando stare la fotografia e la grafica, tutto quello che resta dopo aver visto questo film è un enorme vuoto, non ti lascia nulla, non ti regala nulla, perché il film è nulla e basta.
Insomma, per dirla come Shakespeare, molto rumore per nulla.

Denis Ghio

Leva 1988 e la maledetta convinzione di avere ancora vent'anni. Totalmente disordinato e nostalgico dei "film che furono", il suo attore preferito è Mickey Rourke. Quando non lavora ascolta ogni genere di musica e passa ore a guardare ogni tipo di film nella speranza di trovare qualcosa che lo stupisca.
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