Che poi se si parte in quarta la macchina si ferma subito. Mai capita io sta cosa. Magari se ne hai una che prende fuoco e resiste anche alle bazookate puoi pure fare una partenza in salita in folle. Sarebbe comodo. Ma cose del genere in Agents of S.H.I.E.L.D. sono pane quotidiano, assieme a protesi con i raggi-x (comode per chi non ha una connessione internet) e superpoteri vari ed eventuali.
Piccolo preambolo prima di vedere cos’è successo in questo episodio: Agents of S.H.I.E.L.D. ho cominciato a guardarlo per quel certo logo che si vede all’inizio, avete presente? Esatto, quel nome lì: MARVEL. E la prima stagione l’ho mandata avanti a fatica, finché non è successo il miracolo che si chiama Captain America – The Winter Soldier. Lo stupendo film con il Capitano è infatti riuscito a modificare la tipologia di serie che Agents of S.H.I.E.L.D. era, eliminando quei dannatissimi episodi autoconclusivi per una trama lineare finalmente più godibile.
La serie infatti questo è: godibile. Non un guilty pleasure come Spartacus ma nemmeno paragonabile ai vari Daredevil, Jessica Jones o Luke Cage. Sono quei quarantacinque minuti circa in cui sciacqui il cervello e ti aspetti le chicche che hai già visto nel Marvel Cinematic Universe, sperando che film e serie tv vengano contaminati in continuazione.
Gli Inumani hanno mischiato un po’ le carte nelle ultime due stagioni, perché la Marvel aveva bisogno di un gruppo simile, visto che il ritorno degli X-Men è purtroppo una speranza fin troppo lontana.
Perciò come si faceva a dare inizio alla quarta stagione senza rischiare la noia già da subito? Infilandoci uno dei personaggi più fighi (anche se, diciamo, secondario) dei fumetti: Ghost Rider.
Ora però devo fare spoilerz per entrare nel merito della puntata, quindi andate avanti a vostro rischio e periglio.
Quanto è figo Ghost Rider? Anzi, quanto è figo il teschio? Spero vivamente che i soldi risicati per la serie permettano di farlo vedere sempre e con costanza, visto che l’hanno reso davvero bene. Anche se per me l’uomo dai capelli fiammeggianti è in sella ad una moto, faccio ancora fatica a vederlo con una macchina. Figa la Dodge Charger eh, ma la moto resta la moto. Ok che sto cavolo di Marvel NOW! ha cambiato tutto, però io resto nostalgico sulla cosa. E devo ammettere che hanno reso Robbie Reyes forse più intrigante del fumetto, nonostante una puntata sola sia troppo presto per giudicare. L’attore mi sembra promettente, già visto nella seconda tragica stagione di True Detective, quindi ¡viva Mexico!
Per il resto la puntata scorre, con uno S.H.I.E.L.D. che finalmente sembra davvero tale, e non composto solamente dai protagonisti della serie. Protagonisti sparigliati dal nuovo misterioso direttore, che aleggia peggio di Nick Fury quando c’è una crisi planetaria da risolvere. Staremo a vedere.
Intanto c’è il mitico John Hannah diventato ormai un habitué di Agents of S.H.I.E.L.D., che dà inizio alla creazione dei Life Model Decoy, gli LMD tanto cari al ciclopico Fury, visto che nei fumetti non è mai Fury, è sempre qualche stracazzo di LMD al suo posto. Sarà interessante vedere come si evolverà il rapporto tra lui e Fitz, troppo interessato al lato scientifico della cosa per dirlo a Jemma. Che Jemma è palesemente una di quelle che se trova la tavoletta del cesso alzata ti nega il sesso per almeno un mese. Quindi presumo finirà male.
L’unica cosa che per ora mi convince poco è questa possessione demoniaca della nostra ninja preferita. Spero non sia una di quelle sottotrame tirata per le lunghe, perché non vedo un’evoluzione della vicenda così intrigante. Sempre che non c’entri con il film sul Doctor Strange, il che, non solo in termini di marketing, sarebbe più che giustificato e plausibile. Stiamo a vedere. Ha, che ridere.
Ho ovviamente tenuto il meglio per ultimo. Perché il meglio è sempre e comunque lei. Skye, Daisy, Quake, AMOREDELLAMIAVITA, chiamatela un po’ come preferite. Tolta la scena iniziale che avrebbe fatto sanguinare il Genio della tartaruga (spintissima per i canoni ABC), la ragazza ribelle resta sempre il fulcro di tutto Agents of S.H.I.E.L.D. Spero che la sua fuga sia più profonda della “semplice” perdita di Lincoln (seppur dura, ma almeno si è tolto dalla piazza e posso entrare in azione io). Perché i Cani da guardia poteva anche combatterli restando nello S.H.I.E.L.D., anche se questa deriva autodistruttiva della bellissima Inumana è interessante da seguire, perché porta ad un elemento di questo primo episodio che potrebbe aiutare tutta la stagione: la maturità.
Agents of S.H.I.E.L.D. ha aperto le danze con la quarta stagione cercando proprio di dare un tono più dark e adulto alla serie, per mettersi nella scia dei cugini di Netflix. Il corpo di Chloe Bennet mostrato un po’ di più, i morti, il sangue, è sempre la ABC, ma forse si può spingere sull’acceleratore quel tanto che basta per fare un piccolo salto di qualità. Ora la smetto con le metafore sulle macchine, promesso.
Quindi sono fiducioso per questa nuova stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., anche perché ormai sono affezionato ai suoi personaggi e passare un’oretta in loro compagnia fa sempre piacere.
P.s. Se siete fan di Agenst of S.H.I.E.L.D., volate dai nostri amici di Agents of SHIELD ITALIA!