
Allied: un’ombra incombe su Brad Pitt
A quasi un anno dall’uscita in Italia di Fury, siamo di nuovo al cinema con Brad Pitt che ci accompagna in una nuova storia ambientata nella Seconda Guerra Mondiale con Allied – Un’ombra nascosta.
Questa volta ci troviamo nel Marocco francese del 1942, stretto sotto il pugno di ferro della Germania nazista. Il canadese Max Vatan (il nostro Brad) si è appena paracadutato nei pressi di Casablanca per compiere una pericolosa missione: assassinare l’ambasciatore tedesco. Da segnalare subito che la breve sequenza iniziale nella quale l’agente attera con il paracadute è una delle più notevoli di Allied: durante la caduta l’occhio dello spettatore non riesce a cogliere quale sia la vera distanza che separa la terra ferma dai piedi del protagonista. Tornando alla trama, ad attendere Brad sul luogo per aiutarlo nel suo compito c’è la francese Marianne Beausejour, interpretata dalla splendida Marion Cotillard. Ex membro della resistenza di Parigi, è dovuta fuggire in Africa dopo che il suo gruppo era stato sgominato da un raid nazista. I due dovranno fingersi due facoltosi coniugi per ingannare l’establishment locale e riuscire così ad infiltrarsi per raggiungere il loro obiettivo.
Nonostante all’inizio siano talmente spocchiosi reciprocamente che verrebbe voglia di affogarli nell’acido, i due piccioncini non tarderanno a legare e il simulare il loro amore farà nascere un sentimento autentico nei due alleati.
Eliminato il malvagio ambasciatore crucco nel corso di una fastosa serata di gala, Max Vatan farà ritorno a Londra dove, raggiunto dopo poche settimane dalla sua nuova dolce metà, potrà finalmente prendere davvero in moglie la francesina. I primi tempi della coppia nella capitale Inglese trascorrono felici, e dopo qualche mese, nel bel mezzo di un bombardamento aereo della Luftwaffe, Marianne darà alla luce una bambina.
Tutto sembra rose e fiori per i due neo-genitori nonostante la guerra. Fino a quando, un bel giorno, l’agente canadese viene convocato dai suoi superiori: un “cacciatore di corvi” sospetta che la sua bella mogliettina sia in realtà una spia tedesca che ha rubato l’identità della vera Marianne Beausejour, giustiziata anni prima dai tedeschi. Sembrerebbe infatti che alcuni segnali radio provenienti da casa Vatan e diretti verso la Germania siano stati intercettati dal controspionaggio Inglese, e che l’ambasciatore tedesco assassinato alcuni mesi prima fosse in realtà un oppositore del Führer.
Si apre così la seconda parte di Allied, che passa dalla prima parte prevalentemente sentimentale alla sua fase thriller, che si chiuderà poi con un finale che sorprende con un cerchio perfetto. Non indugerò oltre sulla trama per evitare di rovinarvi la suspense con degli spoiler.
Con Allied, Robert Zemeckis (regista di opere cult come Forrest Gump, Ritorno al futuro e A Christmas Carol, solo per citarne alcune) ci regala un buon film dalle molte facce. Mentre a tratti sembra strizzare l’occhio a quel pilastro del cinema hollywoodiano che è Casablanca del 1942, non mancano sequenze degne dei migliori 007. Il personaggio interpretato da Brad Pitt (che nel complesso non brilla particolarmente, a differenza di Marion Cotillard che regala un’ottima interpretazione) ci ricorda infatti un James Bond catapultato negli anni del nazismo. L’attore più desiderato di Hollywood merita comunque la sufficienza per l’inquietudine che riesce a far trasparire quando l’ombra del sospetto incombe tra lui e la sua amata. Rimane da segnalare un’apprezzabile colonna sonora che accompagna le fasi di tensione del film.
Come in ogni opera sulla Seconda Guerra Mondiale che si rispetti, in Allied non mancano le solite scene che faranno storcere il naso ai nazi-storici come me: partendo dai classici soldati crucchi talmente idioti che non riuscirebbero ad invadere nemmeno la provincia di Campobasso, passando per una coppia che mostra apertamente la propria omosessualità nell’Inghilterra degli anni ’40 ed un totalmente antistorico bombardamento su Londra alle porte dello sbarco in Normandia, per finire con alcuni abiti indossati dai protagonisti decisamente un po’ troppo zarri per essere di quell’epoca.
Allied – Un’ombra nascosta è nel complesso un’opera godibilissima, anche se non si riesce a trovare un vero punto di forza che lo faccia salire sul podio dei film da non perdere. Da gustare se siete appassionati del genere spionaggio-sentimentale.