È accaduto. Sì, è accaduto per davvero. Dopo un anno di bisbiglii, di mormorii e interviste strappalacrime, la coppia di attori comici più amata (circa) d’Italia tornerà sul grande schermo il 19 dicembre. Abbiamo anche LA data.
Era da Natale a New York che Boldi e De Sica non si cimentavano insieme in battute sconce, pernacchie e scorregge per far ridere il loro pubblico colto e raffinato; da lì in poi, il litigio e il formidabile duo si è sciolto nei dissapori. Anni di silenzio, interrotti solo da una lettera nostalgica, che vi invito a leggere insieme a Yotobi.

L’Italia intera ha chiesto (voglio i nomi di questi mentecatti), intenerita da due marpioni ormai invecchiati, un’ultimo “grande” film. Un ultimo tributo alla loro amicizia, in onore dei vecchi tempi. Come un fulmine a ciel sereno, ecco che a una edizione del TG5 di aprile De Sica e Boldi annunciano “il loro nuovo film, che non sarà un Cinepanettone… ma un’esilarante commedia, diversa da tutte le altre”. Dio mio, salvatemi. Il lato oscuro ci sta chiamando, non cediamo!
Il guilty pleasure ultra/mega definitivo
Difficile valutare un film senza averlo visto, nonostante i trailer di oggi siano uno spoiler unico. A una prima analisi, molto poco accurata e frettolosa, Amici come prima si presenta come una commedia… sorprendentemente non di Natale. Il che è già qualcosa; d’altronde ci ha già pensato Netflix a distribuire il solito merdoso Cinepanettone.
In poco meno di due minuti vediamo un Massimo Boldi non più cadaverico, ma vivace e pimpante; un Christian De Sica che tenta di trasformarsi nella Mrs. Doubtfire degli invalidi (tanto da citarne la scena del furto della borsetta) e soprattutto non sentiamo battutacce sulla diarrea o sul piscio. Chiaro, le pernacchie o i gestacci non possono mancare, ma qui sarebbe come sperare nel miracolo.
Ciò che più mi preoccupa, però, è l’effetto nostalgia che si possa scatenare: Amici come prima ha già resuscitato una grande fetta di pubblico, pronta a fiondarsi in sala peggio degli Zombie di Romero per esaltare un prodotto che sembra sì diverso, ma che odora di sòla ugualmente. Il trash ai suoi livelli più alti e immaginabili, con Boldi in versione berlusconiana che invoca le escort e un povero Christian vestito da tranvione. L’ormai certa lapide a “commemorare” la carriera del duo.

Parla uno che ha visto più volte quasi tutti i loro film e che, sotto una buona dose di acidi, ci si diverte anche. Ma, ahimè, si cresce… e vedere questo trailer mi ha provocato grande sconforto e tenerezza allo stesso tempo. Non so davvero che pensare. Non so davvero come perdonarmi per aver anche solo pensato che andrò a vederlo. Se mai dovessi andare.
Nella mia vita non esistono più certezze. Ho gli occhi colmi di trash, please help me! Ditemi che Amici come prima è solo un brutto sogno.