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BoJack Horseman – Stagione 3

Più dramma e meno commedia nella terza stagione di BoJack Horseman.

Non è facile inquadrare una serie come BoJack Horseman. La prima stagione sedusse il pubblico grazie all’idea non tanto rivoluzionaria dell’ennesimo cartoon politicamente scorretto, ambientato in un mondo popolato da esseri umani e animali antropomorfi. Eppure BoJack Horseman non si riduce ad essere una divertente satira sulla società moderna, ma pure racconto introspettivo dell’individuo forse più corrotto da essa.

È abbastanza chiaro insomma che relegare questa serie nel genere comedy sia decisamente riduttivo, soprattutto con questa terza stagione. Il registro vira ancor di più verso il drammatico, tanto che col proseguire della stagione gli sprazzi di ironia sparsi negli episodi diventano sempre più rari. Le ambizioni degli autori si sono alzate ulteriormente rispetto al passato e il risultato li ripaga senza dubbio.

18451Se le prime due stagioni si sono focalizzate specialmente sulla demitizzazione del mondo dello spettacolo, qui ci si concentra maggiormente sul mondo interiore del protagonista che è anche il fiore all’occhiello della serie. BoJack è infatti uno dei personaggi televisivi migliori tra quelli sfornati negli ultimi anni, un’anima alla costante ed impossibile ricerca della felicità materiale. Mai come in questa annata tutti i suoi sforzi finiranno per spogliarlo delle false certezze dategli dalla società materialista in cui viviamo, facendogli finalmente capire realmente che persona sia.

bojack-horseman-netflix-fish-out-of-water-miglior-episodio-body-image-1470004718-size_1000Nonostante l’impronta comedy venga sempre meno con l’avanzare dello show, gli autori sono riusciti a mantenere intatta la formula che ha determinato la fortuna della serie: la leggerezza della trama. Grazie anche all’assurdità delle situazioni l’appesantirsi (in senso positivo) dei toni non danneggia l’opera, ma anzi la eleva. I dodici episodi di cui è composta questa stagione volano letteralmente, raccontando la disperata ricerca di stabilità del protagonista.

Se inizialmente i problemi di BoJack sono i problemi di una star della televisione in decadenza, una volta spogliatosi della “menzogna” dello spettacolo BoJack diventa un personaggio universale. I suoi problemi sono anche i nostri, nelle vite di tutti i giorni. Ossessionati da un’idea di felicità inesistente, guardiamo solo dalla parte sbagliata. In questo senso gli ultimi due episodi di questa terza stagione sono i più belli dell’intera serie. Il penultimo in particolare è uno di quegli episodi che noi tutti dovremmo vedere almeno una volta nella vita.

Bojack 3

La terza stagione di BoJack Horseman riesce ad essere divertente e struggente, portando lo spettatore a riflettere sulla superficialità delle relazioni e colpendolo emotivamente allo stomaco. Si ride e si piange, contro ogni aspettativa.

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Mauro Paolino

Classe 1996, inizia a scrivere recensioni cinematografiche all'età di 15 anni. Appassionato di cinema, scrittura e storia dell'arte moderna, passa le sue giornate a guardare film, scrivere sceneggiature scadenti e coltivare la sua barba, nella falsa convinzione di sembrare un ragazzo intellettualmente impegnato.
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