Film

Brooklyn, ci sentiamo a casa solamente dove siamo amati

Dov’è la nostra “casa”? Forse non è solamente il luogo dove siamo nati ma è dove siamo felici, dove possiamo essere noi stessi… dove ci sentiamo protetti e amati. Ecco perché spesso  la parola casa non coincide con il nostro luogo natio, ma magari è a chilometri e chilometri di distanza, dove non pensavo si potesse stare bene. Anche perché, come viene detto nel film, “la nostalgia di casa è un po’ come una malattia. Prima ti fa sentire a terra e poi va a colpire qualcun altro”.

E voi avete mai sentito la nostalgia di casa?

Trama: la storia si svolge negli anni ’50 in un piccolo paese dell’Irlanda, dove troviamo la nostra protagonista Eilis Lacey (Saoirse Ronan). Eilis si trova ad affrontare un problema tipico dei giovani irlandesi dell’epoca: la mancanza di lavoro. Tramite l’adorata sorella maggiore Rose (Fiona Glascott), Eilis riesce ad ottenere un visto ed un lavoro in America. La giovane ragazza si accinge così ad imbarcarsi ed affrontare il lungo viaggio, con la speranza di trovare un futuro più idoneo ad una giovane donna molto in gamba. A Brooklyn conoscerà l’italo americano Tony (Emery Cohen) che la aiuterà a sentirsi a suo agio in un posto a lei estraneo, nonostante la cospicua presenza di irlandesi.

Riuscirà Eilis ad integrarsi a Brooklyn? Riuscirà a resistere alla nostalgia di casa? Riuscirà a farsi una nuova vita lì? Come si evolverà il rapporto con Tony? Come mai Eilis è costretta a tornare in Irlanda? Ripartirà per l’America o deciderà di fermarsi nel suo paese di origine? Quale sarà la vera “casa” di Eilis?

Quante domande… ma guardando il film avrete tutte le risposte che cercate!

Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Colm Tóibín, è stato uno dei migliori della scorsa stagione cinematografica (annata 2016) e giustamente candidato per miglior film e sceneggiatura non originale (su Saoirse ci arriviamo dopo) ai premi Oscar.

Il regista John Crowley riesce a confezionare un prodotto che funziona come dinamiche e inquadrature, mai risultando pesante o noioso. La pellicola è (giustamente) incentrata tutta sul personaggio di Eilis, sulle sue emozioni, i suoi sentimenti e le sue decisioni. La vera forza del film è quella di far immedesimare lo spettatore nella sua protagonista, in modo da gioire e soffrire insieme a lei.

Eilis è una ragazza che dovrà diventare donna molto presto, prendere delle decisioni drastiche e contare solamente sulle proprie forze. La scelta che deve compiere è molto ampia e complessa e non si limita solo al luogo dove dovrà vivere (non mi addentro nei dettagli per non rovinarvi il film). Partire è sempre difficile, anche se dove sei nato ti senti fuori luogo e non c’è nulla per il tuo futuro. Lasciare la famiglia, gli amici e il tuo paese non è facile ma soprattutto non è indolore. Così come tornare e dover decidere se restare o andare via nuovamente.

Il cast è di valore e ben amalgamato, dai personaggi principali a quelli più marginali. Molto bravi i due contendenti per il cuore di Eilis, ovvero Domhnall Gleeson (che praticamente si trova in qualsiasi film del 2016) e Emery Cohen.

Elogio speciale va a Saoirse Ronan. Che questa attrice fosse brava lo si sapeva già, ma in questo film mostra tutte le sue doti recitative ed emotive. Una recitazione profonda e misurata, mai sopra le righe o con eccessi di drammaticità. Ho già profetizzato un futuro successo agli Oscar per questa ragazza e credo anche che non sarà tra molto.

Insomma, Brooklyn è un film per tutti quelli che devono allontanarsi da casa, per chi ha qualche persona cara che vive all’estero, per chi si sente stretto in una piccola realtà di paese o semplicemente per chi vuole vedere un bel film.

Finché un giorno spunterà il sole, forse non te ne accorgerai subito, la sua luce sarà tenue e ti sorprenderai a pensare a qualcosa o al qualcuno che non ha alcuna attinenza per il passato, qualcuno che appartiene solo a te, e capirai che la tua vita è li. 

Eilis Lacey

Mattia Caravaggi

Leva 1987, ingegnere meccanico di professione e Nerd per hobby. Amo viaggiare (soprattutto in aereo, adoro gli aeroporti), guardare film (in particolare i drammoni con una bella attrice), serie TV, leggere (fumetti e non), conoscere nuova gente ed esprimere la mia opinione. La mia filosofia di vita è : "Sii forte e paziente, un giorno questo dolore ti sarà utile." ... o perlomeno lo spero!
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