Lungo una strada provinciale della Brianza un uomo in bici viene investito da un’auto. Il malcapitato è un cameriere che stava tornando a casa dopo aver lavorato ad un evento tenutosi in una scuola privata. Da quel momento in poi la storia si dipana in tre episodi con un punto di vista differente, per poi riunirsi nella parte finale della storia.
Paolo Virzì dirige una storia cruda, ma soprattutto tristemente plausibile nel nostro Paese. Il capitale umano è uno spaccato brutale della medio-alta borghesia italiana, vista anche nel suo rapporto con i figli e gli amici, dove non c’è spazio per la pietà e la comprensione, dove c’è solo arrivismo. Qua trovate anche la nostra recensione.