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Cartotrame 1: Game of Thrones e lo storytelling paraculo

Diciamocelo: siamo tutti qui perché amiamo le storie, come non mancherebbe di sottolineare la cara vecchia spugna di Tyrion Lannister. Tutte le storie raccontate a voce, da una pagina o da uno schermo condividono radici profonde, archetipi antichi quando l’uomo. Grandi domande e grandi paure.

A organizzare in un canone queste domande e queste paure hanno provato nei secoli filosofi, scrittori, saggisti. La prima metà del Novecento ha visto dare alle stampe due pietre miliari della narratologia contemporanea, due lavori che ancora oggi sono considerati Bibbie da chiunque si occupi di scrittura (e sceneggiatura): la Morfologia della fiaba di Propp e L’eroe dai mille volti di Campbell.

I sistemi di queste due opere hanno una straordinaria risonanza con un corpus narrativo ancora più antico, rimaneggiato attraverso i secoli con gli obiettivi più disparati (dal gioco, alla divinazione, alla psicologia): i tarocchi. Un mazzo di tarocchi è uno strumento potenzialmente prezioso anche per lo scrittore, con il suo campionario di situazioni e personaggi archetipici, come ci ha insegnato anche Calvino col Castello dei destini incrociati.

Cartotrame, il nuovo appuntamento settimanale che troverete ogni martedì qui su The MacGuffin, pescherà dal patrimonio prezioso di studi sulla narratologia per rileggere grazie alle figure dei tarocchi una delle storie più amate del decennioIl Trono di Spade

C’è da sottolineare che abbiamo avuto una botta di culo: mamma HBO stessa ha prodotto un paio d’anni fa un mazzo di tarocchi ispirato alla serie. Ogni settimana ci confronteremo sulle scelte rappresentative che sono state fatte sugli arcani, decidendo a furor di popolo quale personaggio o situazione avremmo piazzato al posto di quello raffigurato sulla carta.

Le carte scelte verranno anche confrontate con i due mazzi più popolari della storia: il Marsigliese (nella versione restaurata da Jodorowsky, sì, proprio quello Jodorowsky) e il Raider-Waite-Smith di inizio ‘900 della Golden Dawn. Alla fine di Cartotrame quindi:

  • saprete tutto di Game of Thrones e potrete offrirvi a Martin come amanuensi per snellire il lavoro di stesura degli ultimi libri, o in alternativa in sacrificio per essere da lui divorati;
  • avrete scoperto tante cose molto fighe su come si costruiscono le storie;
  • potrete cuccare un sacco alle feste spacciandovela che sapete leggere i tarocchi.

Se ancora non vi ho convinti a puntare la sveglia ogni martedì e a condividere la notizia con tutti i vostri amici, rileggete il punto tre.

Nel frattempo, ecco l’episodio pilota!

Sara Boero

Sua madre dice che è nata nel 1985, a lei sembrano passati secoli. Scrive da quando sa toccarsi la punta del naso con la lingua e poco dopo si è accorta di amare il cinema. È feticista di Tarantino almeno quanto Tarantino dei piedi. Non guardatele mai dentro la borsa, e potrete continuare a coltivare l'illusione che sia una persona pignola.
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