Film

Casablanca, il romanticismo fatto a film

“Ilsa, le pose da eroe non mi piacciono. Ma tu sai bene che i problemi di tre piccole persone come noi non contano, in questa immensa tragedia. Un giorno capirai.”

Casablanca

Secondo voi qual è un film romantico? Titanic? 3 metri sopra il cielo? I film di Tinto Brass? Troppo belli di Daniele Interrante e Costantino Vitagliano (braccia sottratte all’agricoltura)?

Secondo me nessuno di questi, anche se Tinto…

Con l’industria cinematografica, ed Hollywood in primis, sempre più intenta a fare remake, sequel, prequel, spin off e altre cagate varie mi è venuta la nostalgia per quando i film avevano un alone di fascino e magia che oggi si è perso. Ancora oggi ci sono prodotti validi e di qualità ma hanno perso un po’ il tocco, quello che li rende immortali allo spettatore. Oggi abbiamo effetti speciali, riprese in 10.000 dimensioni, vari formati, bla bla bla e tanta noia. Una volta si aveva una cinepresa marcia e il tutto era tenuto in piedi dalla sceneggiatura e dagli attori. Oggi il mio omaggio va a uno di quei film immortali, che rivedrei cento volte senza mai stancarmi. Il meraviglioso (e molto romantico) Casablanca.

Trama: in piena Seconda guerra mondiale, lo sguardo della telecamera si rivolge nel Marocco Francese e nella sua splendida Casablanca. Tutti quelli del luogo si ritrovano al ‘Rick’s Cafè Américain’ gestito da Rick Blaine (Humphrey Bogart), burbero e affascinante padrone di casa. Perché Casablanca è così importante nella Seconda guerra mondiale? Perché siamo ancora nella Francia libera e perché è un importante punto strategico nel mediterraneo che porta a Lisbona, che è il via libera per l’America… ovvero per la libertà. Quindi arrivano tutti a Casablanca, ma poi cercano di andarsene, tranne Rick che sembra quasi costretto a starsene nel Marocco… cosa l’avrà portato fin lì? Cosa lo costringe a fermarsi?

In una sera come le altre nel suo locale arriva un delinquente che dice a Rick di essere in possesso di alcune lettere di transito (eh???!!!), ovvero documenti che consentirebbero a chiunque di lasciare il Marocco e andarsene a Lisbona… cioè il passepartout per scappare dall’Europa in guerra. Prima che il losco individuo riesca a venderle viene arrestato dagli ufficiali tedeschi, ma riesce a lasciare a Rick le importanti lettere. Che ne farà l’attraente Rick?

Il giorno dopo a Casablanca arriva una figa mondiale, tale Ilsa Lund (Ingrid Bergman), insieme al marito Victor Laszlo (Paul Henreid) che è un attivista della resistenza cecoslovacca e perciò ricercatissimo dai crucchi. L’arrivo della bella norvegese sconquassa letteralmente il tenebroso Rick (“Con tanti ritrovi nel mondo, doveva venire proprio nel mio”), che da quel momento si rincoglionisce… come mai Rick e Ilsa si conoscono? Perché Rick impazzisce? Riuscirà Laszlo a lasciare Casablanca?

Chiaramente… anche stavolta vi toccherà guardare il film (alla fine mi ringrazierete, visto che parliamo di uno dei film più belli di sempre).

Casablanca

“Suonala Sam. Suona ‘Mentre il tempo passa’.”

 

Stiamo parlando di un film del 1944 che ancora oggi è leggenda. Trionfò ai premi Oscar nelle categorie Miglior Film, Regia e Sceneggiatura Non Originale ma questo non basta a descriverne la grandezza. In qualsiasi classifica dei migliori film di sempre è costantemente nelle prime posizioni. Serve altro? Il film diretto Michael Curtiz è impeccabile. Aiutato dal fascino del bianco e nero (che lascia un effetto nostalgia e aggiunge un pizzico di romanticismo alla storia) e quello del Marocco, la pellicola scorre piacevolmente coinvolgendo il pubblico.

La sceneggiatura è straordinaria, soprattutto per quanto riguarda la parte dei dialoghi. Questo film ha fatto letteralmente epoca, lasciando frasi memorabili alla storia del cinema. Anche qua non esiste classifica sulle battute più famose tratte dai film senza che Casablanca piazzi in classifica alcune delle sue. Vi siete convinti?

Humphrey Bogart è un divo immortale. La sua immagine con la sigaretta in bocca vale da sola il tempo speso per il film, con quella sua faccia da ‘me ne fotto di tutti e sono un figo’. Humphrey è bravissimo nel suo personaggio distrutto dall’amore. Un uomo tutto d’un pezzo che in realtà è il più romantico dei romantici (quanto siamo ingenui quando siamo innamorati noi uomini?). Ingrid Bergman è di una bellezza sconvolgente, tanto da far capire il dramma vissuto da Rick. Eccezionale anche il cast di contorno: il Capitano Louis Renault (Claude Rains), Sam (Dooley Wilson, nel più classico dei cliché del cantante di colore bravissimo) e tutti gli altri.

A mio parere (cioè sentenza divina) questo è il film romantico per antonomasia! Non si può assolutamente NON averlo visto. Sarete affascinati da Bogart, dal Marocco, dalla Bergman e da un amore puro e impossibile… niente è più romantico di un amore drammatico ai tempi della più grande tragedia del secolo, la Seconda guerra mondiale. Se lo guarderete “forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia”… altrimenti “Avremo sempre Parigi”.

Mattia Caravaggi

Leva 1987, ingegnere meccanico di professione e Nerd per hobby. Amo viaggiare (soprattutto in aereo, adoro gli aeroporti), guardare film (in particolare i drammoni con una bella attrice), serie TV, leggere (fumetti e non), conoscere nuova gente ed esprimere la mia opinione. La mia filosofia di vita è : "Sii forte e paziente, un giorno questo dolore ti sarà utile." ... o perlomeno lo spero!
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