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“Cinque pezzi facili”: cinque film da vedere con vostro figlio sotto le feste

Natale, Santo Stefano, Capodanno e infine Epifania, che se le porta tutte via (maledetta befana). Tutti noi, sin dai tempi della scuola, aspettiamo che venga questo periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo anno. Di certo, crescendo, le cose cambiano, ma questi giorni lasciano comunque intatto il loro appeal; anche se i vari impegni spesso non sono molto generosi col tempo libero.

Tuttavia, tra impegni familiari da sbrigare, che si tratti di regali o di lauti e calorici banchetti, arriva sempre quel pomeriggio, o serata che sia, in cui voi, genitori “chiusi in gabbia” dai crudeli mastri di chiavi del lavoro, potrete finalmente passare del tempo con vostro figlio, in pace e tranquillità. In questi momenti di raccoglimento si possono fare tante cose, una di queste è guardare un film insieme, condividere un’esperienza. Ma cosa guardare? Cosa può meritare la vostra attenzione nel marasma di candidature natalizie? Magari qualcosa che possa anche essere in linea col vostro pensiero e che possa, in qualche modo, contribuire a trasmetterlo al giovane compagno di visione? Questa piccola lista, stilata “con mano fedele e affezionata”, potrebbe esservi d’aiuto in questa scelta non facile. Alcuni consigli saranno scontati, altri, forse, un po’ meno; a voi l’ardua sentenza. Ma questo aiuto non è riservato solo ai genitori.

Infatti, anche se nel titolo e nell’articolo si parla di “figli”, questo discorso può essere anche per voi che avete un fratellino, un cuginetto, un nipote o anche un figlio adottivo, che considerate come vostro, e verso cui sentite il bisogno e l’ardore di trasmettere la vostra preziosa eredità spirituale.

Detto questo, andiamo a incominciare.

1 – Una poltrona per due

poltrona per due natale

Per il capriccio di due autorevoli dinosauri di Wall Street, le vite di due uomini, socialmente agli antipodi, vengono scambiate e le loro esistenze e il loro carattere cambiano drasticamente per adattarsi al nuovo ambiente in cui vengono calati.

Ve lo aspettavate, vero? Come poteva mancare? È praticamente IL film di Natale per antonomasia per noi italiani. Da vent’anni Italia Uno manda in onda la sera della vigilia questo indimenticabile gioiello e da anni continua a divertire il suo pubblico. Ma allora, perché consigliarvi di guardarlo se la televisione lo trasmette regolarmente? Semplice: un classico del genere merita tutta l’attenzione e la calma di una quieta e raccolta visione domestica, lontano dalla fiumana di emozioni e pensieri della vigilia. Solo così potrete godere al meglio quel che questo film grandioso ha in serbo per voi.

poltrona per due murphy natale

Non solo il film ha dalla sua un umorismo che non è stato minimamente consumato dal crudele passare del tempo, e che regala sequenze indimenticabili, non solo gli attori e i caratteristi sono in una forma smagliante, ma la morale sociale su cui tutta la storia si basa è a dir poco eccezionale.

Noi li batteremo con le loro stesse armi, sta’ a vedere!

Questo diceva risoluto Asterix al buon Obelix nella casa che rende folli e con questo semplice concetto in tasca faceva saltare in aria il delirante e blindato sistema burocratico romano. Con questa stessa semplice idea i due protagonisti riusciranno a trovare il loro riscatto in un esilarante e caotico finale, vendicandosi della manipolazione subita dai due potenti signori di Wall Street.

“Non permettere a nessuno di comandare la tua esistenza, sei un essere umano non una marionetta”, può esserci messaggio migliore per i vostri figli?

2 – Mister Hula Hoop 

hula hoop hudsucker

A seguito dell’improvvisa e grottesca morte del presidente delle industrie Hudsucker, il numero due della compagnia (Paul Newman) decide di cercare uno stupido da poter piazzare sul seggio vacante in modo da poter giocare un po’ in borsa e potersi arricchire. Norville Barnes (Tim Robbins), un ingenuo dipendente che mostra un disegno di un cerchio definendolo il progetto di un’invenzione rivoluzionaria, sembrerebbe essere il candidato perfetto. Una volta assunto tutto sembrerebbe procedere per il meglio, ma le cose cambiano quando Barnes ottiene di poter mettere in commercio la sua invenzione: l’hula hoop.

Ebbene sì, sono entrati anche i fratelli Coen in questa lista. Potrebbe effettivamente sembrare un po’ bizzarro proporre un loro film da vedere sotto le feste. Potreste pensare che il figlio debba esser già grandicello per essere adatto alla visione, ma in realtà, che ci crediate o no, Mister Hula Hoop è una favola hollywoodiana di altri tempi in piena regola.

leigh hula hoop

Come in Una poltrona per due, un protagonista ingenuo ignaro degli eventi si ritrova catapultato nel lusso e nella fama e viene influenzato da questo mondo cinico e spietato. Ma, in questo caso, a seguito di una serie di sventure, nel finale il fantastico (che fino a quel momento si aggirava mimetizzandosi sullo sfondo degli eventi) fa irruzione nella storia per potergli dare una seconda possibilità e condurlo così all’agognato happy ending.

A sentirla sembrerebbe essere una trama di una commedia di Frank Capra o di Howard Hawks, e lo è. I Coen calano la loro intelligentissima scrittura sardonica e anarchica in un genere ormai decaduto da più di cinquant’anni e lo fanno loro. Infatti, Mister Hula Hoop, pur mantenendo un tocco estetico squisitamente elegante e vintage, vi racconta la sua storia sull’ingegno con uno stile visivo modernissimo e all’avanguardia. Attori anche qua in stato di grazia, Paul Newman recita in uno dei suoi più riusciti ruoli e Jennifer Jason Leigh (che ricorderete per la Daisy Domergue di The Hateful Eight) regala una bellissimo personaggio femminile. Per non parlare dei camei nel film: Steve Buscemi, John Goodman, Bruce Campbell!

mister hula hoop newman
Tim Robbins, Paul Newman, Jennifer Jason Leigh

Con il suo umorismo, brillante e grottesco al contempo, con le sue sfumature fantastiche e con l’aria sognante che lo avvolge, questo film non potrà non conquistare persone di qualsiasi fascia di età. Voi adulti godrete della visione, gli adolescenti ne saranno investiti e i bambini lo adoreranno.

3 – A Christmas Carol 

a christmas carol natale carrey

Davvero? Davvero dobbiamo esporre la trama di una delle più amate storie di Natale di sempre? Tra film al cinema, film tv, special, le trasposizioni del capolavoro di Dickens non si contano davvero!

Questa in particolare, firmata da Robert Zemeckis, fece parlare di sé e tutt’ora gode di una certa popolarità. Grandi attori nel cast, parliamo di mostri come Jim Carrey e Gary Oldman, grande produzione a supporto, la Walt Disney Pictures che produce (contando anche il mediometraggio con zio Paperone) il suo secondo Canto di Natale, un grande regista che firma il suo miglior risultato con la tecnica del motion capture.

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Sfortunatamente questo film non è esente da difetti: uscito lo stesso anno di Avatar, quindi in piena febbre del 3D al Cinema, A Christmas Carol è ricco d’inquadrature che svelano l’intenzione di sfruttare al massimo il senso di meraviglia generato dalla visione stereoscopica, finendo per generare momenti degni di uno spettacolo da luna park. In alcuni momenti la motion capture e viene affiancata all’ordinaria animazione al computer, un accostamento non esattamente riuscito. Inoltre il film trova un certo sbilanciamento nel corso della narrazione tra i suoi momenti più gioiosi e i suoi momenti più cupi, a favore di questi ultimi.

Detto questo, sorge la domanda spontanea: perché di tutte le versioni del Canto di Natale dovreste guardare proprio questa versione imperfetta e, a tratti, un po’ goffa?

a christmas carol natale carrey

Perché, nonostante i suoi difetti, anche vistosi, il film si regge in piedi benissimo anche oggi, a distanza di quasi dieci anni dalla sua uscita. A Christmas Carol è ricchissimo di idee e interpretazioni della storia dickensiana davvero affascinanti; ad esempio, i tre spiriti vengono interpretati da Carrey, costituendo un legame ancora più forte col personaggio di Scrooge. Parlando poi della Londra in cui il film si sviluppa si potrebbero solo sprecare lodi: quella città di orfanotrofi, bassifondi (slums) e case lussuose, fuligginosa e fatiscente, eppure così affascinante, viene qui resa con maestria e perfezione. Sarà anche vero che si cerca il senso di meraviglia generato dallo spettacolo tridimensionale, ma questo intento non va a scapito dell’atmosfera generale: solenne, imponente e magica.

https://youtu.be/fEZvz2tMfN0

4 – Allegro non troppo 

allegro non troppo natale film bozzetto

Un’orchestra in un teatro esegue brani di musica classica dai quali dei disegnatori prendono ispirazione per creare delle sequenze a cartoni animati.

Sì, effettivamente ricorderebbe molto qualcosa fatta da un certo Pisney diversi anni fa, ma questo non importa: Allegro non troppo ha sicuramente in comune col capolavoro del 1942 il suo spunto di partenza, ma partendo da questo, Bruno Bozzetto e i suoi prendono la propria strada, non tentando in alcun modo di ricalcare il tragitto battuto dall’illustre predecessore. Anzi, sarà importante stabilire sin da subito la propria indipendenza dal modello americano, prendendo in giro il suo aspetto austero ed elegante.

Bozzetto, Manuli e Nichetti non mettono in scena un elegante e fastoso gala, ma pongono sul palco una scalcinata compagnia che tenta di realizzare lo stesso ambizioso progetto del rivale disneyano, ricorrendo a un disegnatore allampanato e poco collaborativo (forse perché tenuto incatenato per anni nei sotterranei del teatro?) e a un’orchestra di vecchie signore vestite con abiti da charleston. Ancora, in contrapposizione all’elegante e ingessato Leopold Stokowski, Bozzetto mette Nestor Garay come direttore d’orchestra, un omone argentino, più simile a uno scaricatore di porto che a un vero direttore d’orchestra (con tanto di sirena tatuata sul braccio). Agli spettacolari spezzoni animati di Fantasia, Bozzetto contrappone sequenze ricche di temi adulti o impegnati, delle volte malinconici e quasi felliniani (Preludio al pomeriggio di un fauno), altre volte pungenti e satirici (Danza slava no.7, L’uccello di fuoco), delle volte audaci e titanici (Bolero) altre volte più semplici e frivoli (Concerto in Do maggiore di Antonio Vivaldi).

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Chiaramente, per vedere questo gioiello è caldamente consigliata la compagnia di un figlio più grande: per quanto gli intermezzi con l’orchestra e il disegnatore offrano degli squisiti momenti di umorismo fisico, diverse sequenze sono davvero impegnative e ricche di argomenti e immagini poco appropriate per dei bambini.

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Sorvolando sull’età del figlio, questa varietà di stili musicali e di disegno fanno di Allegro non troppo un vero e proprio calderone delle più disparate emozioni forti che un film possa trasmettere al suo spettatore. Sulle musiche dirette da Herbert von Karajan, uno dei più grandi direttori d’orchestra di tutti i tempi, il signor Bozzetto e i suoi geniali collaboratori vi commuoveranno, vi terrorizzeranno, vi divertiranno e ingaggeranno il vostro cervello in una profonda riflessione su noi stessi e su come la natura ci guarda. E il tutto con corti animati di una bellezza e di un’inventiva fuori dal comune.

5 – Love Actually – L’amore davvero

love actually natale film curtis

Richard Curtis, regista di I Love Radio Rock, autore di Notting Hill e di altre deliziose commedie britanniche, scrive dieci piccole storie che si sviluppano e s’intrecciano nel corso delle cinque settimane che precedono il Natale. Queste storie coinvolgono i personaggi e le situazioni più disparate, ma in comune hanno tutte un filo rosso che le lega.

Un tema apertamente dichiarato dalla delicata introduzione e chiaro sin dal titolo: l’amore. Vedrete sia l’amore che cresce e divampa tra due persone, sia quello che riamane all’interno di un solo fragile individuo e che è destinato a non venir mai corrisposto. Ma l’amore davvero del titolo non riguarda semplicemente il sentimento che potrebbe legare due amanti, ma anche il tipo di forza che può legare conoscenti, familiari e amici nella vita e nei suoi momenti di difficoltà e bisogno.

Love Actually è forse una delle commedie natalizie più amate degli ultimi vent’anni, ricca di situazioni e scene ormai diventate cult e soggette ad un gran numero di imitazioni (basti pensare alla famosissima scena della dichiarazione d’amore attraverso i cartelli).

love actually natale film nighy

Un cast di tutto rispetto dà lustro al film: Bill Nighy, Keira Knightley, Liam Neeson, Colin Firth, Emma Thomson, Hugh Grant, il compianto Alan Rickman, Rowan Atkinson, il piccolo Thomas Brodie-Sangster, Martin Freeman e tanti altri divi del Regno Unito e Americani. Ognuno contribuisce a questo mosaico, portando delle interpretazioni davvero gustose, dalle più commoventi, come la malinconica Laura Linney, all’impacciato Colin Firth, fino agli esilaranti Martin Freeman e Bill Nighy, che col suo cantante in declino, ex-eroinomane e pieno di tic potrebbe da solo costituire un motivo più che valido per vedere questo film.

Marco Moroni

Nato nel maggio del 1995 a Terni, città dell'acciaio e di san Valentino. Dovete sapere che vicino alla mia città si erge, spettrale, un complesso di capannoni abbandonati. Quando eravamo bambini ci veniva detto che quelli erano luoghi meravigliosi, in cui venivano realizzati film come "La vita è bella" o "Pinocchio". Questo fatto ci emozionava e ci faceva sognare una Hollywood vicino casa nostra. Come il castello transilvano di Dracula, tutti cercano di ignorare quei ruderi ma, ciononostante, tutti sanno benissimo cosa siano e non passa giorno senza che si continui a sognare quel Cinema che nasceva a casa nostra. Chiedendomi cosa mi faccia amare tanto la settima arte, e perché mi emozioni così tanto al solo pensiero, potrei rispondermi in molti modi, ma sono sicuro che quel sogno di tanti anni fa abbia un ruolo più che essenziale.
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