Tempo fa avevamo parlato di Creed. Bene.
Dolph Lundgren è un simpatico signore che a novembre compirà 60 anni. Se andate a leggervi la sua biografia è uno che nella vita ha fatto un po’ di tutto. E pare anche bene. Dall’essere campione europeo di karate al master in ingegneria chimica all’Università di Sidney, tanto per dire. Poi un giorno ha deciso di darsi al Cinema e anche lì sembra che le cose non gli siano andate male. Magari non è nella vostra personalissima top ten dei migliori attori di tutti i tempi. Magari neanche in quella dei più espressivi. Però fino a prova contraria Ivan Drago lo ha fatto lui. Dopo Rocky IV, il mondo del Cinema d’azione gli apre definitivamente le porte. Dolph si rivela un attore un po’ di serie B, ma che il suo lo fa. Nei 2010’s torna alla ribalta con quella grande, adorabile cialtronata che è la saga degli Expendables.
Pur avendo l’età per farlo, Dolph non posta quotidianamente immagini di cagnolini antropomorfi (anche dall’alto di un Q.I. di 160) sul suo account Facebook. Anzi. Capita che pochi giorni fa abbia pubblicato questo.
Mi sembra superfluo ricordare come Rocky sia una delle più grandi ed amate saghe cinematografiche della storia. La cosa ha ovviamente fatto il giro del mondo. Oltre che fomentare a mille il sottoscritto e – credo – milioni di altri fans. Non che la notizia non fosse nell’aria: da tempo si parlava di un seguito per Creed. Che poi altro non è che lo spin-off di Rocky. Però le voci erano piuttosto confusionarie e le certezze poche. Si parlava di una operazione alla Il padrino – Parte II. Ovvero una specie di prequel dove verrebbe ripercorsa la carriera di Apollo Creed prima che tutto avesse inizio. Addirittura si parlava SPOILER di un film sul figlio di Apollo Creed vs il figlio di Ivan Drago, che avrebbe SPOILERISSIMO ucciso il padre allenandosi sul ring. E la Madonna.
Qualunque sia la trama, l’hype è già altissimo. Personalmente godrei tantissimo nel vedere Michael B. Jordan (Adonis Johnson-Creed) salire sul ring a menare Ivan Drago in persona. Ok, sarebbe un pugile 30enne contro un 60enne. Però la stessa cosa non era successa in Rocky Balboa? È vero, calato nella realtà sarebbe qualcosa di sportivamente impossibile. Ma la saga di pugni, sudore e riscatto di Rocky da sempre vola troppo in alto rispetto a cose futili come il tempo.
Non è questa la sede per elencare i tanti motivi che rendono Rocky una pietra miliare del Cinema. Anche perché lo avevamo già fatto qui. Non bisogna chiedergli il realismo a tutti i costi (che pure, nel primo film…). Per capirci: nel quarto film praticamente tira giù il muro di Berlino da solo. Però dai, non è che Star Wars, o i Guardiani della Galassia siano molto più ancorati alla realtà. Solo per fare qualche esempio.
I film di Rocky sono come Rocky. Non sono privi di difetti, ma soffrono, combattono e alla fine vincono.
E chi vi dirà che un sessantenne non può menare come un trentenne, lo vada a dire in faccia a Dolph.