Che impressione vi farebbe vedere Star Wars per la prima volta a 25 anni?
Il nostro inviato rivede gli otto episodi della saga insieme a un amico che di Star Wars non sa assolutamente nulla e lo intervista alla fine di ogni capitolo. Ecco i risultati dell’esperimento sociale.
La considerazione preliminare sarebbe che ognuno dovrebbe farsi bastare la propria di follia, senza cercare di trasmetterla contagiando gli altri.
Ebbene, non ci sono mai riuscito.
Così è capitato che un bel giorno io sia riuscito a convincere un caro amico (che per diritto di anonimato chiameremo semplicemente “Padawan”) a farsi iniziare al culto di Star Wars, lui che fino a quel momento si era professato fieramente ateo in tal senso.
Questo articolo/intervista è il risultato di otto serate passate insieme a esplorare le rotte immense della galassia. Insieme abbiamo conosciuto Luke, Han e Leia, abbiamo lottato contro l’Impero, assistito alla tragica vicenda di Anakin e poi ci siamo lanciati nella nuova trilogia al fianco di Rey e Kylo Ren.
Otto serate.
Otto episodi.
Otto interviste.
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…
“Cominciamo col riscaldamento. Cosa sai di Star Wars?”
“Praticamente niente: so che è una saga, dura dagli anni… ’60, forse? Darth Fener è quello nero. Ci sono i robottini. La principessa Leila, io sono tuo padre. Stop”.
“Perché non lo hai mai guardato fino a ora?”
“Non ho mai amato il fantasy, non è proprio il mio genere. E poi non so… è una di quelle cose talmente da nerd che o ci finisci dentro da bambino oppure cerchi di tenertici alla larga”.
“Di sicuro hai risparmiato sulle action-figure. Perché hai accettato e che aspettative hai per questa visione?”
“Perché sono curioso di sapere perché tante persone si siano appassionate così tanto a questa storia. Nonostante io non sia affatto un cinefilo azzero tutto, mi metto davanti allo schermo e guardo non sapendo nulla. È arrivato il momento di farlo”.
Episodio IV: Una nuova speranza
“Allora, impressioni a caldo?”
“Mmm… un po’ scontato. Effetti speciali pazzeschi pensando all’epoca. In generale mi è abbastanza piaciuto, scorre via bene”.
“Te lo aspettavi così Star Wars?”
“È esattamente come me lo aspettavo: buoni che combattono cattivi, che sono cattivi perché sono vestiti di nero, tipo Fener. Cioè ci sta nel genere eh, ma a me piacciono i personaggi un po’ più sfumati. Devo essere onesto però: contestualizzandolo nel suo genere, nella sua epoca e per quello che voleva essere è uno spettacolo”.
“Difetti?”
“È troppo… semplice. Ogni tanto battute un po’ meccaniche. Fin dall’inizio sai come andrà, sai che i buoni non moriranno mai e che se la caveranno con un colpo di genio di Luke all’ultimo minuto. È molto bello, ma è tremendamente ingenuo, si vede che è da ragazzini”.
“Fammi un esempio”.
“Ad esempio perché Luke è così considerato? Perché dargli così tanta fiducia? Non è nessuno. Non so, mi sembra irreale che lui arrivi, conosca i Ribelli e bon, tutti pensano che lui sia la nuova speranza. Sai invece cos’è che mi è piaciuto da morire?”
“Cosa?”
“Che capisci immediatamente come ‘sto matto di Lucas se la sia pensata fin dall’inizio, cioè lo vedi che sta ponendo le basi di un universo intero, oltre che di una storia immensa. Anche la cosa di partire dall’episodio IV è geniale: sai alcune cose del passato, te le suggeriscono e poi vuoi scoprire il passato di quei personaggi. Fantastico”.
“Quindi ti ha soddisfatto? Cosa speri di trovare nei prossimi capitoli?”
“Ni. Spero che la storia si evolva in qualcosa di più complesso e adulto, perché se rimane così c’è veramente poco per uno della mia età, soprattutto pensando a una saga così lunga. Nel senso: spero non siano otto capitoli di basi spaziali che esplodono all’ultimo secondo e buoni che festeggiano dandosi pacche sulle spalle”.
“Personaggio preferito?”
“Chewbacca. Tutta la vita. Idolo”.
Episodio V: L’Impero colpisce ancora
“…potresti ripetere ciò che hai appena detto?”
“Non mi è piaciuto. L’Impero colpisce ancora non mi è piaciuto”.
“Ok. Questa è colossale. Spiegami come cacchio è possibile che non ti sia piaciuto”.
“Succedono cinquantasette cose al secondo. Non hai tempo di digerire una frase o una svolta di trama che BAM! subito da un’altra parte. Ok, è un bel film, però non lo riguarderei mai: è allo stesso tempo velocissimo e pesante. E poi ci sono alcune cose che non quadrano: Luke arriva da Yoda, ci sta due giorni e via, sa già usare la Forza. Ma che Cristo, con Obi-Wan ci sarà stato due pomeriggi, con Yoda ci ha giusto preso l’aperitivo ed è già il Jedi di stocazzo? Mi aspettavo molto di più: dopotutto non è così diverso dal primo, è un continuo scappare e rincorrersi tra buomi e cattivi… non mi convince”.
“E Io sono tuo padre?”
“Molto figo. Colpo di scena della madonna. Però era una delle tre cose che sapevo già, quindi non mi ha detto più di tanto”.
“Dunque?”
“Dunque mi aspettavo di più, mi aspettavo personaggi più complessi e approfonditi: mi sono annoiato un sacco. Sai cosa? Mi aspettavo che Luke andasse da suo padre per convincerlo a tornare dalla parte dei buoni. Poteva essere una buona idea”.
Episodio VI: Il ritorno dello Jedi
“Due cose che ti sono piaciute e due che non ti sono piaciute”.
“Prima di tutto ho adorato il personaggio dell’Imperatore, fighissimo, e poi la lotta interiore di Anakin culminata con la redenzione finale. Ci sta tantissimo, è molto emozionante e, finalmente, mostra un personaggio con conflitti interiori. Bello anche il colpo di scena di Leila che è la sorella di Luke”.
“Cose negative invece?”
“Tutta la parte centrale nel bosco degli orsetti [la luna boscosa di Endor e gli Ewok, N.d.A.]: è lentissima, ammazza il ritmo. Sì, alla fine sono importanti, ma taglia cazzarola. Altra cosa, e questa è la mia impressione generale, è che questa prima trilogia sia troppo troppo tagliata sul pubblico di ragazzini. Sarebbe figo vedere uno Star Wars più per adulti, non so se mi spiego. E poi c’è sempre questo punto debole della Morte Nera che se danneggiato fa esplodere tutto quanto: tutto troppo semplice”.
“Questa trilogia ti ha fatto venire voglia di scoprire cosa c’è dietro? Per dirla banalmente: ti ha fatto venire voglia di vedere la trilogia prequel?”
“Molto. Mi interessa molto vedere come Anakin sia stato corrotto, perché Luke e Leila siano stati separati alla nascita, chi era Yoda, Obi-Wan, eccetera eccetera. Soprattutto ho molti interrogativi anche sulla trilogia sequel. Nel senso: che si inventeranno per continuare? Sono molto curioso”.
Episodio I: La minaccia fantasma
“Allora, abbiamo cominciato una nuova trilogia. Impressioni?”
“Onestamente sono rimasto stupito dal fatto che abbiano cominciato da così lontano: non mi aspettavo che avrebbero raccontato di Anakin da bambino, pensavo avrebbero iniziato con lui adolescente ad esempio. Mi è piaciuto, anche se non mi è sembrato molto diverso dagli altri. Impero, Federazione, alla fine non mi sono parsi così diversi. Le dinamiche son sempre quelle”.
“Se ti dicessi che questo viene considerato all’unanimità il peggior film della saga, tu cosa ne penseresti?”
“Non sono d’accordo. Perché? Cioè non riesco a vedere tutta questa schifezza”.
“Ad esempio molti criticano il fatto che la sottotrama politica sia troppo intricata, ai limiti della comprensibilità; poi Jar-Jar Binks è probabilmente il personaggio più odiato della storia; dicono che Anakin sia interpretato da un bambino che ha una gran faccia da cazzo e, in buona sostanza, l’intero film non sia altro che un inutile sfoggio di effetti speciali”.
“Mah, sì, la sottotrama politica è abbastanza complessa, però il resto non mi ha infastidito. Ecco, essendo più moderno devo dire che l’ho trovato un po’ più fruibile. Per i canoni di Star Wars non l’ho trovato banale. Continua a non rimanere il mio genere però ad esempio la battaglia finale su più piani mi è piaciuta molto.
“Secondo te in che modo Anakin passerà al Lato Oscuro? Prova a fare delle speculazioni”.
“Mmm… io penso che lui diventi uno Jedi e poi tutto precipiti. Ad esempio potrebbe succedere qualcosa legato a sua mamma. Yoda l’ha messo in guardia su questo. Di certo ci metterà lo zampino quello incappucciato di nero [Darth Sidious]”.
“Vedremo”.
“Sì, tra l’altro ci scommetto che quello è il senatore Palpatine. Sicuro come l’oro. Ha la faccia da stronzo”.
Episodio II: L’attacco dei cloni
“Episodio II… dicci tutto”.
“Mamma mia quante cose sono successe. Sono abbastanza scombussolato. Mmm… allora: abbastanza figo! Dopo la prima mezzora avevo voglia di spegnere e fare altro, però poi mi ha preso. Bellissimo il personaggio di Anakin, la sua propensione al disobbedire e fare di testa sua, la sua rabbia che monta in fretta… Tutta roba che non c’entra tanto coi Jedi, anche se ancora non ce lo vedo nei panni del Sith. Cioè, è un gran testa di minchia e lo prenderei a sberle, ma da lì a tradire tutto e tutti ce ne passa, anche perché lui è convinto di voler essere uno Jedi”.
“Pensi sempre che sarà la madre a spingerlo (involontariamente) verso il Lato Oscuro?”
“Eh, a questo punto direi che sarà a causa di Padme. Probabilmente qualcuno la ammazza e lui si vorrà vendicare. Onestamente mentre guardavamo il film mi ero convinto che dalla morte della madre Anakin sarebbe diventato subito un Sith. Invece mi ha stupito il fatto che poi andasse in soccorso di Obi-Wan. Sta di fatto che mi piace come stanno gestendo il personaggio, che tu spettatore sai già che prima o poi lui diventerà cattivo, ma non sai quando. È infinitamente più interessante di Luke, è più facile entrarci in empatia, tanto per fare un confronto. Anche l’attore è perfetto”.
“Meglio questo o La minaccia fantasma?”
“Mmm… difficile. Nonostante duri un po’ troppo, in certi passaggi è molto pesante, credo sceglierei questo: l’ho trovato più maturo, mi ha dato meno l’idea della solita favoletta di buoni contro cattivi. Ho adorato il personaggio di Yoda, finalmente lo vediamo quale il grande Jedi di cui abbiamo tanto sentito parlare. Alla fine poi è un film pieno di doppiogiochisti, Jedi che schiattano, storylines, inghippi politici, il conte Dooku che fa il culo a tutti, fantastico il fatto che abbiamo visto lo stesso Yoda combattere, il duello con le spade laser a luci spente poi è visivamente splendido”.
“Belle le spade eh…?”
“Mamma mia, pazzesche. Forse l’idea migliore di tutta la saga. Che poi alla fine tutti, anche quelli che Star Wars non l’hanno mai visto, sanno cosa sono, però vedertele in azione è… boh, fighissimo, meraviglioso”.
“La storia d’amore tra Padme e Anakin?”
“È una gran bella storia d’amore, che non sembra finta come quella di tanti film in cui c’è il classico bacio del cazzo prima che scoppi tutto. È romantica per davvero: loro che si conoscono da piccoli, crescono, si ritrovano e si scoprono innamorati. Molto intensa”.
Episodio III: La vendetta dei Sith
“…te lo vedo scritto in faccia: è quello che ti è piaciuto più di tutti”.
“Mamma mia che roba! Assolutamente sì! È epico a mille, ci sono passaggi perfetti, girati da Dio, i personaggi vengono scavati tantissimo. Questo è un film che va oltre il fantasy: è un dramma vero e proprio, è pieno zeppo di roba, il discorso che fa sul potere e sull’amore è profondissimo. Alla fine è tutta la storia di una decadenza: decadenza di Anakin e della Repubblica che diventa una dittatura. Decisamente è andato oltre le mie aspettative per Star Wars“.
“Parlando di aspettative: le idee che ti eri fatto su come sarebbero andate le cose sono state rispettate? La nascita di Darth Fener ti convince?”
“Allora, ho adorato il fatto che alla fine Padme muoia, perché rende perfettamente inutile il tradimento di Anakin. Dà una dimensione molto più tragica al personaggio. Tra l’altro lei muore quando lui tradisce i suoi ideali, è come se uccidendo la Repubblica Anakin uccidesse anche Padme. E poi alla luce di questo episodio III possiamo dire che nella saga tutto torna, non ci sono vuoti: è incredibile. Ho finalmente ho capito perché la storia sia iniziata dall’episodio IV e dunque siano tornati indietro: vedere come finisce episodio III dà un senso di completezza fantastica, le due trilogie combaciano alla perfezione”.
“Avevi ragione sul senatore Palpatine”.
“Sììì, si vedeva lontano un miglio. Tra l’altro, ora che posso dirlo avendo visto tutto, il suo piano è maestoso. Ha orchestrato tutto fin dall’inizio facendo carriera politica, creandosi un esercito in segreto, sfruttando la Federazione dei Mercanti per scatenare una guerra fasulla al fine di creare tensione politica e prendere ancora più potere. Il tutto trovandosi pure un allievo come Anakin, corrotto a causa del suo unico punto debole e sfruttato per sterminare la nuova generazione di Jedi, oltre che porre fine alla guerra che lui stesso aveva iniziato. Sublime, se lo merita il suo Impero… si vede che preferisco i cattivi ai buoni?”
“Assolutamente sì. Adesso domanda difficile: alla luce di questi primi 6 film secondo te possiamo dire che Star Wars finisca bene?”
“Ti rispondo mica tanto ed è proprio per questo che fino a ora mi è piaciuto: alla fine di episodio VI i Jedi sono estinti, la Repubblica è finita, l’Impero ha distrutto e tiranneggiato una Galassia per vent’anni, Luke appena ritrova suo padre gli muore tra le braccia. Lieto fine fino a un certo punto”.
Episodio VII: Il risveglio della Forza
“La nuova trilogia ha diviso nettamente il pubblico e la critica. Tu che ne pensi?”
“Per buona parte del film ho avuto la netta sensazione di non stare guardando Star Wars. Sarà che non c’erano i personaggi ai quali eravamo abituati, però boh. Molto bella questa dimensione femminile della Forza, cosa che fino a ora non si era mai vista, così come il soldato, Finn, che cambia schieramento, però…”
“…però?”
“Non mi ha affatto convinto. Mi sembra un gran passo indietro: c’è di nuovo quell’ingenuità banalotta dei primi episodi, tutto va troppo liscio, e poi di nuovo questa idea della Morte Nera, che palle. Ci sono belle scene, come il duello nella foresta con la neve, però anche lì: ci vogliono anni per diventare Jedi e lei gli tiene testa subito. Boh, irreale. Snoke è cattivo perché è bianco, brutto e ha il vocione. Non si sa chi sia, né da dove venga”.
“Te lo aspettavi che Luke non si sarebbe praticamente visto?”
“No, e onestamente mi è spiaciuto. Avrebbe certamente dato più sostanza al film, anche se in effetti è la sua assenza ciò che innesca tutto”.
“La morte di Han come ti ha lasciato?”
“A parte che Harrison Ford ha recitato come un pesce bollito, l’ho trovata telefonatissima. Ci sta eh chiuderla qui, però me l’aspettavo, si sapeva fin da quando è salito sulla passerella. Mi è piaciuto molto il personaggio di Ben Solo invece”.
“Le critiche principali sostengono che episodio VII sia eccessivamente citazionista, sia per quanto riguarda il fan service che per la trama in generale. Sei d’accordo?”
“Eh abbastanza: sembra la copia moderna di episodio IV. Si salva giusto perché Rey e Kylo Ren sono personaggi nuovi e, a mio modo di vedere, abbastanza originali, soprattutto lui”.
“Quando si è tolto la maschera cos’hai pensato?”
“Eh, rimettitela, zio. No, scherzi a parte sembra un bimbominchia, non ha affatto l’aspetto del cattivone di turno ed è anche questo che lo rende interessante”.
“Se lo confrontassi con episodio IV ed episodio I, cioè gli altri due inizi di trilogia… ?”
“Mi sembra che non abbiano messo tanta carne sul fuoco, ma alla fine anche il IV e l’I non è che facessero molto di più. In questo è abbastanza in linea con gli altri”.
Episodio VIII: Gli ultimi Jedi
“Se possibile episodio VIII ha diviso ancor più del VII. Tu da che parte ti schieri?”
“Diviso? Davvero? Com’è possibile? È veramente tanta tanta roba, il mio Star Wars preferito insieme al III”.
“Quindi ti è piaciuto?”
“Assolutamente sì, è molto più Star Wars del precedente, sviluppa un casino i personaggi che non sono mai quello che sembrano: Rey e Kylo si tentano a vicenda, quella coi capelli buoni sembra tradisca la Resistenza e poi invece li salva, il personaggio di Benicio del Toro prima li aiuta e poi li tradisce. È veramente una storia interessante con personaggi interessanti”.
“Per quanto riguarda la morte di Snoke, io sono uscito dalla sala dicendomi: tutto molto bello, ma adesso?“
“Beh lo trovo positivo che il secondo capitolo di una trilogia ti faccia venir voglia di vedere il finale. Non so, a me è piaciuto un sacco: è originale, un colpo di scena che non ti aspetteresti mai”.
“Però me lo devono spiegare chi era Snoke e come ha messo su tutto l’ambaradan”.
“Assolutamente sì, spero che episodio IX serva anche a questo”.
“La morte di Luke?”
“Beh, epica, semplicemente epica e commovente da morire, come la sequenza insieme a Yoda, una delle più belle di tutto Star Wars“.
“Nella mia recensione ho scritto che episodio VIII mi è piaciuto molto, ma che ha un sacco di problemi, uno tra questi è l’eccesso di ironia. Ti trovi d’accordo?”
“Molto, ci sono scene e gag troppo forzate: quella in cui Poe prende in giro il comandante coi capelli rossi, oppure Leila che dice di aver cambiato taglio di capelli. Non ci sta affatto”.
“La storyline di Finn e Rose non ti è sembrata completamente inutile? Alla fine non è servita a nulla”.
“Esatto, e mi è piaciuto! Non è scontato, tutto non va come doveva andare, inoltre racconta molto di come il Primo Ordine stia opprimendo la galassia. È bello che per una volta ogni cosa non sia funzionale allo sviluppo di una trama”.
“Personalmente credo che il messaggio del film sia quello che a un certo punto Kylo Ren dice a Rey: Ciò che è vecchio deve morire. Il senso è che ciò che avete visto prima è finito, non è più il vecchio Star Wars, noi siamo la nuova generazione e voi spettatori dovete farvene una ragione perché sarebbe stupido continuare a cercare il vecchio nel nuovo. Tu cosa ne pensi?”
“È molto interessante. Può essere. In effetti Han muore, Luke muore, Leila probabilmente non ci sarà visto che è morta l’attrice, i Sith sono finiti, la Repubblica sta ri-finendo… ci starebbe”.
“Credo che il discorso sia anche una stoccata alle critiche del pubblico che continuano a cercare i vecchi stilemi e le vecchie abitudini, senza rendersi conto che questa è una storia nuova che va giudicata esclusivamente di per se stessa”.
“Sono d’accordo, anche se credo sia impossibile evitare di fare paragoni”.
“Osservazioni finali?”
“Nonostante i difetti mi è piaciuto un sacco: è moderno, più realistico di quasi tutti gli altri, meno ingenuo. Nonostante questa solita retorica sulla speranza, sull’avere speranza, ci sono personaggi fantastici che si evolvono, che hanno varie sfumature, che non sono per forza bianco o nero. Il cambiamento di Luke è impressionante, e lo dico in senso positivo: vederlo così spezzato e scoprire un po’ alla volta quel che gli è successo… wow.
“Il prossimo andiamo al cinema insieme a vederlo?”
“Cazzo, sì!”