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DC Extended Universe – Quale futuro dopo Suicide Squad?

Ci siamo, è tempo di Suicide Squad. Il terzo capitolo del DC Extended Universe potrebbe già segnare una tappa importante per il futuro del franchise. Il precedente Batman v Superman è stato una mezza delusione. L’incasso è stato buono ma non esattamente in linea con le attese. Soprattutto, la maggior parte della critica (TheMacguffin compreso) ha stroncato pesantemente il film. L’epico scontro tra i due principali eroi DC è stato battuto al botteghino anche dal remake de Il Libro della Giungla. Tutto ciò aumenta molto la pressione sul film uscito nelle sale italiane il 13 agosto.

DC-Comics

RECENSIONI E FANDOM IPERCRITICO: I VERI SUPERCATTIVI DEL DC EXTENDED UNIVERSE

Spulciando in giro per internet, non sembra che Suicide Squad abbia suscitato reazioni molto migliori rispetto a BvS. Le recensioni uscite nei mercati dove il film è già in sala o quelle post-anteprima lasciano pochi dubbi. La critica è nuovamente freddina. Ennesima partenza in salita per un film del DC Extended Universe, costretto a convivere con stroncature precoci che potrebbero influenzare molto il rendimento della pellicola al botteghino. Il battage negativo, infatti, sembra aver inciso molto sui numeri del predecessore.

Dopo un weekend d’apertura da record da 166 milioni di dollari, pareva che BvS fosse destinato a mangiarsi il traguardo del miliardo di dollari d’incasso mondiale. Ma, a forza di ricevere schiaffoni dalla critica, è calato inesorabilmente weekend dopo weekend. Il risultato finale è stato di 800 milioni. Non bruscolini, ma la Warner si aspettava certamente di più. A mio parere le recensioni negative trovano, nel caso dei cinecomics DC, un fandom estremamente incline a recepirle.

Il pubblico dei supereroi è un pubblico difficile. Gli eroi dei fumetti sono oramai una sorta di feticcio al quale molti di noi sono tenacemente attaccati. I fan vogliono che i loro beniamini vengano trattati bene. Ci vogliono storie ricche di azione, buchi di trama prossimi allo zero, effetti visivi gradevoli e buona fedeltà agli originali dei fumetti. Perciò, se qualche critico prova a far notare che “anche mia mamma si chiama Marta” è una scusa un po’ debole per concludere un epico scontro, state pur certi che gli appassionati di cinecomics non faticheranno a concordare.

Soprattutto, la mia sensazione è che ci sia un metro diverso nel giudicare i prodotti DC rispetto alla concorrenza, il Marvel Cinematic Universe.

DC Extended Universe vs MCU

Il MCU è ormai considerato la realtà principale nel mondo dei cinecomics. I film del franchise non vanno forte solo al botteghino, anche la critica gli è ormai generalmente favorevole. Io non sono un detrattore Marvel, apprezzo molto diverse pellicole del suo universo cinematico, ma bisogna ammettere che anche loro hanno sfornato la loro brava dose di cagate. Per fare un esempio, il secondo film dedicato a Thor rasenta l’inguardabilità.

Eppure, mi pare che per Marvel ci sia sempre pronta qualche attenuante. Sì, Thor: The Dark World è brutto, ma in fin dei conti è un film minore del MCU. Non si può certo paragonare a una pellicola con protagonisti personaggi del calibro di Batman e Superman. Qualche mezzo passo falso ci sta e poi è più difficile sfondare con Iron Man che non con l’uomo pipistrello, che ha milioni di fan in giro per il mondo.

Invece, con la DC tolleranza zero. E ci si dimentica che sono appena all’inizio. Hanno forse la colpa di aver affrettato le cose, producendo un grandioso film corale troppo presto, ma hanno appena cominciato. Ci si dimentica che non è facile trattare nuovamente Batman dopo la trilogia di Nolan, che ha posto uno standard elevatissimo per ogni altra rappresentazione del pipistrello al cinema. Ci si dimentica che Superman è il più importante eroe DC, ma non è mai stato una garanzia di capolavori sul grande schermo, anche prima del DCEU. Insomma, BvS è stato indubbiamente surclassato da Civil War, ma le aspettative verso il prodotto DC erano davvero troppo alte.

In questo clima, la vita dell’imminente Suicide Squad non è facile.

joker

L’ARDUO COMPITO DI SUICIDE SQUAD

Suicide Squad deve combattere l’accoglienza tiepida della critica, ma anche alcuni suoi limiti strutturali. Parla di una banda di supercattivi assoldati dal governo per compiere missioni impossibili, in cambio di sconti di pena. È un’organizzazione piuttosto amata dai fan del fumetto, ma non particolarmente popolare presso il grande pubblico. Il DC Extended Universe è di fatto aggrappato a una banda di personaggi secondari per risollevare le sue sorti. Inoltre, il villain più famoso presente nel film è il Joker, “un “personaggio scomodo”. Prima Nicholson e poi Ledger hanno piazzato l’asticella piuttosto in alto in quanto a interpretazioni del noto nemico di Batman. Jared Leto sarà un probabile bersaglio per tutti coloro che vorranno fare paragoni con gli illustri precedenti.

Nonostante tutto questo, Suicide Squad ha l’obbligo di essere un grande successo commerciale. Un flop rischierebbe di affossare definitivamente il DC Extended Universe, o, come minimo, si rischierebbe di vederlo drasticamente declassato. Già dopo BvS si era vociferato dell’inserimento in corsa di un film dedicato a Batman per cercare di rispondere alle critiche riscosse dal film e quasi scusarsi con i fan del pipistrello. Un secondo insuccesso causerebbe certamente provvedimenti più incisivi, con conseguenze imprevedibili sul numero e sulla successione dei film in programma.

I primi dati sembrano essere confortanti. Il film ha avuto un weekend di apertura record per una pellicola agostana. Sembra che Deadshot & Co. stiano riuscendo nell’impresa di tenere in vita il DC Extended Universe, recensioni negative o meno. Ma è ancora molto presto per pronunciarsi definitivamente.

Il DCEU ha pellicole in cantiere fino al 2020. Penso che dietro questa pianificazione ci sia un’idea valida e mi spiacerebbe che non venisse realizzata secondo i piani originali per colpa della dura legge del botteghino. Alla Marvel è stato concesso il tempo di organizzare il MCU anche dopo i primi film non proprio memorabili. Lo si conceda anche alla DC.  Spero che la critica tenga presente che si tratta pur sempre di cinecomics, non possono che essere tamarri e fracassoni fondamentalmente. Ha poco senso usare il metro con cui si giudicherebbe C’era una volta in America.

Mattia Carrea

Nato nel 1988, passa buona parte dei suoi 28 anni a seguire le più grandi nerdate mai prodotte nella storia del cinema e della televisione. Difficilmente scriverà di grandi film d'autore, siete avvisati!
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