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DC Universe’s Titans, stagione 2: supereroi molto poco super

Classificazione: 2.5 su 5.

La prima stagione di Titans non era perfetta, ma aveva comunque un suo fascino, derivato principalmente dall’estetica dark e dall’universo narrativo elaborato e comic accurate. Io stesso lo avevo riconosciuto nella relativa recensione, aggiungendo inoltre che se nei nuovi episodi gli autori fossero riusciti a migliorare gli aspetti positivi, allora avremmo potuto trovarci davanti a una delle migliori serie supereroistiche in circolazione. Ma Mad Max insegna che sperare è sbagliato, e infatti questa nuova stagione (approdata su Netflix lo scorso gennaio) si è rivelata un enorme passo indietro rispetto alla precedente.

Wonder Girl, Aqualad, Robin, Hawk e Dove
Il ritorno della Justice League versione discount.

Titans 2 zoppica già alla partenza, con un primo episodio che avrebbe funzionato meglio come finale di stagione. La storia riprende esattamente da dove l’avevamo lasciata un anno fa, con Dick Grayson aka Robin (Brenton Twaites) completamente succube del demone Trigon e quest’ultimo intenzionato a completare il rituale per acquisire “fenomenali poteri cosmici”. Tralasciamo pure il fatto che ad un certo punto il cattivo si trasforma in un mostro in CGI talmente brutto da far rimpiangere lo Steppenwolf di Justice League. Quel che fa più rabbia è che dopo averlo atteso per un’intera stagione, alla fine viene sconfitto quasi subito.

Starfire e Raven
“Sul serio? Tutto qui?”

Ma come? 11 puntate a ripetere quanto Trigon fosse pericoloso e imbattibile e poi viene segato con relativa facilità a inizio stagione? Tenerlo come villain principale dal principio alla fine era troppo? Ad ogni modo, dopo questo insoddisfacente incipit, Titans compie un salto in avanti di tre mesi. Scopriamo quindi che Dick, Rachel / Raven (Teagan Croft) e Gar / Beast Boy (Ryan Potter) si sono trasferiti a San Francisco insieme al secondo Robin Jason Todd, allo scopo di riportare in auge il supergruppo dei Giovani Titani. Tutto si complica quando si imbattono in Rose, una ragazza metaumana che si scoprirà essere figlia di Slade Wilson / Deathstroke, spietato mercenario e vecchia conoscenza di Dick.

Risultato immagini per titans season 2 slade
“Joe Manganiello chi?”

I presupposti per un’avventura spettacolare c’erano tutti: una nuova ambientazione, una squadra già affiatata, un avversario celebre e potenzialmente carismatico. Eppure tutto quello che si poteva sbagliare è stato sbagliato. Tra i problemi più gravi non si può non segnalare un intreccio che stenta a decollare e soprattutto manca di coesione. Di fatto Titans 2 condivide il medesimo difetto di Transformers 4 e della seconda stagione di The Punisher: non ha una vera e propria trama principale. Al contrario è un ammasso di sottotrame mal amalgamate e che fanno a pugni tra loro, nessuna delle quali è sviluppata a dovere.

Rose, Deathstroke e Nightwing
Una rappresentazione grafica delle sottotrame che lottano tra loro.

Inizialmente sembra che la storia sarà incentrata sullo scontro con Deathstroke, poi però a metà stagione spuntano, così a caso, il progetto CADMUS, Superboy e Krypto il Supercane. E in mezzo troviamo pure una side quest inconcludente di Kori / Starfire (Anna Diop) alle prese con la sorella malvagia e le proprie responsabilità di regina aliena. A peggiorare il tutto ci pensa un numero eccessivo di episodi-flashback piazzati a random, buoni solo a spezzare un ritmo già di per sé non incalzante. Perché sì, tra le altre cose Titans 2 è anche parecchio noioso.

Superboy
Questa non è una S. Nel mio mondo significa ‘noia’.”

Nulla da dire sulla CGI, nel senso che era pezzente nella prima stagione e continua ad esserlo nella seconda. Dove si registra un brusco peggioramento è invece nella gestione dei personaggi. Se i protagonisti erano uno dei punti di forza dello scorso arco di episodi, qui non se ne salva neanche mezzo. Robin, da figura interessante e sfaccettata, diventa un idiota irritante che litiga con tutti e, per motivi sconosciuti, passa metà delle puntate ad avere allucinazioni di Bruce Wayne (su questo torneremo). Starfire è vergognosamente sottoutilizzata. Raven, che finalmente assume un aspetto più simile a quello dei fumetti (con tanto di cristallo rosso in fronte), viene esplorata poco. Quanto a Beast Boy, lui è inutile come sempre.

Beast Boy
L’inutilità fatta persona.

Anche i personaggi secondari sono trattati con sufficienza. Hawk e Dove (Alan Ritchson e Minka Kelly), che erano stati protagonisti di uno degli episodi migliori della prima stagione, stavolta si trovano impegnati per tutto il tempo in un tira-e-molla estenuante e banale. Da parte sua, Donna Troy / Wonder Girl (la bella e brava Conor Leslie), che in teoria avrebbe dovuto avere un ruolo maggiore, non fa praticamente nulla per l’intero show, salvo diventare improvvisamente importante nell’ultima puntata.

Stendiamo infine un velo pietoso sulle new entry. Nonostante una presenza scenica non indifferente, il Deathstroke di Esai Morales è un cattivo scialbo e bidimensionale, che non regge il confronto con la controparte dell’Arrowverse. E se Superboy risulta sprecatissimo, la delusione più grande riguarda Batman, che qui ha il volto dello Iain Glen de Il trono di spade e Resident Evil. Ora, non mi aspettavo che il fu Jorah Mormont / dottor Isaacs indossasse maschera e mantello e si mettesse a svolazzare tra i palazzi di Gotham, ma speravo che Bruce Wayne avesse un ruolo un po’ più importante nella storia. Invece compare solo ogni tanto, il più delle volte come visione di Robin. Con tutti i momenti trash e imbarazzanti che questo comporta (la scena del burlesque, ad esempio).

Titans season 2 bruce wayne gif
E io che pensavo che avessimo toccato il fondo con George Clooney.

Tutto ciò però è niente in confronto al vero problema che affligge Titans 2: per essere uno show supereroistico, di “supereroismo” ne ho scorto davvero molto poco. Sembra paradossale, ma è tremendamente raro vedere i protagonisti compiere il loro lavoro di vigilanti e quando finalmente si decidono, lo fanno spesso e volentieri in abiti civili. Un vero peccato considerando che, se c’è da salvare qualcosa, quello è proprio il reparto costumi, capace di regalare delle supertute splendide e fedeli alle originali fumettistiche, che non hanno nulla da invidiare a quelle dei cinecomic hollywoodiani. Come il fighissimo outfit di Nightwing, alla sua prima apparizione in versione live action, che sfortunatamente Dick indossa soltanto nel finale.

Nightwing
“Mi scusi, è previsto che si vedano supereroi nella sua serie di supereroi?” (semicit.)

È difficile capire cosa sia andato storto nel processo produttivo che ha portato a questa seconda stagione di Titans. Fatto sta che quella che era iniziata come una serie ambiziosa e dal grande potenziale è finita per tramutarsi in un prodotto mediocre e insipido, rispecchiando in un certo senso la crisi in cui versa attualmente il servizio streaming DC Universe (ormai solo Doom Patrol e il cartone di Harley Quinn lo tengono a galla). Mi auguro che lo show aggiusti il tiro con i prossimi episodi, anche se a questo punto forse è meglio non aspettarsi niente.

Fabio Ferrari

Classe 1993, laureato al DAMS di Torino, sono un appassionato di cinema (soprattutto di genere) da quando sono rimasto stregato dai dinosauri di "Jurassic Park" e dalle spade laser di "Star Wars". Quando valuto un film di solito cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, ma talvolta so essere veramente spietato. Oltre che qui, mi potete trovare su Facebook, sulla pagina "Cinefabio93".
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