Siete dei codardi cacasotto e volete evitare di passare una serata a sgommarvi la biancheria? Eccovi il comodo servizio made in MacGuffin.
Pagliacci
Sarà anche un film per la TV (e pure bruttino a dirla tutta), ma grazie alla straordinaria performance di Tim Curry, It è rimasto nell’immaginario comune e nella storia dell’horror. Punti di forza? Pennywise mette in scena un’ironia straordinaria e una crudeltà efferata che si vede in controluce dietro i lazzi e i saltelli da clown canterino e la sua capacità di trasformarsi in ciò che le sue vittime più temono (sì signora Rowling, lo ammetta che i Mollicci sono la copia sfigata di It).
E una volta ancora, signori cari, ricordiamoci che se al mondo è venuta strizza dei pagliacci è tutto merito di un certo signor Stephen King.
Altri film sul tema? Il dimenticabile Clown di Jon Watts (2014).
Libri maledetti
Evil Dead, che qui in Italia conosciamo come La casa, (del quale recentemente è uscita anche serie tv Ash v.s. Evil Dead) è stato uno dei capostipiti dell’horror-splatter e del sottogenere delle casette di campagna infestate da demoni incazzosi tipo un fungo atomico sterminatore figlio di puttana che se spinti al massimo diventano Superfly TNT, diventano i Cannoni di Navarone, cazzo. Ok, basta citare Pulp Fiction Federico.
Comunque sia, se con i libri maledetti – stereotipo reso celebre dallo scrittore americano H.P. Lovecraft e ripreso appunto in Evil Dead da Raimi – non andate tanto d’accordo stateci alla larga, così come dal meraviglioso Babadook, di cui ho già abbondantemente scritto e che fa tanta, ma tanta paura.
Home-invasion
Avete paura che un giorno qualcuno possa entrare in casa vostra e torturarvi insieme alla vostra famiglia (cane compreso) giusto per il gusto di farlo? Ecco, mettete il Mississipi tra voi e Funny games, perché temo che la visione potrebbe un tantino impressionarvi.
Per lo stesso filone abbiamo il recentissimo Knock knock (che il nostro Mauro Paolino ci ha già raccontato) del perverso Eli Roth, e l’intramontabile Cape fear, con un De Niro in forma come non lo vediamo da un bel pezzo.
Cannibali
Solo pezzi da novanta per i cannibal-movie: andiamo dall’intramontabile Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato (che ha scioccato il mondo e ha rischiato di farlo ingabbiare, perché la gente pensava che avesse fatto uccidere gli attori per davvero) al suo epigono/figlio minore, The green inferno del sempre morigerato Eli “Orso Ebreo” Roth.
Ma siamo onesti: di chi parliamo quando parliamo di cannibali? Niente palle signori, è sempre e solo lui: il dottor Hannibal “The cannibal” Lecter alias Anthony Hopkins che in un quarto d’ora di recitazione si è vinto un Oscar. Se i cannibali vi fanno paura non puppatevi la saga di Hannibal, anche se giuro che provo pietà per le vostre anime. Last but not least l’antesignano nonché capostipite dei cannibal-movie: Non aprite quella porta, che ha sdoganato l’uso delle motoseghe come strumento di macellazione per hippy stupidi.
Bambole assatanate
Avete presenti i Piccoli Brividi (ovvero il pilastro su cui poggia la mia intera infanzia) e la serie del Pupazzo Parlante? Io me la sogno ancora di notte… se le bambole di porcellana (ma come faranno a farle così inquietanti?) vi fanno una paura del demonio sappiate che roba come Annabelle e The boy (in questi giorni al cinema) è meglio lasciarla a chi ha più palle di noi, così come Dead Silence, il secondo film del maestro James Wan (autore di Saw e Insidious).
Ragni
Ok, sono onesto: ho creato questa categoria semplicemente per omaggiare …e tu vivrai nel terrore! L’aldilà del mitologico Lucio Fulci e la sconquassante scena delle tarantole. E, a supporto del mio omaggio a Fulcione, bisogna dire che, seppur la fobia dei ragni sia una delle più diffuse, non è che esistano poi tanti film ben fatti sui nostri amici ottozampati (ok, lo ammetto, ho googlato “Quante zampe ha un ragno?” perché non me lo ricordo mai). Se avete consigli fateci sapere.
Bambini demoniaci
Eccoci, questa è la MIA categoria, perché se c’è una cosa che mi fa riempire il pannolone son proprio ‘sti cazzo di bambozzi che smostrano e cominciano a stempiare gente. Non ce la faccio: mi cago addosso. Una su tutti Samara di The ring, seguita da Kayako di The grudge, e il boy-scout di Insidious di cui non ricordo il nome. Se anche voi non tollerate ‘sti scarti dell’inferno venite insieme a me; lasciamo sta roba ai coraggiosi e spariamoci una maratona di American Pie.
Possessioni/Esorcismi
Anche per questa categoria solo filmoni superdotati che fanno strillare come scream-queens voi (noi) fifoni patentati: cominciamo – ovviamente – dalla pietra miliare di William Friedkin, L’esorcista, che ha stravolto le regole del genere, creando canoni a cui tutti si rifaranno per sempre. Ora che ci penso Regan potrebbe stare bene anche nella categoria delle bambine assatanate qui sopra, ma non mi andava di far doppioni, dimostrandovi che la mia cultura cinematografica è sterminata come la pianura Dothraki (per chi non resiste al richiamo di Game of Thrones, da questa parte).
Film a mio parere molto sottovalutato, ma che me l’ha fatta fare sotto è anche The exorcism of Emily Rose.
Zombie (e annesse apocalissi)
Ok raga, qui la faccio breve: se i nostri amici zomboidi affamati di carni umane vi fanno paura, ribrezzo e pure antipatia, cliccate su questo link che vi illustra la filmografia di un certo signor George A. Romero. Annotatevi i titoli e stateci alla larga, easy. Uno su tutti? Dawn of the dead, masterpiece horror del 1978. Ovviamente anche noi italiani non siamo da meno, perché un certo signor Lucio Fulci (mai troppo osannato) l’anno dopo a Dawn of the dead spara fuori a tradimento Zombi 2, vero e proprio capolavoro del genere gore-splatter, (citato alla grande nel pilot di Ash vs Evil Dead).
Vampiri
Ecco, boh, invece a me i vampiri la fanno scendere di brutto (non citare Twilight, non citare Twilight, non citare Twilight) forse sarà colpa di QUELLA MERDA INUMANA DI TWILIGHT! Santiddio che vomito… comunque se i nostri amici dagli oblunghi canini vi fanno venire i sudori freddi eccovi tre titoli svelti da evitare: 30 giorni di buio, Dracula (di un certo Francis Ford Coppola) e Blood story che tra i tre è forse quello un po’ meno convenzionale e per questo intrigante.
Streghe
“Tremate, tremate, le streghe son tornate” ed insieme alle streghe torna anche il cinema italiano (forse che a qualcuno venga in mente di smetterla con ‘ste commediole stracciapalle e ricominciare con gli horror cazzuti?) Suspiria (qui la nostra boss Tavella dà contro al probabilmente schifido remake che si farà) di Darione Argento. Abbiamo poi The Blair witch project, film che ha un po’ sdoganato l’uso del mockumentary, e infine Le streghe di Salem di Rob Zombie, sempre apprezzabile, se non altro per le sue capellate importanti.
Mutanti e mutazioni varie
Avete presente quello che ho detto per gli zombie e Romero? Stessa cosa qui con la filmografia di David Cronenberg: il regista è un vero e proprio maestro del body-horror, genere che punta tutto sulla mutazione fisica dei personaggi. Un suo film su tutti, La mosca in cui Jeff Goldblum si trasforma in un “mutato figlio di puttana” (e cito il signor Peabody di Ritorno al futuro) orribile e marcescente. Altro titolo, altro Cronenberg con il precedente Brood – La covata malefica. Passiamo poi a un indiscutibile capolavoro come La cosa di John Carpenter (remake del classico di Howard Hawks) che – oltre a essere uno dei miei film preferiti – punta tutto sulle schifosissime mutazioni imposte dalla Cosa alle sue vittime. Ultimo titolone, Society di Brian Yuzna, un cult ancora tutto da riscoprire.
Alieni invasori e/o sterminatori
Vi fanno paura gli alieni? Vi fanno paura sia quelli che vi rapiscono con raggi luminosi per fare dei giochini con voi, sia quelli che vorrebbero semplicemente fare un poutpourrì del vostro intestino tenue? Qui al MacGuffin abbiamo alieni di tutti i tipi: dai silenziosi (anche se parlano sumero) rapitori de Il quarto tipo, ai celeberrimi e sanguinari Alien e Predator. Non li avete mai sentiti nominare? Probabilmente è meglio per voi perché sta roba fa paura per davvero.
Case infestate
Eccoci alla fine di questo tunnel di orrori che non può non comprendere LA casa (anche se è un albergo, passatemela, dai) infestata, ovvero l’Overlook Hotel visto in Shining di Stanley Kubrick. Su Shining è stato detto tutto ciò che si può dire di un film, non voglio aggiungere nulla se non che se non avete mai visto Shining non siete degni appartenere alla razza umana, anche se vi fa paura. Tenete duro e riempite il pannolone, che ne vale la pena!
Altri titoli: il recente gioiellino di James Wan, The conjuring – L’evocazione una vera e propria perla nel pattume melmoso e fetido dell’horror contemporaneo (e altrettanto meritevole anche il sequel). The others (ne parla anche Caparezza nella sua canzone Kevin Spacey); Paranormal activity (oh, a me non ha fatto paura); Crimson Peak del mio adorato e cicciottoso Guglielmone Del Toro e infine Oculus, che non si fila nessuno, ma che a me ha spaventato abbestia.
Ecco, adesso ringraziatemi e siate generosi con me, perché se vi siete evitati serate passate a sporcarvi le mutande oppure a nascondervi dietro la mano del vostro partner (cosa molto dolce se siete una lei, molto poco virile se siete un lui) è tutto merito mio, ve lo dice un esperto (di mutande sporche, non di partner).
P.s. Ricordatevi di fare un salto dai nostri amici di I Love CINEMA!!!