Premessa doverosa: questa sarà una recensione non per i fan del Dottore, ma per quelli che non l’hanno mai sentito nominare o che lo conoscono ma non l’hanno mai visto. Perché non hai mai visto il Doctor Who? Sto parlando con te! Perché non l’hai mai visto? Sei per caso morto?
Doctor Who è una serie inglese di fantascienza della BBC cominciata negli anni Sessanta. Inizialmente pensato per essere uno spettacolo di informazione e cultura di soli 20 minuti, col passare del tempo divenne un cult fantascientifico, fino a quando nel 1989 il programma venne chiuso. Non avendo mai visto le puntate di quegli anni, vi parlerò delle puntate “nuove”, ovvero quelle uscite dal 2005, quando Russel T. Davies decise di riproporre la serie, riportandola in auge.
Doctor Who è speciale sotto molti aspetti. La storia è quella di un alieno, originario del pianeta Gallifrey, che viaggia attraverso il tempo e lo spazio. Appartiene alla razza ormai estinta dei Signori del Tempo e si fa chiamare semplicemente “Il Dottore”. Questa è tutta la trama degli 800 e più episodi realizzati!
Il Dottore viaggia sul TARDIS (Time And Relative Dimension In Space), una nave spaziale che può spostarsi anche nel tempo sfruttando i vortici temporali. Una nave senziente che non porta il Dottore dove vuole andare, ma dove ce n’è bisogno. Altra caratteristica simbolo del Dottore è il cacciavite sonico (nell’ultima stagione tramutato tristemente in occhiali sonici, perché?) che tramite un’interfaccia neurale gli permette di manipolare oggetti e apparecchiature.
Uno degli aspetti che rendono Doctor Who una delle mie serie preferite è la varietà dei protagonisti: non è sempre lo stesso attore che interpreta il personaggio principale. Ci sono stati 13 attori che hanno dato il volto al Dottore, tra i quali David Tennant, Matt Smith e Peter Capaldi (l’attuale Dottore). Questo è possibile perché quando il ciclo vitale del Dottore finisce si avvia il processo di rigenerazione, nel quale il suo corpo si rigenera con un nuovo aspetto. Ma il capolavoro assoluto di questa serie è che a ogni rigenerazione è stato mantenuto lo spirito del Dottore, che è riconoscibile, aggiungendo però lo stile del singolo attore.
Il Dottore in realtà non è mai solo, in quanto viaggia sempre con dei compagni; essere immortale da solo è pesante e pericoloso, così si fa accompagnare da personaggi diversi che diventano una componente di continuità narrativa molto forte. Il Dottore affascina queste persone speciali (anche se non sempre lo sono, lo diventano), che iniziano a viaggiare con lui fungendo da bussola morale per un entità talmente antica da perdersi con troppa facilità. L’attuale compagna del Dottore è Clara Oswald (Jenna Coleman), senza dimenticare sulla spiaggia Rose (Billie Piper) e la coppia Amy e Rory (Karen Gillian e Arthur Darvill) i miei preferiti tra i compagni.
Le avventure sono di qualsiasi genere e specie, in quanto, potendo viaggiare nel tempo e nello spazio, le storie diventano incredibilmente varie, anche se si predilige l’ambientazione londinese, ovviamente. Ogni stagione è composta da 13 episodi (più alcuni speciali), con una trama secondaria che si sviluppa per tutta la stagione, ma gli episodi possono essere guardati singolarmente senza problemi. Un’altra bellezza del Doctor Who è che volendo puoi guardarti le stagioni in maniera casuale senza avere buchi di trama riferiti alla stagione! Ma non fatelo, iniziate dalla prima del 2005 e andata in ordine, ne vale la pena!
Ciò che risulta alla fine della visione è una serie molto profonda e ben scritta, a cui si potrà imputare forse una bassa qualità degli effetti speciali, (che effettivamente non è altissima, visto che gli alieni assomigliano spesso a dei pupazzoni), ma Doctor Who punta di più sulla qualità della scrittura e dell’interpretazione dei personaggi, rendendo trascurabile la relativa carenza del comparto grafico. E poi ragazzi miei, se non riuscite a guardare una serie perché gli effetti speciali non sono grossi e spettacolari, guardatevi pure Mad Max Fury Road! Per tutti gli altri, buona visione!
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