Film

Fast and Furious 8: esegesi di un capolavoro nascente

Tante, troppe critiche sono state rivolte alla saga automobilistica più veloce dell’universo cinematografico, critiche assolutamente corrette e giustificate, ma che stavolta hanno portato i produttori di Fast and Furious a reagire di petto, andando a creare un prodotto che raggiunge una bellezza tale da essere imbarazzante.

fast and furious 8

È risaputo che la saga di Fast and Furious non gode di troppa credibilità a causa delle molteplici incongruenze che si possono riscontrare nei 7 capitoli che la compongono. In questo nuovo film tuttavia il regista Felix Gary Gray ha deciso di prendere in mano la saga e darle una scossa.

Premetto che sarò costretto a fare qualche spoiler qua e là nel corso di questa recensione, in quanto Fast and Furious 8 presenta talmente tante novità che sarebbe impossibile parlarne accuratamente senza fare esempi contestualizzati. Anzitutto un plauso incredibile va rivolto al comparto attoriale che ha regalato delle prestazioni a dir poco destabilizzanti: ciò che preme sottolineare è che tutti gli attori mettono in scena una, massimo due espressioni facciali a testa, caratteristica che nella maggioranza dei casi sarebbe un deficit incolmabile, ma che invece contribuisce alla creazione di un film perfettamente dicotomico. Infatti questa monoespressività attoriale dà al film un senso di staticità che va a contrastare (e controbilanciare) perfettamente la totale velocità tipica di una pellicola che porta il nome di Fast and Furious. Fondamentale soprattutto la prova di Dwayne Johnson, il quale, con il contributo cruciale della forma fisica e di una pienezza muscolare che squarcia le magliette, è stato in grado di spaccare lo schermo e non solo i culi, come suo solito.

Di una bellezza toccante la scena in cui col suo incredibile carisma indottrina una squadra di calcio formata da bambine, una scena che unisce regia ispirata ad un’enorme capacità interpretativa. Ottimo anche Vin Diesel che questa volta ha voluto superare sé stesso esponendosi a una prova fisica talmente dispendiosa da costargli quasi la vita. Nelle prime scene del film, infatti, aprite bene le orecchie: VINCE UNA GARA CLANDESTINA GUIDANDO UN’AUTO INFUOCATA ED ANDANDO IN RETROMARCIA. È necessario aggiungere altro?

vin diesel

Ma Fast and Furious 8 non è un capolavoro solo per merito degli attori. Difatti la pellicola rasenta la perfezione nella quasi totalità del suo comparto tecnico. La regia soprattutto regala inquadrature perfettamente calcolate e intrise di arte, in particolar modo nei primi piani, dove porta quasi al pianto e alla masticazione compulsiva di unghie. Ma il punto forte di questa regia estremamente innovativa e assolutamente senza sbavature è che riesce ad intrecciarsi perfettamente con il dramma che mette in scena. Questo è appunto Fast and Furious 8, un dramma. La sceneggiatura è costruita di modo da condurre lentamente a una profonda riflessione ontologica sul proprio essere e sulla nostra posizione nel mondo, profonda a tal punto da portare a chiedersi “perchè sono qui?“. Inoltre la narrazione è ricchissima di colpi di scena e salti nel vuoto della trama che neanche il miglior Nostradamus avrebbe saputo prevedere, il tutto condito dal tema portante tipico di Fast and Furious: la famiglia. Ma siccome l’intenzione alla base del progetto era l’assoluto rinnovamento e conseguente svecchiamento dei temi classici, anche l’argomento della famiglia viene trattato in modo del tutto innovativo. A differenza del precedente Fast 7, stavolta l’argomento viene sviscerato in modo assolutamente più elaborato, con evidenti richiami alla filosofia de Il padrino, insomma un tema a tal punto scioccante da diventare orribile.

fast and furious

Altra indubbia qualità di questo ottavo capitolo è la sua capacità di cambiare pelle. Attorno a tutta quest’aura drammatica e altamente suggestiva il film contrappone delle sequenze di pura comicità, con scambi di battute e prese in giro tra i personaggi talmente esilaranti da diventare ridicole. Questo tipo di stile comico non ha nulla da invidiare a capisaldi dello stand-up comedy quali Bill Hicks o Louis C.K., complimenti vivissimi allo sceneggiatore (Chris Morgan).

Ciò che rende Fast and Furious 8 un vero capolavoro, tuttavia, non riguarda nulla di tutto ciò. Il tocco finale su un’opera praticamente perfetta è dato da una new entry dalle tinte bionde. Stiamo parlando ovviamente dell’incredibile Charlize Theron. L’attrice nativa del Sudafrica ha regalato una performance brillante e di altissima intensità tanto da far già parlare di se in ambito Oscar 2018, meritandosi perlomeno un’ipotetica candidatura per la statuetta alla miglior attrice non protagonista. L’antagonista di questo film è bella, brava ed inoltre il suo personaggio è indubbiamente il meglio scritto tra i tutti superbamente scritti: il più efficace per quanto riguarda funzione e profondità. Ciò che la contraddistingue sono cattiveria e crudeltà, che vanno a combinarsi in un perfetto mix, perfetto al punto da fare invidia ad Adolf Hitler in persona. Speriamo che sia presente anche nel prossimo capitolo.

charlize theron fast8

A proposito di prossimo capitolo: il nono film della saga è già stato annunciato ed ha in serbo per ognuno di noi novità succosissime. Si millanta difatti un possibile crossover tra l’universo di Fast and Furious e quello della Marvel, in particolare in ambito Avengers. NE VEDREMO DELLE BELLE!

A tutti voi accaniti oppositori e detrattori di Fast and Furious, eccovi accontentati. Finalmente un film degno di questo nome, il quale diventerà sicuramente un cult e non ha nulla da invidiare a capisaldi del cinema d’azione come John Wick. Correte nelle sale e sfrecciate alle poltrone: rimarrete sconcertati.


P.s. trovate l’articolo anche sulla pagina dei nostri amici di Giornale7. Fateci un salto!

Mario Vannoni

Un paesaggio in ombra e una luce calante che getta tenebra su una figura defilata. Un poco inutile descrivere chi o cosa sono io se poi ognuno di voi mi percepirà in modo diverso, non trovate?
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