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Il festival dell’incubo ravennate ospita “Il portiere di notte”

L’AMORE SADOMASO DI MAX E LUCIA: UN FILM SCOMODO

Max, un ex-SS ben accorto a non farsi identificare, e Lucia, ebrea scampata al campo, si rincontrano in un albergo e si riconoscono. Il passato fa violentemente irruzione nella vita dei due protagonisti, portandoli a rivivere forti ricordi della vita nel campo di concentramento e della loro relazione.

Sono passati ormai più di dieci anni dalla fine del conflitto e Max, aiutato dai suoi ex-commilitoni, sta facendo di tutto per reinserirsi nella società: carte, testimoni che lo possono inchiodare devono sparire. Ma con Lucia Max forse potrebbe non voler andare fino in fondo…

Questa è la storia di partenza del film di Liliana Cavani Il portiere di notte, che vede al suo interno attori come Dirk Bogarde, Charlotte Rampling, Philippe Leroy e Gabriele Ferzetti.

Un film dai temi complessi e arditi, che vengono pericolosamente accostati: nazismo, olocausto, sessualità nei campi, sadomaso. Un film che conobbe molte difficoltà alla sua uscita, tacciato di oscenità (chi la trovava nelle scene di sesso, chi in un nazista protagonista), ma che finì per guadagnarsi molti illustri difensori, da Eduardo de Filippo al critico Tullio Kezich, da Luchino Visconti ad Alberto Moravia.

Il portiere di notte è radicato nell’immaginario del nostro paese. Anche perché mai nessuno dimenticherà l’idea visiva che è divenuta simbolo spirituale dell’opera. Sconvolgente, sensuale e disturbante: è l’ebrea Lucia seminuda, con cappello, guanti e pantaloni da SS, con le mani sui seni. Un’invenzione talmente perfetta e fulminante, da apparire spesso su poster e copertine del film.

LILIANA CAVANI OSPITE D’ONORE DEL RAVENNA NIGHTMARE FILM FESTIVAL

Ma ecco la notizia. Il portiere di notte, sarà ospite, assieme alla sua regista, della 17^ edizione del Ravenna Nightmare Film Festival (che avrà luogo dal 30 ottobre al 3 novembre).

Nel 2018, partendo dal negativo originale 35mm, Cineteca nazionale e Istituto Luce – Cinecittà hanno realizzato un accurato restauro del film, supervisionato dalla stessa regista.

Il 2 novembre, al Palazzo dei Congressi di Ravenna, il film verrà ripresentato al pubblico in lingua originale e “fresco” di restauro. Presenzierà a questo evento Liliana Cavani che, nel corso della manifestazione, riceverà un riconoscimento al valore del lavoro svolto. Alla regista è stato inoltre dedicato il manifesto ufficiale del festival (immagine sotto).

Un racconto, come quello della Cavani, che scava nella Storia e nell’Umanità attraverso questo rapporto controverso, non potrebbe che essere l’ideale per rappresentare il Nightmare di Ravenna.

Un festival deciso ad indagare non solo il lato oscuro del Cinema “ma forse ancor più il lato oscuro del vivere umano” (come ci ricorda il comunicato stampa).

Marco Moroni

Nato nel maggio del 1995 a Terni, città dell'acciaio e di san Valentino. Dovete sapere che vicino alla mia città si erge, spettrale, un complesso di capannoni abbandonati. Quando eravamo bambini ci veniva detto che quelli erano luoghi meravigliosi, in cui venivano realizzati film come "La vita è bella" o "Pinocchio". Questo fatto ci emozionava e ci faceva sognare una Hollywood vicino casa nostra. Come il castello transilvano di Dracula, tutti cercano di ignorare quei ruderi ma, ciononostante, tutti sanno benissimo cosa siano e non passa giorno senza che si continui a sognare quel Cinema che nasceva a casa nostra. Chiedendomi cosa mi faccia amare tanto la settima arte, e perché mi emozioni così tanto al solo pensiero, potrei rispondermi in molti modi, ma sono sicuro che quel sogno di tanti anni fa abbia un ruolo più che essenziale.
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