Prima di iniziare con la lettura, fai partire la sigla.
Oggi il professor Scarso vi porta alla scoperta di un’ animale molto particolare: il cinefilo.
Il cinefilo, conosciuto con il nome scientifico di cinefilus ossessionarum, fa parte della famiglia dell’Homo Sapiens. È possibile trovarlo in tutti gli ambienti provvisti di un apparecchio televisivo dotato di dispositivi satellitari o digitali, una connessione internet e un personal computer. Sono stati però avvistati esemplari in terre selvagge dotati di dispositivi mobili e tecniche rudimentali (come la carta stagnola sulle antenne) per procacciarsi segnali 4G.
Solitamente è un animale solitario, un po’ schivo e diffidente. Lo si vede in gruppo solo nella stagione degli amori, quando vi sono sconti comitiva o giri pizza a dieci euro.
L’animale in questione predilige un nido caldo, con poca luce per visionare i propri film preferiti.
Posti adatti per la nidificazione del cinefilus, sono infatti letti, divani, amache e qualsiasi luogo comodo dove disporsi nella posizione che, noi scienziati del settore, definiamo: dello svacco.
Nella stagione invernale, il nido, viene completato da una innumerevole serie di coperte, cibo in sacchetti o scatole per evitare sprechi di movimenti e di calore.
Come detto in precedenza, l’animale è spinto a volte da un forte desiderio di socializzazione, che lo porta ad entrare in contatto con altri generi di homo sapiens. Lo scambio comunicativo diventa necessario e spesso difficoltoso. Quindi ora vi illustrerò che cosa NON dire a questo strano animale.
Il libro era meglio del film
E sti cazzi. Non solo sembra una cosa così ovvia da dire, la è. I libri, quindi le parole, restano il più grande mezzo di comunicazione esistente. Il libro è in grado di riprodursi nella mente del lettore in infinite forme, grazie ad una cosa che *rullo di tamburi * si definisce: fantasia.
Il cinema invece potremmo definirlo un mezzo di comunicazione imboccato visto che serve al nostro cervello le immagini levandogli lo sforzo di immaginarsele.
Quindi si, il libro sarà sempre meglio del film. Salvo casi in cui il libro era scritto di merda e uno ha solo preso in prestito l’idea che c’era dietro.
Piccola nota. Nessuno dice mai: il fumetto era meglio del film. La cosa mi tocca sempre parecchio.
Non guardo film. Mi annoiano/mi addormento/. Oppure non ho mai tempo perché studio/lavoro/sto lavorando sui bosoni al CERN di Ginevra.
Che siate il tamarro di Quarto Oggiaro che impenna con il booster e scippa le vecchiette alle poste o il tecnico del suono di Max Gazzè vi do una bella notizia: esistono film per tutti.
Ebbene si, l’industria cinematografica riesce a creare film su tutti i più disparati argomenti. In tutto questo immenso calderone, ci saranno sicuramente tante cazzate ma anche pellicole che valgono decisamente la pena di essere viste. Non c’è bisogno di corsi, lauree o chissà quale intelligenza. Basta la curiosità.
Riguardo a quelli che raccontano di avere una vita simile a quella di Leonardo Da Vinci shakerata con quella di Mozart e mixata su quella di Fermi. Rilassatevi e godetevi ogni tanto qualche piccola perla della settima arte. Così avrete sempre un punto di incontro nelle conversazioni con il nostro cinefilus.
Piccola nota. Dire di non guardare film è quasi come andare ad una festa e dire di essere astemi. L’effetto è lo stesso.
Vestire i panni di Sapientino.
Vi ricordate il gioco della Clementoni? Ecco, Sapientino era già poco simpatico ai tempi della nostra infanzia. Quando qualcuno mi regalava Sapientino, con quella voglia di farti imparare divertendoti, mi stava già parecchio sulle palle. Il gioco veniva lanciato con tutta la scatola ancora confezionata dentro all’armadio.
Evitate di porvi al cinefilo con frasi come: “Guarda, a me la produzione hollywoodiana non piace. Vedo solo film indipendenti e ora sto seguendo questo regista polacco che fa film in vietnamita con attori presi da un villaggio aborigeno”.
Parlate di cinema senza fare la gara del pisellino più lungo. Condividete e confrontatevi su una passione.
Con queste tre piccole regole, risulterete più simpatici al nostro piccolo e indifeso animale. Ora perdonatemi, ma vado a continuare i miei studi sulle tecniche del volo dello Scarabeo Reale del Massachusetts.
Sempre vostro
Dottor Scarso