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Nazionale di Westeros v.s. Estranei: ce la giochiamo a pallone

L’UNICA SPERANZA PER WESTEROS È ORMAI RIPOSTA IN UNA SQUADRA DI CALCIO COMPOSTA DAI MIGLIORI GUERRIERI DEI SETTE REGNI, CHE SFIDERANNO GLI ESTRANEI IN UNA PARTITA CHE DETERMINERÀ IL DESTINO DEL CONTINENTE OCCIDENTALE

Dopo che pareva essersi perso sulla tangenziale ovest, l’Inverno è infine arrivato su Westeros. Gli Estranei, guidati dal glaciale Re della Notte, hanno raso al suolo la Barriera e si sono riversati come locuste lungo la Strada del Re, seminando la morte e il freddocane per tutto il Nord. Dopo che anche Deepwood Motte e Forte Terrore sono state trasformate in una ghiacciaia, Grande Inverno è rimasto l’ultimo baluardo ad impedire all’esercito di non morti di prendere l’onda verde per il Sud.

La situazione è tragica, tanto che se ne accorgono pure quei fancazzisti dei dorniani, nonostante da loro ci sia ancora un sole che spacca le uova di drago e la gente vada ancora al mare a fare il bagno. Tipo i siciliani a ottobre.

La situazione è così grave che persino Tyrion Lannister torna nel continente occidentale, lasciando Daenerys nella sua Baia a fanculandia, che tanto a lei frega poco se al suo ritorno in patria natia dovrà incenerire Estranei o una manciata di vecchi Lord. Il geniale folletto capisce che con le armi non c’è niente da fare, visto che il poco acciaio di Valyria rimasto se lo sono inculato i bagarini, che poi lo rivendono agli Estranei a cifre folli. Che fare dunque?

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Dopo aver riunito tutte le casate in un’alleanza di fortuna, Tyrion decide di fissare un’incontro con il Re della Notte per sfidarlo non sul campo di battaglia, ma su un campo da calcio. Estranei v.s. Westeros, chi vincerà regnerà sul continente occidentale. Senza alcuna apparente logica, l’Estraneo accetta la sfida. Che volete farci, evidentemente il calcio è divertente pure per degli zombi portatori di morte e gelo.

Ovviamente, il bastardello di ghiaccio si premura di mettere in chiaro le condizioni dell’accordo: la partita si giocherà alle porte di Grande Inverno in uno stadio interamente in ghiaccio edificato per l’occasione, con ingresso riservato solo a coloro che hanno la tessera del tifoso degli Estranei e che siano residenti nelle Terre dell’Eterno Inverno. E l’arbitro sarà scelto da lui. Fortunatamente Tyrion riesce a strappare almeno un po’ di erbetta per il terreno di gioco, ma la sfida sembra comunque davvero proibitiva.

Comunque sia, Tyrion ora ha un mese di tempo per assemblare una squadra che rappresenti la crème de la crème di Westeros. Lui ovviamente non scenderà in campo, essendo alto un metro e un cazzo cinese, ma userà il suo acume nel ruolo di Commissario Tecnico. Anche perché sul campo le fiasche di vino si sentono.

C.T.:  Tyrion Lannister

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Per prima cosa, Tyrion ha bisogno di un valido staff che lo aiuti nella sua missione:

Vice allenatore e Team Manager: Lord Varys

1232907_1371415016050_fullAlla spedizione non poteva certo mancare il fido Varys. Nonostante il folletto non perda occasione di ricordare al cicciopelato le sue mancanze genitali, quest’ultimo si è sempre rivelato un prezioso alleato per Tyrion.

Varys sarà il vice allenatore ed inoltre avrà il compito di reperire informazioni sugli avversari, di fare da tramite fra la squadra e l’allenatore e di tenere a bada quel maledetto Alto Passero, che la formazione la vorrebbe fare lui.

Medico: Thoros di Myr

Thoros di Myr

Affinché l’undici titolare sia di livello, la Nazionale di Westeros non può prescindere da certi top player che però, sfiga vuoi, sono leggermente schiattati. Compito di Thoros di Myr è quindi quello di riportare in vita gli uomini chiave per il gioco che ha in mente Tyrion.

Inoltre, cosa da non sottovalutare, la partita si giocherà contro dei maledetti Estranei che non temono né dolore né morte, e per di più in casa loro, quindi arbitraggio sfavorevole e pietre dagli spalti.

Ergo, avere qualcuno che ti resuscita seduta stante un caduto durante la partita non fa proprio schifo.

Massaggiatrice: Melisandre di Asshai

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Il potere del Signore della Luce scorre potente anche nella Donna Rossa, che entra nella squadra di Tyrion in qualità di massaggiatrice e di aiutante di Thoros di Myr.

E poi anche perché in questo periodo se non stai attento alle quote rosa passi dei guai.

Trovati gli aiutanti giusti, è il momento di concentrarsi sulla squadra che scenderà in campo:

SQUADRA

Modulo: 3-5-2

Tyrion decide di schierare la squadra con un 3-5-2 in grado di trasformarsi in un 4-4-2 in fase di non possesso e in un 3-4-3 in fase offensiva. Le parole chiave sono equilibrio e solidità difensiva: la retroguardia dovrà essere il trampolino di lancio in grado di innescare letali ripartenze nel cuore dell’area degli Estranei. Per fare ciò, il reparto difensivo dovrà essere estremamente compatto e coraggioso nel respingere le offensive avversarie. Ecco perché la difesa è composta da gente che ha già conosciuto sia l’Inverno che la morte.

DIFESA

Portiere: Hodor

hodor-is-teaming-up-with-the-white-walkers-check-out-this-insane-fan-theory-hodor-hodori-668266Il portiere di Westeros non poteva che essere il GGG che per proteggere una porta si è prima bruciato il cervello a vita e poi ci è pure rimasto secco. Fortunatamente quest’ultimo aspetto è facilmente rimediabile dalla presenza di Thoros e di Melisandre in squadra.

Il punto forte di Hodor è che occupa più o meno tutta la porta anche solo stando fermo a sorridere come un beota. Il punto cattivo è appunto che sta tutto il tempo fermo a sorridere come un beota.

Varys ha così saggiamente suggerito a Tyrion di piazzare Bran dietro la porta, in modo che Hodor si incattivisca di brutto per il desiderio di proteggere il piccolo storpio. E poi male che vada ci pensa Bran a violentarlo mentalmente, anche se in teoria il giovane Stark non sarebbe in distinta, ma fottesega.

Difensore destro: Ned Stark 

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Dicevamo, in difesa ci deve andare gente che sappia che cos’è l’Inverno. Di conseguenza, impossibile non schierare uno che ha passato la sua vita a sentire gli spifferi pure a Ferragosto.

Lord Eddard Stark, Protettore del Nord, un monumento di onore e di badassitudine, incorruttibile e duro come la roccia, è l’uomo giusto per dare coraggio e forza alle retrovie, rendendo invalicabile il reparto difensivo di Westeros.

Certo, riattaccargli la testa è stato uno sbatti mica da ridere, soprattutto perché questa era mezza putrefatta e piena di vermi, però pace.

Difensore centrale: Jon Snow (Cap.)

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Il Lord Commander che Lord Commander più non è si piglia il ruolo di leader assoluto della difesa. Comandante nato, tattico sapiente e coraggioso, Jon Snow avrà il fondamentale compito di contrastare le ondate di Estranei e di impostare l’azione dalle retrovie.

Inaspettatamente, nonostante Jon sia il più giovane della retroguardia, la sua leadership non è stata messa in discussione dai suoi compagni di reparto ben più esperti, tanto che sono stati loro a cedere al giovane bastardello la fascia di capitano, che riporta il gagliardetto della squadra.

Che è tipo un simbolo che rappresenta un metalupo, un leone, un orso, un corvo, una vipera, un’aquila, un gigante, un mastino e uomo scuoiato seduti sul Trono di Spade.

Che c’era da accontentare tutti.

‘Na roba inguardabile.

Difensore sinistro: Jeor Mormont

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La logica è sempre quella: onore, tradizione, coraggio, esperienza, carisma, conoscenza del nemico. Da prode Lord Comandante della Barriera fino all’arrivo di Jon Snow degli Estranei, il Vecchio Orso rappresenta tutte quelle qualità fondamentali per quando il gioco si fa duro.

Nonostante abbia le carte in regola per comandare la difesa, la sua indole un po’ catenacciara e difensivista ha portato Tyrion ad affidare a Jon le chiavi della retroguardia. Al buon vecchio Jeor è meglio far dare delle gran mazzate e basta.

CENTROCAMPO 

Ala sinistra: Tormund Veleno dei Giganti 

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Da sapiente uomo di calcio qual è, Tyrion sa bene quanto sia importante il ruolo di ala-jolly nel 3-5-2. Tormund Veleno dei Giganti è l’uomo ideale per fare l’elastico fra la difesa e il centrocampo, unendosi ai compagni nordici in difesa quando gli Estranei arrembano e fottendo l’avversario in contropiede passandogli alle spalle, magari proprio su un lancio di Jon.

E da questo punto di vista, l’aver scalato la Barriera a mani nude per presentarsi alle spalle del Castello Nero fa sicuramente curriculum.

E poi oh, parliamo di uno che si è rifugiato nel “ventre” di una gigantessa per sopravvivere ad una tempesta. Come non volere in squadra un guerriero del genere?

Mezzala sinistra: Robb Stark 

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Per fare male agli Estranei non si può prescindere da una mezz’ala di inserimento che punti la porta dritto per dritto, e che non si preoccupi eccessivamente della fase di contenimento. In due parole: Robb Stark.

Il Giovane Lupo, il Re del Nord, così impulsivo e assetato di sangue del nemico da scontrarsi frontalmente contro l’avversario senza nessuna paura, perforandone le difese come manco un grissino premuto sul tonno Rio Mare. Così lanciato a testa basta da non accorgersi che gli hanno invaso casa, ma dai, non stiamo a ritirare fuori vecchie storie.

Che fra Stark, Bolton e Lannister, il centrocampo della Westeros rischia di fare una pippa alla polveriera balcanica.

P.S. Anche per il giovane belloccio vale lo stesso problema della testa di Ned. Fortunatamente anche gli Estranei sono brutti forte, quindi la faccia smangiata dai vermi non dovrebbe notarsi più di tanto.

Regista: Petyr Baelish

Petyr-Baelish-lord-petyr-baelish-23559640-500-300Il regista, il metronomo della squadra, il calcolatore, l’uomo dal quale dovranno necessariamente passare tutti i palloni, colui che con la freddezza e con l’intelligenza avrà il dovere di dare profondità e ampiezza al gioco, accelerando o rallentando a seconda della situazione, con arguzia, cinismo e un pizzico di crudeltà: Ditocorto.

Come non affidare a Lord Baelish le chiavi del centrocampo? Lui che ha passato 6 stagioni e 6 mila pagine a prendere per il culo chiunque, spettatori/lettori compresi, manovrando amici e nemici come se fossero burattini, in modo da trarne sempre e comunque un guadagno.

Una mente così sopraffina non potrà che essere un’arma potenzialmente letale per gli Estranei, che, almeno per il momento paiono tutto tranne che intelligenti.

Mezzala destra: Ramsay Bolton 

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Ramsay Bolton, che da bambino si divertiva a togliere le cortecce dei rami, ha teneramente continuato in età adulta, ed ora che gli si offre la possibilità di scuoiare vivo un Estraneo, eccolo lì tutto gasato a centrocampo, con quella solita faccia da folle schizzato in cerca di cazzi da tagliare e neonati da gettare in pasto ai cani.

Ramsay Bolton rappresenta il male assoluto che si nutre unicamente del dolore e della sofferenza di chi gli sta accanto. Tyrion ha sapientemente deciso di sfruttare la sua malvagità smisurata e di sguinzagliarla contro il nemico, ed ecco che la Westeros ha il suo macellaio di centrocampo. Uno di quei giocatori che se non stroncano una carriera all’anno si dimezzano lo stipendio.

Con la sola missione di torturare qualsiasi cosa gli capiti a tiro, Ramsay alza il livello di cattiveria della squadra a quota over 9000.

Ala destra: Jaime Lannister 

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Ok che il bel Jaime abbia dovuto imparare da tempo a sollazzarsi con la mano sinistra, ma il suo piede destro è altrettanto preciso e letale della mano perduta.

Inoltre non bisogna dimenticare il desiderio di riscatto che corrode l’animo di Lord Lannister: sbeffeggiato immeritatamente da tutta la vita per quella brutta storia di Aerys II, Jaime sogna un gol di rovesciata al 90° che determini la vittoria di Westeros e gli regali la gloria e l’ammirazione che ha sempre desiderato.

Povero Jaime, ancora non gli va giù che la lista delle sue imprese contenuta nel Libro Bianco della Guardia Reale sia più deprimente della programmazione della Rai.

È tempo per il leone di tornare a ruggire.

ATTACCO 

Per come è stata impostata la partita, Tyrion sa che in attacco bisognerà essere cinici e spietati. Da buon tecnico vecchio stampo, sceglie di schierare una prima punta di sfondamento che spacchi la porta, al fianco di una seconda punta tutta classe e rapidità nello stretto. Il problema sarà evitare che si ammazzino a vicenda.

Prima punta: Sandor Clegane

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La prima scelta per il ruolo di prima punta era ricaduta su Gregor Clegane, alias La Montagna, solo che durante gli allenamenti continuava a spappolare il cranio di chiunque non gli passava la palla come la voleva lui, e dopo un po’ pure Thoros di Myr si è rotto la minchia di resuscitare gente.

E poi c’era quel problema irrisolto con la sorella del compagno di attacco che rendeva il clima nello spogliatoio giusto un po’ troppo teso.

Ecco quindi che Tyrion, non volendo rinunciare ad un violento figliodiputtana al centro dell’attacco, si rivolge al fratello di Gregor, Sandor, alias Il Mastino.

I rapporti con Oberyn Martell non saranno idilliaci, ma alla fine della fiera anche a lui stava sul cazzo il fratello. Voglio dire, gli ha bruciato mezza faccia.

Seconda punta: Oberyn Martell

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Nonostante i Signori della Luce che ha dovuto tirare giù dal cielo Thoros di Myr per riassemblare al principe di Dorne una parvenza di faccia, l’attacco della Westeros non poteva rinunciare al suo numero 10: Oberyn Martell.

A mani basse il vero fenomeno dei Sette Regni, La Vipera Rossa è giocatore di una classe sopraffina, accompagnata ad una velocità e ad una fantasia che lo rendono assolutamente imprendibile ed immarcabile.

Purtroppo ha due difetti:

  1. Tende a distrarsi, soprattutto se vede una bella figa (o un bel figo) sugli spalti. Fortunatamente a sto’ giro allo stadio ci saranno solo cadaveri, e quindi beh, diciamo che anche i dorniani hanno un limite. Forse.
  2. Non sa nemmeno cosa sia la neve. Il che è un problema, visto che si giocherà a qualcosa come -30°. Da grande professionista qual è, Oberyn ha deciso di andare ad allenarsi da solo in territorio nemico, al Pugno dei Primi Uomini, completamente nudo e senza cibo. Non si sa come, ma pare che abbia trovato comunque modo di ingravidare tre Estranee. Di nome e di fatto.

Il mese di preparazione ormai è passato, e la Nazionale di Westeros si avvia verso lo stadio di ghiaccio di Grande Inverno. Riusciranno i nostri eroi a salvare i Sette Regni grazie alla magia del calcio? 

Per saperlo dovrete aspettare il prossimo articolo, che scriverò più o meno quando Martin si deciderà a concludere la saga cartacea. Cioè mai. 

 

Venite a discutere dei Sette Regni e delle Città Libere anche su Le cronache del ghiaccio e del fuocoGame of Thrones Italia, Casa Stark – L’inverno sta arrivando, Serie tv, la nostra droga, Serie tv News.

Roberto Lazzarini

25 anni, cresciuto fin dalla tenera età a film, fumetti, libri, musica rock e merendine. In gioventù poi ho lasciato le merendine perchè mi ero stufato di essere grasso, ma il resto è rimasto, diventando parte di quello che sono. Sono alla perenne ricerca del mio film preferito, nella consapevolezza che appena lo avrò trovato, il viaggio ricomincerà. Ed è proprio questo il bello.
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