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Hans Zimmer Live – Emozioni e magia al Mediolanum Forum

Se c’è un compositore cinematografico che non ho mai fatto mistero di adorare, quello è senza dubbio Hans Zimmer. Le sue colonne sonore sono tra le più belle ed emozionanti che si possano sentire nel panorama hollywoodiano odierno e molte di queste sono tanto iconiche quanto i film che accompagnano. Perciò, quando alcuni mesi fa venni a sapere che il musicista tedesco avrebbe tenuto un concerto in Italia, il mio cuore si fermò e la testa scoppiò.

Hans Zimmer
Lui è un figo, punto!

Ammetto che all’inizio tentennai un po’, soprattutto per via del prezzo, ma alla fine raccolsi il coraggio (e qualche soldo) e comprai il biglietto. Se l’estate prima avevo avuto l’occasione di assistere all’esibizione di un altro Maestro, il mitico John Carpenter (a Torino durante il “Todays Festival”), quest’anno sarebbe toccato ad Hans Zimmer.

Ed è così che lo scorso giovedì 29 giugno, al Mediolanum Forum di Assago (Milano), ho potuto finalmente ammirare di persona il grande compositore, che con la sua band ha suonato dal vivo alcuni dei suoi brani più celebri e ha dato vita – non c’è neanche bisogno di dirlo – a una serata indimenticabile. Ma partiamo dall’inizio.

Il concerto inizia alle 21, ma avendo scelto di ritirare il biglietto sul posto devo essere là almeno un’ora prima. Così parto con largo anticipo e arrivo ad Assago alle 19.30, minuto più minuto meno. Prendo il ticket ed entro nel Mediolanum, dopodiché vado al mio posto. Mi trovo nel secondo anello numerato, nel settore C19. Per intenderci, sono in alto, subito alla destra del palcoscenico: non certo una postazione comoda (di meglio non potevo permettermi), specie considerato che non riesco a vedere bene né l’orchestra né l’enorme schermo alle loro spalle (che per tutta la serata proietterà immagini di cui purtroppo non posso raccontare nulla), ma almeno sono abbastanza vicino al palco da avere una buona visuale sui performer principali.

Mediolanum Forum
La situazione alle 20.15. In meno di un’ora il teatro sarà pieno!

Dopo aver aspettato un’oretta (che ho sfruttato per gustarmi una piccola cenetta a base di hot dog), alle 21 in punto lo spettacolo inizia. E si parte veramente in quarta, con “Discombobulate”, il tema principale dello Sherlock Holmes di Guy Ritchie, un trascinante pezzo a base di violini e chitarre che cattura subito l’attenzione degli spettatori. Segue immediatamente un brano tratto da Madagascar.

Dopo questo esaltante prologo, Zimmer prende parola, salutando il pubblico e presentando i membri della band. Vorrei poter affermare di aver capito tutto quello che ha detto, ma in tal caso mentirei: sarà per la voce roca o per la parlantina svelta, fatto sta che non ho afferrato fino in fondo le parole del musicista (e un po’ me ne vergogno). Ciononostante sono evidenti la sua affabilità e il suo senso dell’umorismo (scherza riguardo ad alcuni ritardatari). A quel punto annuncia la prossima sequenza di brani. Si inizia con il tema di Allarme Rosso (Crimson Tide) di Tony Scott, per poi passare ad Angeli e Demoni, che i performer eseguono immersi in un’evocativa luce violacea che li illuminerà per quasi tutto lo spettacolo.

Hans Zimmer interviene di nuovo. Stavolta ad essere introdotta è la colonna sonora di una pellicola a cui il compositore è molto legato e che lui sa essere amata anche dal pubblico nostrano: si tratta de Il Gladiatore (Zimmer lo pronuncia in italiano)! Si comincia con un flauto, accompagnato dai vocalizzi di Czarina Russell, e pian piano si giunge all’epico tema principale, che sfocia nella roboante musica che nel film fa da sottofondo alla battaglia iniziale. A chiudere questa sezione è la celeberrima “Now we are free”, cantata dalla Russell.

Si prosegue con “Chevaliers de Sangreal”, da Il Codice Da Vinci, e subito dopo l’urlo iniziale di “Circle of life” apre la parentesi riservata a Il Re Leone, il film per cui Zimmer ha vinto il suo primo (e purtroppo ancora unico) Oscar. A prestare la voce è Lebo M, cantante originario di Soweto, che il compositore definisce “l’originale e unico Re Leone”.

La prima parte dello show si chiude con un medley dedicato ai film dei Pirati dei Caraibi, in particolare il secondo e il terzo capitolo, che manda il pubblico in delirio. Al centro del palco, la musicista cinese Tina Guo suona con il violoncello elettrico il frizzante tema di Jack Sparrow, poi si passa al più melodico “Marry Me” (da Ai confini del mondo) per finire con l’intramontabile “He’s a pirate”.

Dopo una breve pausa, “You’re so cool” da Una vita al massimo (True Romance) inaugura la seconda parte del concerto, quasi esclusivamente a tema supereroi e Christopher Nolan.

Si comincia con il tema di Superman da L’uomo d’acciaio: lo stesso Hans Zimmer dà l’avvio con una prima parte solista al piano, molto malinconica e commovente, poi si aggiungono gli altri strumenti (violini, chitarre e tamburi) e il tutto assume un tono più epico ed eroico, mentre le lampade proiettano luci rosse e blu, i colori del supereroe.

Nulla però in confronto a ciò che viene dopo, con “Is she with you?”, ovvero il motivo di Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice. Zimmer abbandona la tastiera e imbraccia la chitarra elettrica, fondamentale per un pezzo che più rock non si può. L’orchestra lo segue a ruota mentre il palco è investito da un tripudio di luci e colori, di nuovo rosso e blu, che esplodono e “danzano” al ritmo della musica!

Con la struggente e ipnotica “Journey to the line”, tratta da quel capolavoro che è La sottile linea rossa, Zimmer si prende una pausa dai supereroi: il brano è un continuo crescendo acustico ed emozionale, accentuato dal rosso che illumina gradualmente il palcoscenico con un effetto drammatico e quasi allucinato.

Si tratta solo di un momento però, perché si passa nuovamente al cinefumetto. Tuttavia stavolta non siamo in territorio DC, ma Marvel. È infatti il turno della “Electro Suite”, da The Amazing Spider-man 2. Il tema del villain della pellicola è un misto di metal, musica elettronica e opera lirica (!), un accostamento bizzarro ma “badass” (più del personaggio stesso). Anche in questo caso si fa notare lo sfavillante gioco di luci, che riempie di “elettricità” la scena.

Si ritorna in casa DC con il medley successivo, che ha per soggetto la trilogia del Cavaliere Oscuro e rappresenta anche l’inizio dell’ultima fase dello spettacolo, dedicata al cinema di Nolan. La band passa dal folle e “anarchico” tema di Joker a quello di Batman, passando per i motivi principali dell’ultimo film, che sanno di rivoluzione. Al termine Zimmer spende qualche minuto per ricordare Heath Ledger, l’interprete del clown del crimine prematuramente scomparso nel 2008 (e che per quel ruolo ha vinto l’Oscar postumo), ma anche le 12 vittime della sparatoria avvenuta ad Aurora (Colorado) nel 2012, durante una proiezione de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno. E proprio in loro memoria viene suonato il brano successivo, Aurora appunto, scritto da Zimmer in seguito a quei fatti.

Si prosegue con Interstellar, di cui vengono proposti l’etereo e trascendentale “Day One” (eseguito quasi tutto alla tastiera) e il più movimentato e avvincente “No time for caution”. E su queste note si conclude il concerto… o forse no? Prevedibilmente Hans Zimmer e la band tornano sul palco per il bis, il medley di Inception! Il primo pezzo è l’onirico e appassionante “Dream is collapsing”, il secondo è il vivace e travolgente “Mombasa”.

A chiudere la sequenza e lo spettacolo (sul serio, questa volta) è “Time”, uno dei brani più amati del compositore. Zimmer inizia da solo al piano, poi una chitarra elettrica comincia ad accompagnarlo. Come nel caso di “Journey to the line”, la musica cresce gradualmente d’intensità, coinvolgendo alla fine anche gli altri strumenti. Una volta raggiunto il punto culminante si ritorna alla tastiera e pian piano la musica si spegne, non prima di un ultimo assolo di violino. Ed è in quell’istante che la folla esplode in una lunga standing ovation, di quelle che non si vedono (e sentono) molto spesso. Un applauso strameritato per un genio della musica.

Hans Zimmer (finale)
Perdonate la scarsa qualità dell’immagine

È giunta ormai la mezzanotte e la gente ordinatamente esce dal teatro. Da parte mia, non posso che considerarmi soddisfatto. Il concerto è stato strepitoso, le emozioni che mi ha trasmesso sono innumerevoli e tutte strapositive. È superfluo dire che riascoltare le colonne sonore che ho sempre amato, questa volta però dal vivo, è stato eccitante e commovente allo stesso tempo. Ancora adesso, mentre scrivo, mi viene la pelle d’oca solo a pensarci. Avere dinnanzi agli occhi uno dei propri idoli è stata poi un’esperienza dal fascino indescrivibile.

In tre ore Hans Zimmer è riuscito a regalarci una notte magica, una notte in cui la musica ha unito le persone, ha risvegliato sensazioni, ricordi e desideri e ci ha fatto sognare mirabolanti avventure. Sono ben pochi i compositori in grado di fare ciò. Tra questi vi è forse uno a cui Zimmer deve molto, il nostro Ennio Morricone. Che casualmente terrà anche lui un concerto al Mediolanum Forum il prossimo 2 dicembre. Che abbia trovato il mio prossimo appuntamento musicale?

Fabio Ferrari

Classe 1993, laureato al DAMS di Torino, sono un appassionato di cinema (soprattutto di genere) da quando sono rimasto stregato dai dinosauri di "Jurassic Park" e dalle spade laser di "Star Wars". Quando valuto un film di solito cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, ma talvolta so essere veramente spietato. Oltre che qui, mi potete trovare su Facebook, sulla pagina "Cinefabio93".
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