
Heath’s Ledger: La setta dei dannati. Il più brutto film della sua filmografia
E già: anche Heath Ledger, come tutti, ha girato film assolutamente orribili.
Nel caso de La setta dei dannati – The Order di Brian Helgeland (per fortuna?) si tratta di uno di quei film talmente brutti che fanno il giro e diventano belli. Nel senso che è assolutamente imbarazzante e, per questo, non ci si annoia a vederlo. Insomma, ridi per metà del tempo.
Il film ha anche dei pregi. Eccone un elenco.
Pro: Heath in questo film è un figo della Madonna. Fine.
L’aggravante, se vogliamo, è piuttosto che La setta dei dannati vede il ritorno del regista e di parte del cast di quell’ottimo film di intrattenimento che era stato Il destino di un cavaliere. Oltre a Heath Ledger, rivediamo anche infatti Shannyn Sossamon e Mark Addy.
Ovviamente anche in questo film Shannyn è il love interest di Heath.
Piccolo problema: Heath qua interpreta un prete. E già la puzza di trash detta così si libra alta.
Molta parte di questo film è stata girata a Roma e una fetta del cast è italiano, elemento che ci dà quel sano imbarazzo di seconda mano ogni volta che ci vediamo tirare in ballo in un film anglosassone. Nel cast, anche Rosalinda Celentano, nel ruolo di un personaggio di nome… Rosalinda. Manco lo sforzo. Non state già piangendo neuroni? Allora devo insistere.
Facciamo un passo indietro: Heath interpreta un prete, appartenente a un particolare ordine (immaginario) di nome I Carolingi che si diletta in esorcismi et similia. Va a Roma per investigare sulla morte sospetta del loro capo, Padre Dominic. Quando vede il suo corpo, si accorge di strani segni e, grazie a un Antico Libro Random, scopre che quei segni si ricollegano alla setta dei Sin Eaters, i mangiatori di peccati.
Gnam.
Al Vaticano non piace tutto questo e ha scomunicato Padre Dominic, ma Heath, che qua si chiama Alex, coraggiosamente decide di dargli un funerale religioso.
In tutto questo, scorre parallela la parte romance: il personaggio della Sossamon, Mara, è una ex paziente esorcizzata da Alex che è stata chiusa in un ospedale psichiatrico dopo aver rischiato di ucciderlo durante un esorcismo; è segretamente innamorata di Alex ma lui la priest-friendzona. È scappata e il prete ha accettato di farla venire a Roma assieme a lui. Come mascotte, immagino.
Quando Alex incontra il Mangiatore di Peccati con Patate in carica, questi gli fa ammettere di essere innamorato di Mara. Il bel prete torna da lei e finalmente scopano, così decide che abbandonerà i voti per starci assieme e fare tanti bambini.
Perché evidentemente vale sempre la regola di Boris:
Il Mangiatore di Peccati all’Amatriciana vuole che Alex prenda il suo posto, ma lui rifiuta, così il cattivo riduce Mara in fin di vita costringendo Alex, convinto che abbia tentato il suicidio, a usare su di lei l’esorcismo del Mangiatore di Peccati Impanati e Fritti – che, in pratica, cancella i peccati anche di coloro che non possono o non vogliono pentirsi e permette loro il Paradiso. Così il pretino figo diventa ipso facto il nuovo Mangiatore di Peccati Pancettati in carica.
Poi succedono varie altre cazzate, la Basilica di San Pietro crolla, tutto è brutto, boh.
Roba che ti fa rivalutare un sacco i film tratti dai libri di Dan Brown.
È un film blasfemo? Assolutamente sì, ma il punto che anziché esserlo in una maniera provocatoria, o di rottura, lo è in modo assolutamente scemo e facilone. Kitsch.
La setta dei dannati è un po’ come vedere Peppa Pig che fa messe nere.
Lammerda vera insomma.
Però, se una sera non sapete che fare, volete ridere di un film orrendo ambientato in Italia, fare un gioco alcolico in cui si beve ogni volta che Heath Ledger è paurosamente figo e tormentato e non avete troppi problemi a veder la religione cattolica stuprata in maniera grossolana (io personalmente non ne ho), La setta dei dannati fa per voi.
Ecco qua gli articoli precedenti della rubrica “Heath’s Ledger”: