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The Walking Dead 6×16 – L’ultima presa per il culo

Scrivendo il commento al finale di stagione di Black Sails, ho spiegato come quando un’opera mi impressiona in modo positivo, vengo completamente travolto dalle emozioni, e una volta che è terminata rimango immobile, senza parlare, a godermi in ossequioso silenzio attimi di assoluto godimento per quello che ho appena visto

Ieri sera mi è successa la stessa cosa guardando il finale di stagione di The Walking Dead, con un’unica differenza: a travolgermi non era la soddisfazione, ma lo schifo nella sua accezione più viscerale e profonda. Puro e autentico disprezzo per quello che avevo appena visto. Non riuscivo a muovermi, a proferire parola, ero totalmente sopraffatto dall’incredulità per l’orrore al quale avevo appena assistito.

Se avete letto i miei articoli precedenti su The Walking Dead, saprete bene o male cosa penso di questa serie, ma lo ribadisco per i nuovi arrivati: io adoro alla follia il fumetto, ho amato le prime tre stagioni (o forse è meglio dire due e 3/4), le ultime mi hanno fatto cagare a spruzzo. Ma, leggendo il fumetto, aspettavo questa puntata in maniera viscerale. Perché l’ingresso di Negan avrebbe dovuto essere sconvolgente, epocale e disturbante, proprio come lo era nel fumetto. Avete presente le Nozze Rosse di Game of Thrones? Ecco, una cosetta del genere.

E come si è risolto il tutto? Con una delle più grandi prese per il culo della storia della televisione. Yeah!

Ma cerchiamo di argomentare un minimo dai, che se no questo articolo si trasforma in un’escalation di insulti. ah, da qua in poi S-P-O-I-L-E-R.

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Parlando di prese per il culo in The Walking Dead, impossibile non far notare come già l’episodio 15 si era concluso con un cliffhanger di una bruttezza sconcertante: la pseudo morte di Daryl. Quando ho visto lo schizzo di sangue sullo schermo, il primo pensiero che ho avuto è stato “questi bastardi non hanno davvero alcun rispetto per l’intelligenza degli spettatori“. Tralasciando quanto fosse brutto quel finale dal punto di vista della messa in scena, ma chi cazzo mai  ha creduto davvero che Daryl sarebbe morto in quella maniera? L’intoccabile, untissimo idolo delle masse delle ragazzine di tutto il mondo? Una paraculata senza alcuna vergogna e senza un briciolo di rispetto, ideata solo per far salire la carogna.

Ma va beh, c’era l’ultima puntata, non ho potuto far altro che far tremare i cancelli del Paradiso e ingoiare il rospo, nella speranza che l’entrata in scena di Negan potesse ripagarmi da tutti gli episodi di bullismo intellettuale che questa serie mi aveva costretto a sopportare.

Così ieri mi sono seduto sul divano, assolutamente deciso a non partire prevenuto. Volevo sinceramente che il finale di stagione mi piacesse.

Va detto, la prima parte della puntata non è niente male. Nonostante i 60 minuti e passa abbiano imposto tempi ancora più dilatati, e i personaggi pare si muovano al rallentatore giusto perché c’è del minutaggio da riempire, l’episodio nella sua prima parte è anche ben fatto. A mano a mano che i Salvatori mettono all’angolo il nostro gruppo di eroi (?), mostrandosi ben più numerosi, armati e pericolosi di quanto si aspettassero, Rick comincia a comprendere quanto la situazione sia grave.

La spirale di disperazione è abbastanza ben gestita, e consente di arrivare al finale con una buona dose di tensione. Se nel fumetto la retata dei Salvatori ai danni del gruppo di Rick appariva davvero come un fulmine a ciel sereno, nella serie questa arriva come la naturale conclusione di una puntata che ha visto gli alexandrini (oh, passatemela, avevo finito i sinonimi) braccati dall’inizio alla fine.

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Tutto giusto quindi. E guardando la reazione del sempre ottimo Andrew Lincoln, alla vista dell’esercito dei Salvatori, la mazzata arriva. Rick è totalmente disperato, ha sbagliato i calcoli e ha condotto tutte le persone che ama dritte in bocca alla morte, e non può fare niente per evitarlo. Da leader freddo e spietato, sempre in controllo della situazione, si ritrova totalmente impotente, per la prima volta costretto ad inginocchiarsi davanti al più forte. A supplicare.

Ritorna in scena pure Daryl, che ci ricorda quanto gli sceneggiatori di questa serie dovrebbero essere incatenati in una grotta per l’eternità, ma va beh, lo sapevamo. La scena ha l’impatto che doveva avere, e ora non resta altro che aspettare il suo arrivo.

“Cazzo, voglio che sia grande come nel fumetto, vi prego, vi prego, non smarronate proprio ora….vi preg…”

E finalmente eccolo. Con un bel sorrisone stampato in volto e la sua amata Lucille sulle spalle. Look ricalcato su quello del fumetto, con l’aggiunta della barba tipica di Jeffrey Dean Morgan, Negan entra finalmente sulla scena. E sono sinceramente emozionato. NEGAN CI STA.

Comincia a camminare davanti alla fila di condannati messi in ginocchio. E inizia il suo monologo. Gigioneggia, fa roteare la mazza. La sua presenza è magnetica. Le sue battute sono prese di peso da quelle del fumetto, ma sono brutalmente edulcorate. Se su carta era un continuo “Cazzo”, “merda” e “fottuto”, in tv la censura cala pesantemente sull’aspetto più sboccato e volgare di Negan, che purtroppo era uno dei più interessanti. Ma amen, questo lo avevo già messo in conto.

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Il personaggio comunque c’è e ha carisma. Morgan (l’attore, non il personaggio inutile) sembra aver fatto i compiti a casa. La scena è anche girata bene, con le giuste pause, le giuste inquadrature, le giuste musiche. La tensione c’è, è innegabile.

E io allora comincio a sperare.

“Cazzo, mi sta piacendo. Forse ce la fanno a chiudere questa stagione con il botto…sembra troppo bello per essere vero.

Oddio fa la conta, ora lo fa. Dai cazzo, prendi quella  mazza e sfracellagli il cervello. Voglio vedere il suo cranio spappolato sull’asfalto, voglio che finisca così. Vi prego, abbiate il coraggio”.

E poi succede.

Negan guarda in camera e dice “tocca a te”. Non ci posso credere, non sta accadendo davvero. La mazza cala. Urla, sangue che scende sull’inquadratura. Fine dell’episodio. Non si sa chi sia il morto. Non lo si saprà fino a ottobre. Arrivederci e grazie.

MA SIANO MALEDETTE QUELLE TROIE DELLE VOSTRE MADRI!!!!! MALEDETTO IL GONDONE BUCATO CHE VI HA MESSO AL MONDO!!!! BRUTTI PORCI SCHIFOSI FIGLI DELLA MERDAOIefhjpo9UWDOEIKcewsumx OK OK OK SCUSATE. Mi calmo, sono tranquillo. Un bel respiro, sii forte. Bene. continuiamo il commento.

Una vergogna patetica, indescrivibile. Gli spettatori trasformati a pupazzi con i quali giocare a proprio piacimento, senza alcun rispetto e alcun riguardo verso niente e nessuno. Ora mi tocca sentire i membri del cast che giurano di non sapere chi sia davvero il morto. E sapete qual è il bello? È che dicono la stramaledettissima verità! Immaginiamoci una riunione di quei figli di cagna della AMC:

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Produttore esecutivo: “Allora signori: la situazione è grave. Qua c’è da introdurre questo Negan, però il fumetto è troppo volgare e troppo violento, e soprattutto c’è da gestire la morte di *****. Come ce la giochiamo?”.

Portavoce dei Giusti: “Mi scusi direttore, non si potrebbe riprendere fedelmente il contenuto del fumetto, che è un capolavoro? Sono sicuro che i fan apprezzerebbero, e la serie riuscirebbe davvero a fare un enorme salto di qualità!” .

Produttore esecutivo: “Ma secondo te noi possiamo far vedere una testa sfracellata come un’anguria che cade dal terzo piano? Ma soprattutto, possiamo far morire un personaggio così popolare al termine di una stagione? Poi finisce che la gente si incazza e in estate decide di non seguirci più! Levatemi questo povero coglione da davanti agli occhi”.

Il coraggioso Portavoce dei Giusti viene defenestrato seduta stante.

Produttore esecutivo: “Altre idee?”.

Servo di Satana: “Direttore, mi scusi se mi permetto, ma io avrei un’idea: si ricorda quando abbiamo preso per il culo il mondo con la falsa morte di Glenn? Ecco, quello fu un buon test per sondare il livello di stupidità dei nostri spettatori, e andò a gonfie vele. Perché non replicare una presa per il culo simile?”.

Produttore esecutivo: “Mmmmmh continua. Tutto ciò che può umiliare l’intelligenza del nostro pubblico mi attrae”.

Servo di Satana: “L’idea è questa: la scena è troppo violenta? Non la filmiamo! Abbiamo paura che i fan del morto si ribellino contro di noi e smettano di seguire lo show? Non la facciamo vedere! Ci inventiamo un’inquadratura da denuncia penale e lanciamo così un Toto Morto estivo. Poi, a seconda delle opinioni dei fan, decideremo più avanti chi eliminare veramente dallo show. Ci pensi, gli spettatori non parlerebbero d’altro fino ad ottobre!”.

Produttore esecutivo: “Cazzo questa sì che è un’idea! Una paraculata del genere non mi sarebbe mai venuta in mente! Andata! Bravo Servo di Satana, lei è abile nell’arte di inculare il prossimo, sono sicuro che farà carriera in questa rete”. 

Discepolo del portavoce dei Giusti: “Questo è un affronto! Un insulto all’intelligenza dei fan di The Walking Dead! Direttore mi ascolti la prego, abbiamo un finale clamoroso già fatto e finito. Dobbiamo far vedere la scena e soprattutto chi muore! Ok, ci sarà la censura da gestire, non potrà essere troppo violenta, ma la morte deve esserci! Poi chiudiamo su un Rick in lacrime, in ginocchio, annientato, con Negan che se ne va e promette che tornerà presto. Questo è l’unico finale possibile! Vuole mettere l’impatto? Perché dobbiamo essere schiavi di cliffhanger così spudorati solo per ricattare i fan? C’è un limite alle prese per il culo che la gente può sopportare!”.

Produttore esecutivo: “Spedite questo lurido comunista a spalare merda di elefante assieme a quei dementi che avevano avuto da ridire sull’utilità di Morgan in questo show”. 

Il Discepolo del portavoce dei Giusti  viene trascinato fuori dall’ufficio per le caviglie, ma ha il tempo di lanciare un’ultimo, eroico monito: “Bastardi!!! Siete la morte di ogni  forma d’arte televisiva! Prima o poi pagherete per quello che state facendo! Il popolo si ribellerà!!!”.

Mi dispiace, caro Discepolo del portavoce dei Giusti. Temo che il fandom di The Walking Dead non sia ancora pronto per una sollevazione popolare. Ma raccoglierò la tua eredità, e la tua missione diventerà la mia missione. Continuerò a farmi del male e a guardare questa serie, per il semplice fatto che bisogna conoscere il proprio nemico per poterlo sconfiggere. E per diffondere il verbo:

Bisogna resistere a questi soprusi. Una serie migliore è ancora possibile.

Se mi state leggendo e approvate quello che dico, voi siete la Resistenza per il ritorno di una degna serie di The Walking Dead.

E la guerra è appena cominciata.

Passo e chiudo.

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                                                 La fine che si meritano i produttori di questa serie. 

Se gli horror sono la vostra passione, fate un salto dai nostri amici di Film esageratamente da paura! (The walking dead the walking dead the walking dead)

Roberto Lazzarini

25 anni, cresciuto fin dalla tenera età a film, fumetti, libri, musica rock e merendine. In gioventù poi ho lasciato le merendine perchè mi ero stufato di essere grasso, ma il resto è rimasto, diventando parte di quello che sono. Sono alla perenne ricerca del mio film preferito, nella consapevolezza che appena lo avrò trovato, il viaggio ricomincerà. Ed è proprio questo il bello.
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