Se è vero che non tutti gli innamorati sfortunati sono automaticamente scrittori (ma ahimé essi sembrano non saperlo e lo fanno uguale, come quella storia del calabrone che vola nonostante sia una maledetta vespa cicciona), è altrettanto vero che 9 scrittori su 10 sono o sono stati innamorati sfortunati. Ciò significa che non sei solo bro, we feel you. E poi chettelodicoaffa’, quando c’è da piangere con stile, il campionario di canzoni/libri/film sull’intramontabile binomio amore-sfiga è lì pronto, a tuo uso e consumo come una scatola maxi di kleenex.
Allora siccome soffrire è bello, ma soffrire per bene ancora di più, ecco una personale top five dei 5 migliori film per sublimare il vostro Grande Amore Perduto, al quale per comodità ci riferiremo d’ora in poi con l’acronimo “GAP” – esattamente come quello che esiste tra la vostra versione dell’accaduto e la realtà, ma non ci interessa.
Unica avvertenza: che non vi venisse in mente di spararveli uno dietro l’altro in una letale maratona del malessere. In quel caso The MacGuffin non risponde di danni psicofisici e/o messaggi inviati a terzi.
5. Mannaggia alla sfiga: GIULIA NON ESCE LA SERA | Giuseppe Piccioni | 2009
Cominciamo con una cosa soft (e si fa mooolto per dire). Potrebbe trattarsi di una storia d’amore sfigata come ce ne sono tante, e infatti per avere sfiga in amore non c’è bisogno di stare con una agli arresti domiciliari come Giulia. Il vero punto di sublimazioni di Giulia non esce la sera, che trasforma il GAP medio in una roba da apocalisse, è la colonna sonora, interamente realizzata dal gruppo più qualitativamente sofferente che c’è: i Baustelle. Io li ascolto anche mentre prendo il sole alla spiaggia, i Baustelle, chissenefrega della difficoltà a superare la quarta/quinta canzone a fila, mi piacciono troppo. Poche cose fanno sanguinare il cuore come il lamento di Valeria Golino (la Giulia del film) che duetta con Francesco Bianconi in “Piangi Roma” – canzone che è tutto un programma già dal titolo.
4. Mannaggia ai progetti: LA LA LAND | Damien Chazelle | 2016
Sì, proprio lui. Lasciamo da parte per un attimo tutto l’impianto felice simil-Disney di La La Land che ci è piaciuto tanto e concentriamoci sul finale (hey, l’avete visto tutti, non è più uno spoiler da un pezzo). Vorrei vedere chi è quello stoico robot che non si sentirebbe un filino turbato nel ritrovarsi davanti il suo GAP che suona determinate melodie in determinati locali con determinate insegne al neon. Non vi inquieta pensare che tra una manciata imprecisata di anni potrebbe accadervi qualcosa del genere? A me tantissimo. A quanto pare più sogni/ambizioni/progetti/varieedeventuali hai, meno questi coincideranno con quelli del tuo GAP. Allora nel frattempo meglio soffrire con gente yeah tipo Emma e Ryan. Perché La La Lavitaènammerda, però nel frattempo andiamo a ballare sopra le macchine in autostrada sotto lo scoppio del sole.
3. Mannaggia alla distanza: LIKE CRAZY | Drake Doremus | 2011
Te lo senti ancor prima di iniziare la visione, ed è per questo che sta sul podio: guardando Like Crazy soffrirai tanto e male. Il GAP in questo caso non è romantico né niente, è nudo e crudo e fa un male (in)credibile: potete essere innamorati quanto volete, ma se c’è un oceano a dividervi per sempre è molto, diciamo, improbabile che la faccenda finisca bene. E a proposito di finire, non vi dico niente sul finale, se non che è uno dei migliori che abbia mai visto. Se il vostro GAP ha risentito anche minimamente di problemi logistici, e se ogni tanto ci ripensate maledicendo treni e biglietti dell’aereo, guardatelo subito
2. Mannaggia al tempo: ETERNAL SUNSHINE OF THE SPOTLESS MIND | Michel Gondry | 2004
Non parliamo dei prodigi della traduzione ma della somma ideale: desiderio di cancellare un passato triste + riscaldare la minestra inconsapevolmente. La combo dei sogni proprio. Peccato che la realtà funzioni in maniera leggermente diversa. Eternal Sunshine of the Spotless Mind è un film per tutti quelli che muoiono ogni volta che sentono “When you gonna realize it was just that the time was wrong, Julieeeeet?”. Sareste disposti a farvi cancellare la memoria del vostro GAP come Joel e Clementine, se questo significasse essere felici? Mentre ci pensate guardatevi questo film, e sentitevi i paladini della giustizia sentimentale che combattono contro la tirannia del tempo (mentre piangono copiosamente).
1. Mannaggia alla combo mortale delle precedenti + l’amara verità: 500 DAYS OF SUMMER | Marc Webb | 2009
Questo è IL film. Conosco le battute a memoria, la colonna sonora a memoria, la sequenza “aspettative vs realtà” a memoria. L’ho messo in cima alla classifica per motivi tanto banali quanto ovvi: è il film del mio GAP più GAP. La storia non-storia-d’amore-e-ve-lo-diciamo-subito-anche-prima-dei-titoli-di-testa-perché-dovete-soffrire-e-tanto di Tom e Summer la conosciamo tutti (forse l’abbiamo anche vissuta), e noi ne abbiamo già parlato qui. Per descriverla in questa lista della sofferenza basterà un emblematico scambio di battute:
“È finita.”
“Era mai iniziata?”
E giù lacrime, calendario dei giorni passati sfogliato a caso e Baustell… ehm, Smiths.
Se siete sopravvissuti, ricordate: non esiste GAP così GAP da non avere un film che arrivi in suo soccorso e gli renda la giustizia che merita.
E comunque, w l’ammmooore.
P.s. trovate l’articolo anche sulla pagina dei nostri amici di Giornale7. Fateci un salto!