Il Russell che diventò un picchiatore, il picchiatore che divenne un cultore di vini francesi, il cultore di vini francesi che sfidò un impero nei panni di un gladiatore.
5 – L.A. Confidential | Curtis Hanson, 1997
IL noir. Tratto da un magistrale romanzo di James Ellroy (leggeteli due libri, non scottano, giuro) questo film mette insieme gente come Kevin Spacey, Danny DeVito, KIM BASINGER, Guy Pearce e ovviamente il mitico Russell, che interpreta il classico sbirro incazzoso che non vede l’ora di cambiare i connotati ai cattivoni. Russell è impulsivo, fumino, ci salta la brocca ogni cinque minuti e spacca grugni a sberle per tutto il film, un po’ come il vero Russell Crowe che nel 2005 è stato arrestato per aggressione e che si sa che c’ha la pugnazza facile. Il suo personaggio ha un vero e proprio debole per le “tipiche D.I.D.” (Donzelle In Difficoltà; se non riconoscete la citazione vi occorre il cilicio) senza però risultare banale. Tutt’altro. Uno dei suoi personaggi meglio caratterizzati, che avrà un profondo mutamento soprattutto da quando riuscirà a infilarsi nelle grazie – e intendo proprio letteralmente, bitches! – della MILF quando non c’erano ancora le MILF. Lei. Kim Basinger. Ecco, penso che se interpreti uno che si fa Kim Basinger tu debba essere già in odore di Golden Globe, ma come minimo.
4 – Un’ottima annata – A good year | Ridley Scott, 2006
Questo film rappresenta il mio ideale di vita, lo dico senza Kim Basinger sulla lingua (scusate, adesso me la tolgo dalla testa): ritirarsi in una tenuta decadente della Provenza meridionale a non fare altro che bere vino squisito, giocare a tennis, godere della terra rossa e del fascino irresistibile di Marion Cotillard. Ma chi direbbe di no, dai? Russell qui incarna LO stronzo per eccellenza, uno squalo dell’alta Wall Street (solo che è a Londra e io non so come si chiami la Borsa di Londra, quindi accontentatevi) che riscopre a poco a poco il valore di una vita autentica, una vita in cui è lecito perdere del tempo per le cose belle e dove non tutto è profitto e inculare il prossimo. Un film apparentemente semplice, ma che penso di aver visto una quantità imbarazzante di volte, anche perché Crowe è perfetto sia nel ruolo del Gordon Gekko della situa, che del viveur sciupafemmene col sottofondo della Vie en rose. E poi uno che si fa Marion Cotillard… forse mi sto ripetendo…
3 – American gangster | Ridley Scott, 2007
Questo “thrillerone paiura” (definizione da dizionario Morandini, circa) racconta la vera storia del narcotrafficante Frank Lucas (che non credo sia parente dell’inventore degli Ewoks) interpretato da uno strepitoso Denzel Washington. Il gangster (è lui quello del titolo, per i più insicuri tra voi) deve fare i conti col piedipiatti Ritchie Roberts, interpretato da nostro Russellone, che si misura ancora una volta con lo stilema del detective cazzuto, dandogli però tutto un altro respiro. Il detective Roberts è un uomo attanagliato dai dubbi, da mille problemi familiari e animato da una fede nella giustizia che lo porta a trionfare solo dopo innumerevoli patimenti interiori ed esteriori. Russell ci dà un’altra prova straordinaria, emotivamente fortissima ed è una controparte perfetta per il Walter White di Harlem.
2 – Il gladiatore | Ridley Scott, 2000
Pensavate di trovarlo al primo posto, vero? E invece no, miei cari supponenti, perché non stiamo parlando di Enzo Salvi, ma di un attore in grado di fare meglio de Il Gladiatore.
Dite che devo anche parlarne di questo film? Beh, è stato solo quello che gli ha fatto vincere un Oscar, che gli ha dato fama mondiale e lo ha consacrato come una delle rock-star più power di tutte (è un attore ma vabbè). Crowe qui è intenso, eroico, epico, gladiatorio, massimodecimomeridiatorio, eterno e ci regala alcune scene che si sono già scolpite a fuoco vivo nel Grande Albero della Storia del Cinema (che sta a nord, come il Corvo con Tre Occhi del Trono di Spade). Se non vi piace il Gladiatore tornate pure a Natale in India. Questo è anche il film che segna l’inizio di uno dei sodalizi artistici più lunghi di sempre, ovvero quello tra Russell e Ridley Scott, che ormai lo infila anche nel tacchino del Giorno del Ringraziamento.
1 – A beautiful mind | Ron Howard, 2001
Citando il caro Bob “Civil War” Lazzarini – che su questo film si è già prodigato – questo è il miglior Russel Crowe di sempre. Semplicemente impressionante. Il suo John Nash, tanto geniale quanto impacciato ed insicuro nei rapporti sociali, è semplicemente uno dei personaggi più commoventi ed efficaci che io ricordi. Grazie Bob, torna presto a trovarci.
A beautiful mind è un film incredibile, che ti strappa l’anima a mille pezzi, che ti lascia in balia della recitazione strabiliante di Russell Crowe che qui non interpreta, ma diventa John Nash, il matematico schizofrenico di cui si racconta. Una recitazione sublime per un film perfetto, che non può che riconciliare con un cinema-biografia che molte volte ci regala palle di putridume niente male.
La classifica è finita, ricordo a tutti che si tratta di mie opinioni personali, cavate dai film che ho visto io; vi invito quindi a scrivere nei commenti la vostra di classifica, ma non toccate la mia, altrimenti vi scateno contro i supereroi Marvel insieme a Bob.