Vorrei fare un gioco con voi. Oggi, vi chiederei di utilizzare un pizzico di fantasia e una spolverata di immaginazione; chiudete gli occhi e, quando li riaprirete, vi sentirete più vecchi, attempati e in cielo vedrete ologrammi sexy. Sì, sarete nel futuro. Uno di quei domani prossimi che tanto ci piacciono, a noi cinefili amanti della distopia.
Ve lo siete mai chiesti come potremmo essere tutti noi, generazione di accaniti e convinti amatori della settima arte, tra qualche anno? Io sì. E la prima cosa a cui ho pensato è: “Ma se dovessi consigliare un film ai miei figli/nipoti, quale sceglierei?” (da buon logorroico sapientone…).
Data la mia indole un po’ saccente, di sicuro escluderei quelli che (quasi sicuramente) saranno dei veri e propri classici, tipo Interstellar, Blade Runner 2049, Her, e tutti i mastodontici pilastri del cinema del ‘900, che già li sono. Sempre che un gruppo di poliziotti filo-nazisti non sia arrivato a distruggere e bruciare tutte le copie di 2001: odissea nello spazio in stile Fahrenheit 451.

In questi casi, opterei per un bel cult, quel film che magari conosceranno in pochi o che verranno messi nei dimenticatoi nonostante abbiano forgiato giovani menti cinefile come quella del sottoscritto. Pensate un po’ che disastro hanno combinato.
E quale genere migliore per questo gioco spastico del mio amato sci-fi? Insomma, magari non saranno dei must imprescindibili (per voi), ma di sicuro, anche un domani, sapranno ricordarci quanto fosse bello il cinema “ai nostri tempi”. Mi è come nata un’insana voglia di andare a vedere cantieri interdimensionali con i miei androidi soci di scopa.
Looper – Rian Johnson | Voto ●●●●●
Dici Johnson e pensi Il peggior film di Star Wars di tutti i tempi!!1!. E no, qui casca l’asino. Non vi voglio parlare dell’ottavo capitolo della saga, bensì di una vera e propria bomba atomica: Looper.
2044. Una società di sicari uccide le proprie vittime spedendole dal 2074 indietro nel tempo, grazie a una macchina misteriosa e illegale. Al termine del loro contratto, i sicari sono costretti a uccidere il se stesso del futuro, ricevendo oro e avendo, da lì in poi, solo 30 anni da vivere.
Questo film è tutto ciò che un amante dello sci-fi può desiderare: viaggi nel tempo, motorini volanti, poteri telecinetici e Bruce Willis con i capelli lunghi. Credo di aver detto tutto.
Scherzi a parte, Looper è la sintesi perfetta della mia idea di cult, in grado di affrontare il tema del determinismo con una sensibilità e maestria davvero rare, aggiungendo un pizzico di violenza a un mondo spietato, allo sfascio e spaventosamente plausibile. Montaggio da sturbo, Joseph Gordon-Levitt in stato di grazia e Ryan Johnson che si conferma, ancora una volta, un grandissimo talento in cabina di regia. Looper è patrimonio per il nostro futuro.
Chronicle – Josh Trank | Voto ●●●●○
Stesso discorso di prima, valido per il regista. Dimenticate per un momento quella zotta dei Fantastici 4; il buon Josh sa girare! Pensate sia pazzo? Chronicle è qua per smentire voi scettici e sopravvivere all’usura del tempo.
Un vero superhero sci-fi movie, non convenzionale, girato in found footage che mostra il lato oscuro dell’adolescenza e il dramma di un giovane cresciuto in una “classica” famiglia disfunzionale americana. Chronicle è un film coraggioso, di cui nel 2012, in un momento in cui nei cinema usciva l’iconico primo Avengers, io e pochi altri ci innamorammo: un progetto ambizioso, folle, ma diretto con garbo e con una maturità incredibile nei contenuti che non ti aspetti da un’opera prima.
Pochi (anzi, nessuno) film di fantascienza come questo sono stati replicati negli ultimi anni. Chronicle è una gemma rara, di quelle che vanno custodite e ricordate. Uno dei miei cult preferiti.
Sunshine – Danny Boyle | Voto ●●●●○
Discusso, bistrattato, amato ed elogiato. Criticato in maniera ambigua da Tarantino (il mondo del web è davvero magnifico) e difeso a spada tratta dalla fan base del regista inglese. Penso sia scontato dirvi da che parte sto.
In Sunshine, Danny Boyle mostra di essere un autore completo (e non solo un regista per casalinghe stile The Millionaire), con un epico viaggio (nello spazio e nell’animo umano) tra sci-fi, horror e un pizzico di gore. Ancora qua state? Correte a vederlo, adesso. C’è pure il sommo Alex Garland alla sceneggiatura. Che acquolina…
Visivamente mozzafiato, epico in ogni inquadratura e con dei personaggi giganteschi. Se non diventerà un cult questo, mi riguarderò tutta la saga di Twilight insieme a un gruppo di fan arrapate per Ed Cullen. L’ho detto. Film di una bellezza indicibile, che mostra i limiti che l’uomo è disposto a superare per salvare la propria specie. Pure quando il sole è sul punto di spegnersi.
Moon – Duncan Jones | Voto ●●●●●
Qui siamo in zona capolavoro. Non esagero, questo giro dico sul serio: Moon è forse il miglior film sci-fi degli anni 2000. A mani basse. (State boni, vi sto solo provocando… forse).
Di per sé, la trama è ridotta veramente all’osso ed è costruita attorno a Sam Bell, un netturbino lunare che aspetta il termine del suo contratto per tornare sulla Terra. Diffidate dalle apparenze… il film del mio amico Duncan è uno tsunami di emozioni, un pezzo raro di bellezza visiva, un saggio di regia. Richiami kubrickiani (la macchina Gerty, con voce di Kevin Spacey), Sam Rockwell che si mangia letteralmente lo schermo e una scrittura perfetta, per tempi, coerenza ed efficacia del suo protagonista.
Chi non considera Moon un istant-cult, forse non vuole poi così tanto bene alla sua mamma.
Serenity – Joss Whedon | Voto ●●●●○
Prima dei Guardiani della Galassia, dopo Star Wars; aggiungeteci una spolverata di western. Da un poutpourri di generi, ecco che spunta Serenity, western-scifi partorito dalla mente di Joss Whedon (prima che andasse in depressione dopo Age of Ultron).
Nato come punto di arrivo di una serie televisiva, Firefly, il film funziona perfettamente come stand alone; puro intrattenimento, sparatorie, botte da orbi, spadoni e bracconaggio a bordo di navicelle spaziali in compagnia di un amabilissimo gruppo di antieroi comandato da Nathan Fillon. Ed è subito di nuovo amore per Richard Castle.
Flop clamoroso al botteghino e totale mancanza di attori da facciata (insomma, vendibili) non hanno frenato negli anni la diffusione e conoscenza di Serenity, vero oggetto di culto e perfetto esempio di quello che cerco per questa lista.
Non fermatevi davanti al pregiudizio o a qualche effetto speciale leggermente datato, il film è una miscela esplosiva e una vera scoperta. Perché negarvi questo piacere, dico io?
E per chi non si accontenta…
Potrei provare a rimanere qui per giorni, a elencarvi titoli su titoli, ma mi limito a darvi alcune honorable mention: l’eccentrico Guida galattica per autostoppisti, l’epopeico e mastodontico Cloud Atlas delle sorelle Wachowski, I figli degli uomini di Cuaron e, aggiungo a sorpresa, il Solaris di Soderbergh.
Dopo un po’ di citazionismo che ha avuto come unico scopo quello di darmi un certo tono, porgo a voi queste domande: quali film scegliereste voi, nella vostra collezione di cult sci-fi? Ne ho dimenticato qualcuno? Pensate mi sia bevuto il cervello?
Mi raccomando, questo è un compito importante; abbiamo delle grandi responsabilità verso i giovani di domani. Giovani futuri lettori del MacGuffin e amanti dello sci-fi.