Ve lo confesso, questa è stata difficilissima. Del tipo che le fatiche di Ercole in confronto erano il tea party delle cinque con i pupazzetti e i biscotti finti. Questo non significa che io prenda il the con i miei peluche eh, mettiamo bene le cose in chiaro. Ma dovete capirmi, io con I Simpson ci sono cresciuto, ho divorato le puntate per anni e anni, e continuo a farlo anche adesso (anche se in maniera differente).
La serie animata di Matt Groening mi ha sempre accompagnato, regalandomi episodi strabilianti uno dopo l’altro, e facendomi diventare il malato mentale che sono ora. Grazie Matt. Sì perché a furia di guardare e riguardare I Simpson ormai sono una macchinetta spara-citazioni, di quelle che si ricordano parola per parola le più inutili cagate (e che quando io e un mio amico iniziamo con la lista diventiamo paria sociali in pochi nanosecondi). Ah, se solo questa cosa funzionasse per lo studio, ora avrei già un paio di Nobel. Tutta colpa della maledizione del congurt.
Ma andiamo subito alla classifica. Spero capiate che, oltre ad aver dovuto scegliere solo dieci puntate (cioè, solo dieci, sono matto), ho anche dovuto metterle in competizione una contro l’altra. Non so come ho fatto, davvero.
REGOLE IMPORTANTISSIME
Prima di venire coperto di insulti eccetera eccetera vediamo di fare chiarezza. La classifica è squisitamente personale, quindi opinabile (sperando traspaia l’amore che ho per I Simpson e quindi capiate quanto l’abbia fatta con coscienza). Non ci saranno gli special di Halloween perché penso che meriterebbero una classifica a parte data la loro differenza con le altre puntate. Nella classifica ho deciso di inserire solo le puntate dalla prima alla decima stagione, perché poi I Simpson per il sottoscritto sono morti e sepolti. Un po’ come quando chiedi a qualcuno del seguito di Donnie Darko o a qualcun altro delle vicende di Spiderman dopo One More Day: ti guarderanno con espressione dubbiosa dicendo di che stai parlando? Queste cose non esistono.
Insomma, avete capito l’antifona. Si comincia!
10 – Il viaggio misterioso di Homer (Stagione 8, episodio 9)
Mai mangiare i peperoncini del Quetzlatacatechenanmbo, mai. Soprattutto se sono coltivati nella giungla primitiva e selvaggia dai pazienti di un manicomio criminale in Guatemala. Te la vai proprio a cercare. Homer però è orgoglioso, e per battere Winchester lo fa eccome. Poi inizia a vedere cose che manco grazie al prodotto di Walter White. Però questo lo porta ad avvicinarsi ancora di più a Marge, sigillando la loro profonda e mistica intesa. Il rapporto onirico/reale è gestito alla grande, facendo di questa puntata de I Simpson un vero piccolo capolavoro.
Chicca dell’episodio: nella versione originale la voce del coyote è di Johnny Cash.
Momento cinematografico: c’è la musica de Il buono, il brutto e il cattivo quando Homer sfida Winchester.
Momento serie tv: l’uomo del faro sostituito da un computer prende in giro un vecchio episodio de Ai confini della realtà.
9 – Marge contro la monorotaia (Stagione 4, episodio 12)
Lo so benissimo che in questo momento state cantando la canzone della monorotaia. Monorotaiaaaaaa. Scusate. Springfield fa causa a Burns per aver riempito il parco di rifiuti tossici ottenendo una bella somma come risarcimento. Nella solita riunione cittadina fa capolino Lyle Lanley, eccentrico venditore di monorotaie. Tutti (tranne Marge) si faranno abbindolare come gonzi. Io li avrei dati al Signor Snrub, sembrava una persona perbene. Fatto sta che nell’immaginario de I Simpson la monorotaia si è aggiudicata un posto in prima fila, soprattutto grazie alla fantastica canzone. Monorotaiaaaaaa. Ok basta.
Chicca dell’episodio: in un insegna in Main Street (la strada che Marge voleva mettere a posto con i soldi di Burns) c’è scritto “bastoncini di pizza”. Un tipico piatto americano.
Momento cinematografico: la canzone che accompagna Burns e Smithers quando scaricano i rifiuti tossici è quella di Beverly Hills Cop.
8 – Il Film Festival di Springfield (Stagione 6, episodio 18)
Per ravvivare l’immagine di Springfield Marge propone di organizzare un festival cinematografico, composto dai corti girati dai cittadini. La follia della città racchiusa in un episodio. Dall’imponente kolossal Un Burns per tutte le stagioni al poetico film di Barney, dal gioiellino Le mille luci del Jet Market allo strabiliante musical Boe Trinca Trinca, fino al capolavoro assoluto e senza tempo di Hans Uomotalpa: Uomo colpito da una pallonata. In questa puntata è racchiuso tutto il cinema hollywodiano, con le sue contraddizioni, le sue luci e le sue ombre. Vince la poesia alla fine? Chissà.
Chicca dell’episodio: due degli scrittori del film di Burns si chiamano Lowell Burns e Babaloo Smithers.
Momento cinematografico: beh, tutto.
7 – Chi ha sparato al signor Burns? (Stagione 6, episodio 25 – Stagione 7, episodio 1)
Un cliffhanger pazzesco per una serie animata, un giallo (ha ha HA!) diviso in due episodi. Chi ha avuto il fegato di sparare a Charles Montgomery Plantageneto Schicklgruber Burns? Due puntate fenomenali (soprattutto la prima) dove gli sceneggiatori si sono divertiti a giocare con noi, disseminando indizi qua e là per portarci a scoprire il colpevole, a partire dalla lavagna della sigla. Chapeau insomma, due episodi che cagano in testa a tanti bei procedural drama odierni. E tutto perché Monty voleva oscurare il sole, la gente sa solo lamentarsi.
Chicche degli episodi: ci sono tanti riferimenti alle ore 15 (sull’orologio nella classe di Bart, la messa in onda di Scusate le mie frecciate, il tramonto alle 15, i tre colpi dell’orologio quando Burns cade sulla meridiana); quando Lisa dice che nessuno di loro è capace di commettere un omicidio Maggie si sveglia e guarda Palla di neve II.
Momenti cinematografici: l’interrogatorio di Willie ricorda quello di Basic Instinct; la fuga di Homer è una parodia de Il fuggitivo.
Momenti serie tv: il doppio episodio è tutto un rimando ad una puntata di Dallas; il sogno di Winchester è invece un riferimento ai sogni di Cooper in Twin Peaks.
6 – Springfield Files (Stagione 8, episodio 10)
La verità non è la fuori. Ma proprio per niente. Ce lo dimostra l’incursione del paranormale di X-Files ne I Simpson. Gli alieni non esistono, anche se vengono utilizzati dall’FBI per identificare quello che ha visto Homer. Ci sono talmente tanti riferimenti alla fantascienza in questo episodio che in confronto The Big Bang Theory è una sit-com adatta a mia madre. Comunque Berlusconi usa lo stesso identico trattamento di Burns, poco ma sicuro.
Chicche dell’episodio: nel quartier generale dell’FBI c’è una foto di J. Edgar Hoover col prendisole; David Duchovny e Gillian Anderson prestano le voci nella versione originale; essendo una parodia della celebre serie tv, sia negli Stati Uniti che in Italia l’episodio è stato trasmesso lo stesso giorno di X-Files.
Momenti cinematografici: troppi.
5 – Homer il grande (Stagione 6, episodio 12)
Chi non vorrebbe far parte dei Tagliapietre? Beh, a parte tutti i membri della Carboneria, Massoneria, Illuminati, Bilderberg eccetera eccetera. Ma non divaghiamo, che poi altrimenti si arriva alle scie chimiche e perdo credibilità. Il club più segreto ed esclusivo di Springfield accoglie anche Homer Simpson, che risulta essere il Prescelto della setta. Anche qui c’è quella dannata canzone che ti resta nel cervello, assieme a tutte le geniali e folli regole del club. Quello dei “Vietato agli Homer” ovviamente.
Chicche dell’episodio: i membri del Consiglio mondiale dei Tagliapietre sono George Bush, Jack Nicholson, Orville Reddenbacher e Mr. T; Adolf Hitler è un membro; la voce originale di Numero Uno è quella di Patrick Stewart (il Charles Xavier degli X-Men).
Momento cinematografico: quando bruciano i vestiti di Homer dal fuoco si liberano degli spettri come in I predatori dell’arca perduta (Arca dell’Alleanza che è ovviamente in possesso dei Tagliapietre).
4 – L’infuriato Abe Simpson e suo nipote brontolone in “La maledizione del Pescediavolo battagliero” (Stagione 7, episodio 22)
Quanto amo questa puntata, e non è nemmeno sul podio, rendiamoci conto. C’è tutto: mistero, avventura, un tesoro, un cattivo come si deve, risate, guerra, i nazisti e la tontina. Se fossi un rapper credo mi sarei già fatto tatuare il Pescediavolo battagliero. Comunque, ritenuto da tutti solo un vecchio rimbambito, in questa puntata il Nonno Abe Simpson si dimostra un eroe di guerra, nonostante non riesca a stare più di cinque secondi senza umiliarsi. Ma il rapporto con Bart si cementifica, e lui si rende conto che, anche se Abe gli fa fare delle figuracce di tanto in tanto, non cambierebbe suo nonno con nessun altro al mondo.
Chicca dell’episodio: mentre insegue Burns, Abe perde la pantofola sinistra. Arrivati alla spiaggia però gli manca la destra e un attimo dopo è di nuovo al suo posto.
3 – Il promontorio della paura (Stagione 5, episodio 2)
Inizia il podio gente, spero siate arrivati fin qua senza affilare i coltelli. Quanto sono simpatico. Perché Telespalla Bob non poteva non essere sul podio. Un personaggio geniale, la perfetta nemesi fallimentare di Bart. In questa puntata tenta l’ennesimo omicidio del giovane Simpson, costringendo la famiglia a trasferirsi al Lago Orrore grazie al programma di protezione testimoni dell’FBI. Ora, la scena del “salve signor Thompson” è diventata un cult sui nostri cellulari di una decina di anni fa, quindi è inutile che vi stia a spiegare quanto sia perfetta la puntata. E anche qui si canta, solo perché Bob ha una voce da usignolo.
Chicca dell’episodio: salito sulla casa galleggiante Bob cammina sopra nove rastrelli (come Steve-O insomma).
Momenti cinematografici: tutto l’episodio è una parodia di Cape Fear di Scorsese; Bob alloggia nell’omonimo Motel Bates di Psycho.
2 – La città di New York contro Homer (Stagione 9, episodio 1)
Medaglia d’argento per una puntata che fa ammazzare dal ridere dall’inizio alla fine. La lotta di Homer Simpson contro New York City è epica, quasi meglio del Fosso di Helm. La macchina al World Trade Center, il Khlav Kalash e il succhio di granchio, la trivella per togliere la ganascia, dai cosa volete di più? Da rivedere e rivedere all’infinito, tifando sempre spudoratamente per il nostro Simpson preferito.
Chicche dell’episodio: in questa puntata appare per la prima volta Duffman (oh yeah); Woody Allen rovescia in testa la spazzatura a Homer.
Momenti cinematografici: il duello fra Homer e la carrozza a Central Park ricorda quello delle bighe in Ben Hur; la tazza di Barney trema esattamente come il bicchiere di carta in Jurassic Park quando arriva il tirannosauro.
1 – La prima parola di Lisa (Stagione 4, episodio 10)
Ebbene sì, questa è la (mia) puntata migliore de I Simpson. Perché? Perché è grazie ad episodi come questo che un cartone animato resta nel cuore, che diventa più di un semplice cartone animato. Sono episodi come questo che andrebbero fatti vedere ai genitori quando dicono ma alla tua età guardi ancora I Simpson?!?1!!! La storia della prima parola di Lisa è di una dolcezza estrema, perché la sua prima parola è proprio “Bart”, nonostante i litigi continui dei due fratelli. Ma la cosa migliore è la poesia del finale. Sia Bart che Lisa chiamano Homer con il suo nome da sempre, e mai “papà”. Maggie invece non parla mai, archetipo consueto in queste serie animate. Ma quando Homer la porta nella sua culla per dormire e chiude la porta andandosene, lei sussurra dolcemente “papà” prima di addormentarsi. Mi asciugo una lacrimuccia e torno da voi, scusate.
Chicche dell’episodio: anche se il Nonno Simpson nel flashback del 1984 è più giovane, nel primo appartamento di Homer e Marge c’è una foto di lui da vecchio; nonostante nella prima stagione Krusty dica espressamente di essere analfabeta, nel flashback di questa puntata (cioè molto prima di quando Telespalla Bob cerca di incastrarlo) riesce a decifrare un comunicato stampa sul boicottaggio delle Olimpiadi da parte dei russi; l’unica parola di Maggie viene affidata nella versione originale nientepopodimeno che ad Elizabeth Taylor.
Momento cinematografico: nell’episodio di Grattachecca e Fichetto la musica è presa dal film Momenti di gloria e dalla colonna sonora di Vangelis (lo stesso di Blade Runner).
Bene, abbiamo finito, chi è arrivato fin qui non ha vinto niente, nemmeno un test di gravidanza marca Krusty. Però vi faccio comunque un piccolo regalo. Dato che fare questa classifica è stato estenuante visto quante puntate de I Simpson io ami alla follia, vi metto tutte quelle che ho dovuto eliminare con la morte nel cuore (pure in ordine). Ci sarà sicuramente la vostra preferita nel mucchio, garantito.
Krusty va al fresco, Bart rischia grosso, Simpson e Dalila, Homer alla battuta, Kampeggio Krusty, Homer l’eretico, Mister Spazzaneve, Io amo Lisa, La festa delle mazzate, Quartetto vocale di Homer, L’orsetto del cuore, L’ultima tentazione di Homer, $pringfield, Homer e Apu, Lisa contro Malibu Stacy, Homer nello spazio profondo, Homer ama Flanders, Il ragazzo che sapeva troppo, La finestra sul giardino, Grattachecca e fichettolandia, Homer l’acchiappone, Bart contro l’Australia, La carica delle due dozzine e uno, Limone di Troia, Bart si vende l’anima, Maxi Homer, L’ultimo sfavillio di Telespalla Bob, Squadra Homer, Due pessimi vicini di casa, 22 cortometraggi di Springfield, Un mare di amici, Si trasloca solo due volte, Homer toro scatenato, Uragano Neddy, La montagna della pazzia, Homer contro il 18° emendamento, Il nemico di Homer, Il pulmino per bambini, Marinaio Homer, Guai da un trilione di dollari, Il re delle montagne, Tanto va Homer al lardo, Viva Ned Flanders.
Sciappa!
P.s. trovate l’articolo anche sulla pagina dei nostri amici di Giornale7. Fateci un salto!
P.p.s. se siete dei fan dei Simpson, fate un salto dai nostri amici di Un’altra pagina dei Simpson e Sigle Cartoni Animati!