Serie TV

Il “Profumo” di serie Netflix

Luccicante e ammaliante, Profumo, un nuovo show tedesco, ha fatto la sua comparsa tra i titoli in evidenza del catalogo Netflix: ne vale la pena?

Gli amici crucchi in passato hanno già fregato diversi Netflix-addicted. È ancora viva e bruciante la cicatrice per quel finale un po’ così di Dark. Nell’attesa di una seconda stagione dell’apprezzato show sci-fi, tuttavia, i tedeschi hanno deciso di lanciarsi in un terreno meno pericoloso, rimettendosi in gioco in un genere più vicino alla loro tradizione: il mystery-poliziesco a puntate. Aspettate, aspettate: non starete pensando a L’ispettore Derrick, vero? No, niente di tutto questo. Insomma, ancora non siete convinti che i tedeschi ci sappiano fare con il piccolo schermo. Beh, Profumo potrebbe farvi cambiare idea. O, perlomeno, far vacillare le vostre certezze.

Solo un campione di questo profumo, grazie

Cari scettici, vi capisco. Uno show ispirato a un romanzo considerato intoccabile approda da un giorno all’altro sul catalogo e, improvvisamente, ogni suggerimento di visione sembra includerlo. Decisamente sospetto quanto irritante. Quasi quanto le commesse pronte in pole position all’ingresso della profumeria, armate ogni ora di surreale allegria e campioncini con cui stordire gli improbabili clienti. La strategia di Netflix per Profumo effettivamente è stata molto simile a questa e, forse, ha allontanato diversi possibili spettatori. Tuttavia, superate le porte scorrevoli oppure l’episodio pilota, è facile entrare in sintonia con l’atmosfera, per quanto surreale.

Profumo - Protagonista

Profumo diventa, così, la serie che non ti aspetti. Ma come: non doveva essere un semplice show da guardare distrattamente? No, Profumo incuriosisce lentamente, mostra i suoi difetti e riesce anche con questi a catturare lo spettatore. Bastano pochi minuti per ritrovare effettivamente i soliti limiti da serie tedesca. O vogliamo chiamarli puntigli squisitamente da pubblico italiano? Chiamateli come volete, ma è certo che ogni volta vi troverete a confondere personaggi e attori, tutti così terribilmente simili tra loro. Superato questo aroma iniziale poco piacevole, Profumo inizia a sfruttare il suo potenziale con riflessioni inaspettate e abbastanza originali.

Un’ispirazione oltre le pagine del romanzo

Tutti si aspettavano un adattamento moderno del celebre romanzo di Patrick Suskind. Gli amici di Netflix, invece, hanno sfornato qualcosa di diverso: uno show che vede protagonista un gruppo di amici ossessionati dai profumi, un’insana passione scoperta proprio grazie alla lettura del famoso romanzo. Questo dettaglio non emerge subito. Come detto in precedenza, infatti, lo show si prende un paio di puntate per trovare la formula giusta. Prova diversi ingredienti, cerca le giuste dosi e poi ammalia con gran piacere. Nel corso degli ultimi episodi, tra omicidi inaspettati e collegamenti mai considerati, il gioco è ormai fatto, lo spettatore catturato e la storia diventa così determinata da arrischiare anche omaggi tutt’altro che banali.

Eh sì, sul finale – senza svelare troppo – Profumo, grazie alla sua valida protagonista Friederike Becht, trova anche qualche svolta vagamente alla SevenLe vette di qualità di David Fincher non vengono raggiunte ma si può comunque apprezzare il tentativo. Vizi, ossessioni e sogni irrealizzati diventano così il terreno ideale per un insieme di personaggi difettosi, fragilissimi e costantemente in bilico. Profumo inaspettatamente riesce allora a sconfiggere il pregiudizio sulle serie tedesche e trova una strada insolita in grado di omaggiare un grande romanzo senza perdersi in un adattamento ingannevole. 

Federica Gaspari

Dal '95 è persa in una dimensione alternativa costellata di film e libri tra cui si aggira sbadatamente a bordo di una DeLorean. Nel tempo libero cerca a ingegneria la formula perfetta per rimanere in pari con le serie tv che segue.
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