Quanta carne sul fuoco (anche nel senso letterale) nel nuovo episodio de Il Trono di Spade: meno adrenalina, ma tanti personaggi, vecchi e nuovi incontri, molti intrighi e qualche chicca nascosta. La sostanza è talmente tanta che non c’è nemmeno tempo per tette, culi e scene di sesso, quindi anche noi dobbiamo entrare subito nella mischia. Prendetevi il vostro buco della serratura che andiamo a spiare cosa succede in giro per Westeros…
Se dopo le fiamme di Drogon volete rinfrescarvi la memoria alla Barriera, ecco gli appuntamenti precedenti con Il Trono di Spade:
Chi invece non ha bisogno di un ripassone tra le biblioteche polverose della Cittadella, sappiate che da qui in poi troverete
COMMENTI SPOILER SUL QUINTO EPISODIO DE IL TRONO DI SPADE.
Ricominciamo dall’esatto punto in cui eravamo rimasti: Bronn ha portato in salvo Jaime dalle fiamme del drago, durante la carica a cavallo, buttandolo in acqua. Sono sopravvissuti?

Sono sopravvissuti. Jaime, il nostro “eroe del versante opposto” (la faccenda di aver buttato un bambino da una torre innescando tutti gli eventi nefasti della storia gli è stata perdonata alla stagione 2 circa), si rende conto che i Lannister avevano molto poco da fare i gradassi fino all’episodio precedente: puoi anche avere un tostapane come avversario politico – cosa che più o meno Daenerys Targaryen è -, ma se il tostapane in questione ha tre draghi, tutti i piani machiavellici del mondo finiranno comunque rosolati a fuoco vivo. Con un po’ di rosmarino.
Il nostro tostapane, voglio dire, la nostra Regina dei Draghi, sempre in bilico tra l’Eroe di cui Abbiamo Bisogno e la degna erede di suo padre il Re Folle, fa un bel discorso da piazzista ai pochi sopravvissuti delle file Lannister. Molti scelgono “spontaneamente” di inchinarsi alla bionda armata di dragone sputafuoco, mentre i due Tarly votano scheda bianca, stufi di nuovi candidati politici che promettono promettono ma poi neanche gli 80 euro in busta paga.
E così, come in ogni buona democrazia, la magnanima Khaleesi Distruttrice di Catene venuta a liberare i popoli dà ordine di giustiziare padre e figlio. Mica decapitandoli, non è così disumana: facendoli bruciare da Drogon.
Ne carbonizzi due per educarne cento.

Di ritorno a Roccia del Drago su volo privato (altro che Ryanair), Daenerys in groppa a Drogon plana davanti a Jon Snow, verso cui il drago sembra provare una strana simpatia. Si lascia pure accarezzare da lui!
Oh oh oh, spoiler!
O no? Voglio dire: ormai l’hanno capito pure i sassi chi è il padre biologico di Jon, no?
Da questo momento in poi, notiamo che Daenerys inizia a guardare Jon con occhio costantemente lubrico. Ce n’è? Secondo noi sì.
Cosa c’è che accenda di più l’ormone di un tizio emo sempre triste e impellicciato che quando apre bocca parla solo di cadaveri, in fondo?
Incest is in the air.
(Sapete perché parlo di incesto, vero?)

Come da tradizione, nel momento in cui la nostra amata Khaleesi inizia a fare un pensierino su qualcuno, spunta l’unico personaggio il cui trono, in questa serie, non verrà mai e poi mai contestato: Ser Jorah Mormont, Re della Friendzone.
Molti gli hanno conteso il primato, ma sono pivelli al suo confronto.
Dany è felice di rivederlo guarito: lo abbraccia, gli dice “ti amo di bene” e poi lo manda subito in una missione suicida.
Ma non acceleriamo.

A Nord della Barriera incalzano le truppe dei morti e Bran, con gli occhi dei corvi, è l’unico che può vederle in anticipo. Missive vengono spedite sia a Jon Snow che alla Cittadella, dove Samwell Tarly è ancora impegnato nel suo più recente passatempo, ovvero non venire mai ascoltato da nessuno. Prova a convincere i maestri della validità delle parole di Bran, ma quelli sono come i vecchietti al bar la domenica mattina: i giovani d’oggi per loro sono buoni solo a guardare il telefonino, non cedono neanche mai il posto sull’autobus.
A proposito, questo episodio si segnala per il più alto concentrato di “spiegoni” nei dialoghi per ricordare agli spettatori chi siano i personaggi e i loro gradi di parentela. Gli sceneggiatori hanno avuto pietà per un pubblico che da sei stagioni fa in parte ancora fatica a distinguere Bran da Bronn, così ecco che appaiono mini recap interni come:
Tyrion e Varys cospirano per convincere Daenerys ad aiutare Jon.
L’idea geniale che hanno in udienza è quella di suggerire, a Jon, di prelevare un campione di “non-morti che camminano” e portarlo… a Daenerys, direte? No: a Cersei. Che è proprio lì lì per accoglierli a braccia aperte.
Il piano è che Tyrion convinca Jaime a convincere Cersei a dare udienza a Jon per vedere un vero non-morto che al mercato mio padre comprò, così da accertarsi che la minaccia da Nord è reale.
Il piano è il più stupido del mondo e nessuno ci sta più capendo un cazzo, quindi ovviamente Daenerys dà il suo consenso, pur scocciata dal dover dire addio a Jon tanto presto.
Ora capiamo finalmente la perseveranza di Dany a volere che Jon si inginocchi davanti a lei: evidentemente, Ygritte non era stata così discreta a suo tempo nel raccontare i suoi talenti, e le voci per Westeros, si sa, girano.
Daenerys invia Ser Jorah ad aiutare il ragazzo che le piace e, forse, a morire per proteggerlo, come in ogni vera friendzone che si rispetti.
Altro piccolo momento spiegone riguardante la famiglia di Jorah:

L’incontro non sfugge in realtà agli uccellini della sorella (Qyburn), che però da qualche tempo sembra molto più timida nel far esplodere la gente: da quando ha appurato che la sua diretta avversaria sì, ha tre draghi e non di peluche, pare molto più intenzionata ad andarci coi piedi di piombo nelle cose.

Dopo aver scoperto che Olenna è stata la vera mandante dell’omicidio di Joffrey (sempre sia lodata), Cersei ingoia bile e poi annuncia al gemello di essere di nuovo incinta e che non ha, stavolta, alcuna intenzione di mentire sulla paternità.
Alèèèè, un altro piccolo Joffrey in arrivo! Passiamo oltre.

Davos, che ha accompagnato Tyrion grazie a una strada-segreta-che-solo-lui-conosce (le guardie di Approdo del Re sono vispe nella sorveglianza come degli Stormtroopers), approfitta del tempo libero per farsi un giretto a Fondo delle Pulci e si imbatte in una vecchia conoscenza, nascosto in piena vista: il fabbro Gendry, che lavora come… fabbro.
Di nuovo: sorveglianza? C’è nessuno? Ehi?
Gendry, che non sembra aver atteso altro, decide di seguire Davos per unirsi alla causa di Jon, ed ecco che abbiamo il nuovo momento spiegone:
Si crea una di quelle fratellanze immediate tra figli bastardi che aprono il cuore.

Davos intanto ci dà una sua perla di saggina dicendo che i suoi consigli valgono qualcosa, visto che possiede il merito di “essere arrivato alla sua età”.
In effetti, visti gli accadimenti della serie e visto che Jon a furia di fidarsi come suo padre e suo fratello di qualunque persona gli dica di fidarsi ha scampato di un pelo l’essere sotto un mazzo di fiori, fossi in lui farei meno lo splendido.
A proposito di Jon: abbiamo un momento easter egg, alla Cittadella, fatto apposta per sfuggire all’attenzione. Io stessa ho dovuto risentire la scena un paio di volte, per esserne sicura.
La bruta Gilly sta leggendo a Sam dei dati noiosissimi su un libro. A un certo punto, mentre Sam – e gli spettatori – praticamente hanno smesso di ascoltarla, si imbatte senza saperlo in una pagina che nasconde il più grosso segreto della serie. Chiede a Sam cosa sia un annullamento di matrimonio, e poi legge:
Un principe di nome Reggar ha ottenuto a Dorne l’annullamento e nella stessa giornata ha contratto matrimonio con un’altra donna.
C’è il 99,99% di possibilità che Gilly abbia letto male il nome e che si tratti di Rhaegar Targaryen, il fratello di Daenerys che non abbiamo mai conosciuto, morto in battaglia contro Robert Baratheon. Rhaegar era ufficialmente sposato con Elia Martell, sorella di Oberyn (vi ricordate il “l’hai stuprata, l’hai assassinata, hai ucciso i suoi figli” gridato alla Montagna?), ma si era innamorato di Lyanna Stark, sorella di Eddard (e promessa sposa di Robert) e l’aveva rapita.
Lyanna ormai noi sappiamo essere la madre di Jon Snow: la pagina letta da Gilly confermerebbe non solo che il padre di Jon è Rhaegar Targaryen, ma che Rhaegar aveva con ogni probabilità sposato Lyanna prima della nascita del bambino. In tal caso, Jon sarebbe un Targaryen legittimo.
Nessuno ne sa niente in tutta Westeros, ancora (tranne Bran).
Sam, purtroppo, non si caga questa informazione, che serve solo a fargli decidere che si è rotto le palle: prende la risoluzione di fuggire dalla Cittadella con Gilly, non prima di aver rubato un bel po’ di libri proibiti.

Arya, intanto, spia Ditocorto. Che spia lei. E trama per mettere Sansa e Arya una contro l’altra. Dopo essersi riabbracciate, infatti, le due sorelle hanno ritrovato gli antichi rapporti fatti di piatti che volano e incompatibilità di carattere. Arya non si fida di lei e la considera disposta a tutto pur di “avere per sé le cose belle”. Pare che Baelish non voglia far altro che fomentare il sospetto.
Jon, Davos, Gendry e Jorah arrivano alla Barriera – avete notato che in questa stagione sembra che a viaggiare ci mettano tutti un soffio, dopo le transumanze infinite a cui eravamo abituati? Abbiamo cambiato agenzia di viaggi?
Lì si riuniscono a Tormund, che ancora non si è tolto La Bella Brienne di testa e non perde l’occasione di nominarla.
In carcere hanno una bella sorpresa: il Mastino e la Fratellanza senza Vessilli sono stati infatti rinchiusi in quel luogo. Con gli Estranei da cacciare, però, non c’è da andare tanto per il sottile e la piccola armata Brancaleone assolda pure loro per una scampagnata oltre la Barriera.

Perché, come giustamente osservato da Jon con la sua frase a effetto da eroe emo, arrivati a questo punto del gioco per sentirsi dalla stessa parte basta essere vivi.
P.s. trovate l’articolo su Il trono di spade anche sulla pagina dei nostri amici di Giornale7.
P.p.s. già che ci siete fate pure un salto su Game of Thrones ITALIA, Le cronache del ghiaccio e del fuoco, Casa Stark – L’inverno sta arrivando,