Film

Io sono nessuno: botte sangue violenza alé alé (e Saul Goodman)

Avete presente John Wick? Certo che lo avete presente. E vi piace? Certo che vi piace, è uno dei migliori film d’azione degli ultimi 20 anni. Ecco, prendete Io sono nessuno come un John Wick al contrario: sempre violento, sempre action, ma parodico. E con Bob Odenkirk.

io sono nessuno

Vado dritto al sodo. Io sono nessuno sposta l’asticella del cinema action verso l’infinito e oltre.

Non sono mai stato un fan accanito del genere, ma ho sempre apprezzato quei film action che rifiutano di darsi delle arie. Cioè. Spesso siamo abituati a film d’azione in cui ci sono personaggi oscuri, con un passato nebuloso e portatori di qualsivoglia valori morali contradditori, tutte cose che dovrebbero dare “sostanza” al film. I film con il messaggio, con il sottotesto.

Già John Wick aveva un po’ infranto questo tabù, giocandosi tutta la narrazione su un semplice ma sofisticato MacGuffin che da nome serviva solo come pretesto per scatenare la viuleeeeeenzaa.

Ecco, Io sono nessuno riprende lo stesso meccanismo del MacGuffin e lo porta alle sue estreme conseguenze, spogliando completamente il film da qualsiasi altra pretesa e lasciandogli solamente le botte, la violenza e il sangue.

Così, per me, dovrebbe essere un film d’azione: senza pretese. MICHAEL BAY SEI UN CANCRO.

io sono nessuno
Quando insultano un fra.

Ok, lo so, l’ho sparata grossa, quindi fatemi precisare.

È logico che ci sono alcuni registi d’azione – vedi Michael Mann – che dopo questa mia affermazione vorrebbero venire a prendermi per seppellirmi stile Beatrix Kiddo. Fortuna che Michael Mann non ha il mio indirizzo.

Mann, ad esempio, è un regista meraviglioso che utilizza talvolta l’action per fare del cinema “impegnato”. E passatemelo molto il termine, perché è un’approssimazione evidente. Tuttavia il buon Mann non dimentica mai una cosa: ovvero che il fulcro del cinema d’azione è l’inventiva creativa e la capacità di girare l’azione stessa. Michael Bay farà anche dei film d’azione avvincenti (che comunque, con buona pace, potete guardarvi voi), ma non sa girare, è un cane, un incapace, insomma non so come dirlo. È quasi meglio Zack Snyder. O forse no.

Detto ciò. Le mie affermazioni precedenti erano volte a dire che il cinema action quello puro vive di azione. Stop, basta. Non servono orpelli, cazzi colorati e natiche infiocchettate o personaggi nebulosi di qualsiasi tipo: bastano le botte e il bordello. E a me piace così. Le nebulose lasciamole ai thriller e ai noir.

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DA QUI IN POI OCCHIO ALLO SPOILER


Io sono nessuno è tutto questo. Un film d’azione in cui ci sono botte a raffica e in cui si vede che il regista si è divertito a inventarsi i peggio modi in cui far morire la gente. Per dire, a un certo punto viene praticata una tracheotomia con una cannuccia della Pepsi. PER DIRE.

Ed è di questo che parlavo prima. L’azione, qui, è girata divinamente. Le coreografie delle scazzottate sono meravigliose, le sequenze di scontro sono formidabili e ti tengono agganciato allo schermo con la bava alla bocca perché ne vuoi di più.

La scena dell’autobus io credo sia già scolpita nella storia del cinema action. Cioè è una goduria continua e quando finisce, nonostante tu, individuo moralmente integro, dovresti disapprovare quello che hai appena visto, godi ancora.

E questo perché, appunto, il giudizio morale è sospeso, non è richiesto, non è previsto dal film, che si presenta come un birbante giocherellone che si fa le pernacchie allo specchio. È un film che non si prende sul serio e anzi, si prende per il culo.

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Sì sì, quello è Christopher Lloyd.

Tra l’altro. Io sono nessuno è di Il’ja Najšuller, ovvero il regista di Hardcore!, presentato al tempo come il primo film girato completamente in soggettiva. Un po’ come i video POV che vi guardate sui siti da brutte persone.

Hardcore! di sicuro era interessante, ma non riuscito fino in fondo; tutto sommato era un film che faticava a reggersi in piedi, soprattutto a livello narrativo.

Credo sia per questo che Najšuller ha praticamente eliminato la narrazione da Io sono nessuno (che comunque c’è e funziona) con l’unico scopo di crearsi una situazione in cui far detonare le sue invenzioni sanguinolente. Ed è bellissimo.

E bellissima è anche l’ironia del regista russo che pone come enemy principale della vicenda proprio la mafia russa.

Che poi l’azione è girata davvero coi guanti, complice anche Bob Odenkirk che si reinventa in un ruolo non esattamente suo. Certo, in Breaking BadBetter call Saul si ritaglia dei piccoli momenti “d’azione”, ma niente a che vedere con l’intensità recitativa e lo sforzo fisico che ha messo in questo film. È davvero credibile dall’inizio alla fine.

Che tra l’altro Bob Odenkirk è un attore che si conosce solo per il ruolo di Saul Goodman, però negli ultimi anni ha fatto giusto qualche cosetta. The Disaster ArtistThe postPiccole donneHow I met your motherFargoThe officeUndone. Che non sono proprio ruoli troppo simili tra di loro diciamo.

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A questo bendidio dovete aggiungere la presenza di Christopher Lloyd che interpreta il padre di Bob Odenkirk in un ruolo che è a dir poco esilarante. E soprattutto il buon Doc non ha perso il suo smalto, e di questo sono (siamo) molto felici.

La ciliegina sulla torta è l’uccisione finale del boss. Ma non ve la spoilero perché è da gustare tutta, manco fosse la mela di Biancaneve.

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Insomma, credo che Io sono nessuno a suo modo abbia reinventato l’action proseguendo con convinzione il discorso iniziato da John Wick (lo sceneggiatore è lo stesso), ma enfatizzandone gli elementi di forza, come ad esempio il fondamentale apparato comico. E di sicuro sentiremo parlare ancora di Il’ja Najšuller – si sta già pensando a un sequel del film.

Fatto sta che questo Io sono nessuno è una piccola perla che riavvia il cinema molto meglio di Black Widow. Se non faccio polemica non son tranquillo.

Mario Vannoni

Un paesaggio in ombra e una luce calante che getta tenebra su una figura defilata. Un poco inutile descrivere chi o cosa sono io se poi ognuno di voi mi percepirà in modo diverso, non trovate?
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