
Irrational Man: è sbagliato vivere per seguire scelte sbagliate?
Kant diceva che la ragione umana è turbata da domande che non riesce a ignorare, ma a cui non riesce a dare una risposta.
Quindi di cosa stiamo parlando? Moralità? Scelta? La casualità della vita? Estetica? Omicidio?
Amore, morte e filosofia s’intrecciano e confluiscono in un triangolo amoroso. Abe Lucas, il professorone universitario in crisi mistica. Jill Pollard, la giovane esuberante, passionaria e affascinata dai grandi maestri di vita. Rita Richard, la collega frustrata con una relazione in rotta di collisione.
Tre persone così lontane, ma anche dannatamente simili che finiscono a gravitare per le casualità della vita nello stesso universo, dando vita ad un microcosmo in perfetto stile Woody Allen.
A causa di queste coincidenze e di varie scelte, più o meno razionali, ci sarà un tragico evento che coinvolgerà una persona totalmente estranea alle cose, che diventerà così vittima/martire di giusta morale si potrebbe anche azzardare.
Una volta un giornale americano ha scritto un articolo interrogando i suoi lettori se fosse giusto uccidere Hitler da bambino se si avesse la possibilità di viaggiare indietro nel tempo. L’omicidio per giusta causa può essere accettato socialmente?
Questo è uno spunto molto interessante per discutere di Irrational Man anche se per fare un analisi più dettagliata si scavallerebbe nello spoiler selvaggio. È consentito dire che in un film giallo l’assassino alla fine è il maggiordomo? No.
Chi non avesse ancora visto Irrational Man, lo può trovare ora su Netflix. Prendetevi le vostre responsabilità e giudicate voi La Scelta. Sicuramente sbagliata secondo i canoni giuridici e della civiltà, ma considerando altri valori potrebbe essere anche derubricato come un atto d’eroismo.
Nell’imperativo della morale kantiana esiste la regola di dire sempre la verità, le bugie non sono accettate perché non solo è sbagliato, ma potrebbero peggiorare le cose, complicando la situazione.
Un tradimento, se detto al proprio compagno, potrebbe anche venire perdonato, mentre essere beccati a letto porterebbe quasi sicuramente alla distruzione della relazione. Abe è un uomo che ha perso completamente la voglia d’amare. Le cause sono poco chiare, ma secondo alcune dicerie, la moglie è andata con il suo migliore amico.
Avendo un discreto sex appeal, nonostante la panza da ubriacone, mantiene il suo fascino grazie alle sue capacità di saper parlare, la sua intelligenza e la sua professione da intellettuale maledetto. Però anche il sesso sembra uscito dai suoi interessi e trova un minimo di conforto nella lettura e nel whisky al malto. È un uomo che si sta arrendendo pericolosamente alla mediocrità, in attesa, senza troppa speranza, che succeda qualcosa.
Addirittura, durante una festa universitaria, arriva al punto di prendere una pistola e puntarsela in testa perché intanto le probabilità di sopravvivere sono cinque volte maggiori a quella di morire (folle e molto in stile Joker).
Joaquin Phoenix si dimostra ancora una volta un attore con i controcazzi, affascinante e spietato nel suo modo di vedere e analizzare le cose.
Accompagnato da una musa come Emma Stone, portano in scena un legame che spazia dall’amicizia all’amore, passando per gelosia e adorazione che si concluderà in un finale tragicomico.
Irrational Man è un film sulle scelte, ma soprattutto sulle loro conseguenze. Non sempre è importante il cervello prima di prendere una decisione perché seguire l’istinto può portare spesso a cambiamenti inimmaginabili. Si dice: “Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia ma non quello che trova”,
È sbagliato vivere per seguire scelte sbagliate? Ecco questo rimane comunque un bel dilemma (c’è un episodio della terza stagione di Atypical che tratta questo tema), perché alcune decisioni affrettate possono darci un motivo in più per vivere coltivando nuovi sogni, ma allo stesso tempo possono portare alla nostra autodistruzione.
Io ho risolto questo dilemma in maniera non proprio ortodossa. Il mio istinto mi ha portato e mi porterà sempre a prendere decisioni avventate non pensando minimamente alle conseguenze. La mia testardaggine e leggerissimo egocentrismo non mi permettono di prendere in considerazione i miei errori e quindi diciamo che riesco, più o meno, a vivermela abbastanza bene senza troppi rimpianti e rimorsi.
Il mio atteggiamento è giusto? Abe fa bene a far quello che fa? Forse si, forse no. Chissà lo scopriremo solo vivendo o all’arrivo dei titoli di coda.