Lo confesso, ho un debole (se non una vera e propria ossessione) per Keira Knightley. La trovo un’attrice meravigliosa e una bellissima ragazza (anche se troppo magra a volte). Poi fa film belli pesanti, quei mega drammoni come piacciono a me. La cosa che mi fa più impazzire di Keira è che sembra sia una ragazza di un’altra epoca. In qualsiasi film in costume e storico in cui la troviamo è sempre perfettamente a suo agio e spaziale. Credo sia una dote naturale, quella di immedesimarsi in donne o ragazze di secoli fa con una naturalezza sconcertante, tanto che fa quasi strano vederla in film moderni. Cotanta grazia e nobiltà in costume (non quello da bagno eh!) sono date dal suo aspetto molto gradevole. Infatti è una di quelle bellezze che definirei esile e algida (un po’ come Natalie Portman, meno bella ma con più classe). Inoltre sembra davvero una nobile o una aristocratica in ogni sua interpretazione. Sì perché come avete capito non è solo bella ma anche straordinariamente brava e oggi per voi ho deciso di elencarvi la mia classifica personale delle sue migliori cinque interpretazioni. È stato molto difficile sceglierne cosi poche, Keira ha fatto mille mila film e in tutti (o quasi dai…) è all’altezza della situazione. Buona lettura!
5) Espiazione (2007) – Cecilia Tallis
«Ti amo, ti aspetterò, torna da me.»
Cosa c’è meglio di un mega dramma ai tempi della guerra per cominciare? Cecilia è una ragazza ricca e un po’ arrogante corteggiata da Robbie (James McAvoy), figlio della serva di casa. Lei sembra molto distante e che voglia proprio evitare il ragazzo, anche se è innamorata. Ma la passione prende il sopravvento e i due si lasciano andare, liberandosi delle loro corazze emotive. A mettersi di mezzo ci penserà la sorella di Cecilia, Briony (Saoirse Ronan), e la sua fervida immaginazione di ragazzina ingenua e innamorata di Robbie. Cecilia e Robbie finiranno separati dalla guerra e da incomprensioni frutto degli eventi della tragica notte in cui dovettero separarsi. Keira è bravissima con la sua Cecilia a mostrarci prima una ragazza indisponente, poi una innamorata e poi una ferita. Il suo personaggio si evolve a donna che rinuncia ai propri agi per stare con la persona che ama e vivere insieme una bellissima storia d’amore finita la guerra… oppure non è così?
Vi segnalo una Keira con un vestito verde che la rende illegale!
4) The Imitation Game (2014) – Joan Clarke
«A volte sono le persone che nessuno immagina possano fare certe cose, quelle che fanno cose che nessuno può immaginare.»
C’era molta gente che non sapeva del contributo che Alan Turing (Benedict Cumberbatch) ha fornito alla resistenza durante la seconda guerra mondiale contro i tedeschi. Fu proprio colui che è considerato il padre del moderno PC (Steve Jobs chi?!), a dare un contributo fondamentale alla sconfitta tedesca, salvando milioni di vite e accorciando di anni lo scontro. Tutto questo semplicemente (si fa per dire eh) decifrando i codici nazisti trasmessi da Enigma, macchina nata per coprire i segreti industriali e finita per essere uno strumento di guerra più determinante degli U-Boot. Ma Alan non ce l’avrebbe mai fatta senza Joan. Joan rappresenta la parte più umana del film, mentre la guerra e Turing di umano avevano ben poco. Joan ama Alan in quanto capisce che in lui c’è qualcosa di straordinario che va ben oltre i suoi strani comportamenti e la sua sessualità. Keira è la parte dolce del film e supporta magnificamente Benedict. Voi preferite il freddo e robotico Turing o la brillante e umana Joan? La sua delicatezza e il suo affetto sincero sono evidenti nel film e le hanno valso una sacrosanta candidatura come migliore attrice non protagonista ai premi Oscar.
3) Anna Karenina (2012) – Anna Karenina
«Se avete considerazione per me, ridatemi la pace.»
Invece purtroppo non c’è pace per la bellissima Anna Karenina, moglie fedifraga e vittima delle sue passioni. Non credo potesse esserci attrice migliore per interpretare un ruolo così nobile, drammatico e passionale come quello del personaggio di Tolstoj. Anna è una aristocratica russa sposata con Aleksej Karenin (Jude Law), un importante ufficiale di governo. La coppia sembra felicemente sposata e ha anche un figlio che stravede per mamma Anna. Tutto fila liscio finché Anna non incontra il Conte Vronskij (Aaron Taylor-Johnson) e parte subito il triangolo amoroso (molto prima che Renato Zero non lo considerasse). Il ruolo di Keira fa da contraltare alla fredda ambientazione. Il distacco del marito e la coltre di neve che cadono nella gelida Russia si scontrano con il calore, la passione e il dolore che Anna manifesta per il bel Conte, con tutte le brutali conseguenze che ne derivano. La Knightley è regale nel suo ruolo ma forse un po’ troppo snob (probabilmente è l’impostazione del film a renderla così), motivo per cui siamo sul podio ma non sui gradini più alti.
2) A Dangerous Method (2011) – Sabina Spielrein
«Non credi che ci sia qualcosa di maschile in ogni donna e qualcosa di femminile in ogni uomo o che così dovrebbe essere?»
Siamo al secondo posto e troviamo un film bellissimo e forse un po’ troppo snobbato (sì ok è lento, pesantuccio, ma bello). Il film parla del rapporto di amicizia/sfida tra i due grandi padri della psicanalisi: Carl Gustav Jung (Michael Fassbender) e Sigmund Freud (Viggo Mortensen). In mezzo ai due si va ad interporre Sabrina (Keira) paziente di Jung che diverrà la sua amante (davvero poco professionale questo dottore). Il motivo per cui questa interpretazione di Keira è al secondo posto non è per le sue veci da amante ma bensì quelle da paziente. Keira è affetta da disturbi che intaccano le sue capacità motorie e che ne compromettono la parlata in maniera scorrevole. I numerosi tic nervosi e i problemi di Sabrina sono qualcosa di difficile da sopportare per lo spettatore, rendendo l’interpretazione magnifica. Metteteci che per il film era anche magrissima, forse più del solito, ed ecco fatto che abbiamo un personaggio disturbante, fastidioso ma che non possiamo fare a meno di osservare, come una morbosa ossessione. Aggiungeteci che si dà pure al bondage… impossibile da non citare.
1) Orgoglio e pregiudizio (2005) – Elizabeth Bennet
«Solo il vero amore potrà condurmi al matrimonio, ragion per cui morirò zitella.»
Sono sincero, non volevo mettere questa interpretazione al primo posto, perché è quella indicata da tutti come la migliore, la sua prima candidatura all’Oscar, quella che l’ha consacrata etc., ma poi rivedendola non ce l’ho fatta. Keira è semplicemente perfetta e magnifica nel portare in vita il personaggio di Jane Austen. La Knightley era giovanissima e mostra tutta la sua freschezza nello schermo, apparendo sempre scintillante e magnetica… una sorta di girasole. Il film è così così e questo fa aumentare ancora di più l’eco della sua performance. Aggiungeteci che Mr. Darcy (Matthew McFayden) ha il carisma di una sedia ed il gioco è fatto: 2 ore di una Keira mondiale. La sua Elizabeth ha orgoglio da vendere e non è facile farla capitolare.
Ma Mr. Darcy ha i soldi e alla fine ce la fa. Alla faccia del vero amore.
E tornando a A Dangerous Method, chissà cosa ne penserebbe Freud della mia ossessione per la Knightley… A Jung non lo chiedo perché essendoci già finito a letto mi è chiara la risposta.