La vita di Arturo (Pif), giovane giornalista palermitano, è sempre stata condizionata dalla mafia, costante presenza durante tutto il suo percorso di vita, che andrà ad intersecarsi con i terribili fatti di cronaca che negli Anni ’80 e ’90 hanno insanguinato l’Italia, lasciando ferite che non si sono mai rimarginate.
Con La mafia uccide solo d’estate, Pif riesce a creare una storia semplice ma non banale, che ripercorre gli orrori della mafia in maniera scanzonata e leggera, senza mai scadere nella commedia pura e senza mai appesantire la narrazione con il lutto della cronaca. Che piaccia o non piaccia Pif, resta comunque un film da vedere.