
La verità è che non gli piaci abbastanza ovvero: ognuno accetta l’amore che pensa di meritare
La verità è che non gli piaci abbastanza: impara a scegliere, invece che essere scelta
Udite udite! Donne di tutti i paesi, uniamoci e ripetiamo in coro il testo che segue. Imprimetelo nella vostra mente a carattere Gill Sans Ultra Bold grassetto sottolineato, fateci un bel poster da appendere ai piedi del letto, tatuatelo sulla schiena se necessario. Al mio tre: uno, due, tre…
La regola dice che se un uomo non ti chiama, è perché non vuole chiamarti. Se ti tratta come se non gliene fregasse un cazzo, è perché non gliene frega un cazzo. Se ti tradisce, è perché non gli piaci abbastanza. Non esistono uomini spaventati, confusi, disillusi. Non esistono uomini tragicamente segnati dalle passate esperienze, bisognosi d’aiuto, bisognosi di tempo. Gli uomini si dividono in due categorie soltanto: quelli che ti vogliono e quelli che non ti vogliono. Tutto il resto è una scusa. E Tu, tu Donna, di mestiere fai l’avvocato, la commessa, la cameriera, l’insegnante, la casalinga, la commercialista, la modella, la ragioniera, l’attrice, la studentessa. Non la crocerossina. Quindi… aspetta che sia lui a chiederti di uscire. Perché va bene la parità dei sessi, le quote rosa, e l’eguaglianza dei diritti, ma i tempi non sono poi così cambiati. Gli uomini restano pur sempre dei cavernicoli, sia pure incravattati, e come tali adorano il sapore della conquista. Tieniti lontana dagli uomini sposati. Non lasceranno la moglie per te. Meno che mai lasceranno i figli per te. E non credere alla storia dell’amica della sorella di tua cugina, appena convolata a nozze con quello divorziato. Tu non sei l’eccezione, TU SEI LA REGOLA.
Semplice, logico, cristallino. Donna che stai leggendo, fa’ che queste parole diventino il tuo mantra, la tua bibbia, la tua guida. Uomo che stai leggendo, oseresti forse dire che le cose non stanno proprio così?

Mantra di auto-sostegno a parte, il testo sopra citato è tratto da un film che prima o poi, nella vita di una donna, “serve”. E sì, è pieno di stereotipi, è banale e scontato, c’è Ben Affleck con la stessa espressione per 129 minuti, MA BISOGNA VEDERE QUESTO FILM. Perché più o meno nella vita di ogni donzella capita di incontrare un tipo simpatico e carino. Ci parli, ti ci senti a tuo agio, ti piace, effettivamente lui sembra ricambiare. Ride, scherza, ti guarda, insomma i segnali che non gli fai tanto schifo ci sono. Vi sentite e magari ci scappa l’appuntamento, magari ce ne scappano anche due o tre, con tua gioia crescente. Tutto sembra andare per il verso giusto.
Poi un bel giorno, senza preavviso…PUF! Scomparso. Missing. Verschwunden. DESAPARECIDO.



Sarà sessista, sarà stronzo da dire, generalizzare è sbagliato eccetera eccetera, ma è statisticamente provato che a noi donne i melodrammi piacciono. Ci piace crogiolarci, illuderci, intestardirci per un fuoco di paglia, combattere una battaglia che nel profondo già sappiamo essere persa in partenza. Perché ciò accade? Sinceramente non ne ho la più pallida idea. So solo che ho visto donne belle e intelligenti ingarbugliarsi in storie assurde e senza speranza con emeriti coglioni. Indi per cui vi consiglio di guardare questo film del 2009, per la regia di Ken Kwapis: La verità è che non gli piaci abbastanza (He’s Just Not That Into You).
La solita chick flick comedy
Partiamo subito col dire che La verità è che non gli piaci abbastanza ha un cast niente male. La trama è costruita intrecciando le vite di nove personaggi: Gigi (Ginnifer Goodwin) esce con Conor (Kevin Connolly), che si dilegua da lei in men che non si dica lasciando la nostra eroina interdetta e frustrata. Parte lo stalking discreto, Gigi si ricorda che Conor le aveva detto di frequentare un certo locale in cui lei, prontamente, si reca per cercare di rincontrarlo. Tempo sprecato. Lì troverà però Alex (Justin Long) che le aprirà gli occhi sul mondo maschile.

Poi c’è Neil (Ben Affleck, eccolo) e Beth (Jennifer Aniston) che stanno insieme da una vita, lei sogna il matrimonio ma Neil sembra non essere tanto per la quale. Al contrario, la migliore amica di Gigi, Janine (Jennifer Connelly) è sposata dai tempi del college con Ben (Bradley in-splendida-forma Cooper), migliore amico di Neil. Lo storico matrimonio tra i due viene però messo in crisi dalla maestra di yoga Anna (Scarlett Johansson).
In tutto ciò si aggiunge anche Mary (Drew Barrymore) che chatta con Conor. E il cerchio si chiude. Insomma, le storie non sono nulla di esaltante e i personaggi più che prevedibili: abbiamo la solita Scarlett che fa la gnocca, il solito Bradley Cooper che fa il piacione, Ginnifer Goodwin povera sognatrice, Drew Barrymore un po’ hippie, Jennifer Aniston solita fidanzatina d’America e Ben Affleck… beh… sta lì, con la sua faccia da Ben Affleck.
C’è chi definirebbe La verità è che non gli piaci abbastanza una pellicola “chick flick”, per “pollastrelle”, cioè un film rivolto principalmente ad un pubblico femminile, con tematiche frivole e superficiali. E in fondo come dargli torto: nessuna sorpresa, nessuno slancio comico degno di nota, nessun colpo di scena. Eppure…
Eppure si distingue
La verità è che non gli piaci abbastanza, nel suo essere una tranquilla commedia sentimentale, si distingue. un film banale con un colpo di genio, una scrollata di spalle da dare al pubblico femminile che urla “SMETTILA DI ILLUDERTI!”. C’è del cinismo, del realismo, che in una commediola del genere non ti aspetteresti.
(Spoiler a seguire!)
Il problema è che urla “smettila di illuderti” per il 90% del film, salvo poi contraddirsi totalmente nel finale.

Maledetti happy ending. Sono fermamente convinta che l’amore vero esista per tutti e che non sia necessario fare i nichilisti stronzi per forza (“esser stronzi è dono di pochi, farlo apposta è roba da idioti“, gli Zen Circus lo sanno)… però, Gesù bambino, non puoi farmi crollare tutto quel bel monologo iniziale in meno di un minuto e far finire Gigi con Alex. Non puoi.
Ma che vogliamo farci. L’amore non ammette coerenza. Sarà questa la vera morale? Boh. In ogni caso, La verità è che non gli piaci abbastanza è una commedia gradevole, che ha il pregio di non essere stucchevole. Da vedere in pigiama con le amiche; fortemente consigliato se nella compagnia c’è una Gigi invischiata fino al collo con un emerito coglione. Finale a parte.