Spagna, 1944. Il dittatore Francisco Franco è al potere, e Ofelia (Ivana Baquero), per sfuggire alla devastante realtà, decide di rifugiarsi in un mondo fantastico popolato da strane creature. Questa dimensione parallela abita però anche il mondo vero e proprio, così la bambina si troverà a barcamenarsi tra fantasia e realtà, mentre è costretta dalla madre a vivere con il crudele patrigno.
Guillermo del Toro firma un film evocativo e spietato, fantastico e crudelmente reale allo stesso tempo. Il labirinto del fauno è in grado di farti sognare, per poi affossare quegli stessi sogni con la sua schiettezza, riuscendo a mischiare i due mondi con sapiente maestria, e con una poesia che poche pellicole possono vantare di possedere.