
Lammerda – Birdemic: Shock and terror
Capolavoro inconsapevole del cinema, grafica orripilante, dialoghi senza senso, regia e fotografia peggiori di sempre oltre ogni ragionevole dubbio
Lo so, lo so avrete sentito sicuramente parlare di questo film. Il web è pieno di recensori, videomaker, blogger che esaltano/recensiscono putridumi di questo genere ma, quando mi hanno chiesto di scrivere la rubrica Lammerda, non potevo non parlare di Birdemic.
Non voglio creare troppe “aspettative”, ma su iMdb la pellicola di James Nguyen si classifica, con 1.9 punti su 10, al secondo posto tra i peggiori film mai fatti nella storia.
Essendo una pellicola indipendente con un budget stimato di 10.000 dollari forse dovrei andarci piano, ma santi numi ragazzi miei, quanto fa schifo questo film.
Non vi metto manco l’avviso spoiler, perché non è certo per la trama che dovreste provare a vederlo, infatti ve la posso anche dire tutta: due tizi si incontrano e cominciano a uscire insieme, quando a un certo punto la città viene attaccata da uno stormo di aquile impazzite che poi a una certa se ne vanno senza dire peh. Pare fossero state colpite da un virus, forse erano radioattive, non lo so non è neanche molto chiaro.
Sapete perché non è molto chiaro?? Perché l’audio del film è talmente una m… o meglio, è talmente “fatto in casa” che non si riesce a capire un belino (nda: vuol dire ‘cazzo’ per i fuori Liguria) di quello che dicono gli “attori”.
Però da un lato è meglio che non si capisca una ceppa, perché i due attori protagonisti sono talmente cani a livello espressivo (roba che non cambierebbero faccia manco se gli squartassero la madre davanti) che, diamine, se si capisse qualcosa di quello che dicono non oso immaginare come ne uscirebbe la loro immagine pubblica.
Non provo neanche a cercare un senso nei dialoghi, quei pochi che si capiscono sono qualcosa di allucinante. Mi scoccia non riuscire a riportarvene manco uno, ma non ho voglia di andare a riguardare il film per estrapolarne e non si trova nessuna citazione su internet. La cosa mi sorprende molto. Voglio dire, il discorso di Roy Batty in Blade Runner è da tutte le parti tra Youtube e siti vari. Perché non si trova un intenso monologo di Rod ?
Ah, naturalmente sono dovuto andare a cercare il nome del protagonista su Wikipedia.
Tralasciando il soggetto sulle aquile che attaccano la città, che è roba da gulag senza processo (Birdemic = Bird Epidemic ahahahahha), la cosa più angosciante di questa pellicola sono proprio i fottutissimi uccelli (si l’ho detto, ridete!): fatti in CGI, sembrano tanti piccoli stracci per lavar per terra sporchi che si muovono a babbo uniformemente, spalmandosi sulla pellicola.
Sono d’accordo con Oscar Wilde quando dice che la natura assume valore estetico solo grazie alla percezione dell’occhio artistico che la rappresenta, ma qua si esagera.
Vogliamo parlare poi del “contributo” che da James Nguyen alla pellicola? La regia e la fotografia del filmino della mia recita del Piccolo Principe in quarta elementare in confronto sembravano curate da Wes Anderson in persona.
Questo film è il male assoluto, ma perché dovreste guardalo allora?
Le scene con le aquile sono la vera ragione per cui dovreste vedervi questo film, oh mio Dio vi scongiuro guardatelo se non lo avete ancora fatto, ce n’è abbastanza per rivoltarsi il pancreas dal ridere. Ve lo giuro, vi ho anticipato tutta la “trama” ma non vi voglio dire niente su questo. Dovete gustarvi tutto!
Davvero, non vi anticipo niente. No, ok vi dico solo una cosa: stampelle per abiti.
Cosa state aspettando? correte sciocchi!