Siccome in questo periodo ho davvero tanto ma tanto tempo libero, e siccome a buttare giù la classifica delle 10 battaglie più epiche della storia del cinema mi ero divertito da fare schifo, ho deciso di cimentarmi in un’altra classifica stupida, inutile e assolutamente nonsense. Così, tanto per vedere quante pernacchie riesco a racimolare in giro per il web.
Stavolta la classifica si concentrerà sulle Boss Fight: il momento culmine, la resa dei conti tanto attesa, nella quale il buono e il cattivo finalmente si trovano l’uno di fronte all’altro per darsele di santa ragione.
Istruzioni per l’uso: nella classifica ho inserito le scazzottate che A ME hanno più esaltato, o che per un motivo o per l’altro mi hanno lasciato un ricordo più forte. Di conseguenza, spesso e volentieri, questi due criteri cozzeranno sia con la logica che con il buongusto, ma fottesega.
Ad esempio, so già che qualcuno avrà da ridire sull’assenza di Luke v.s. Vader ne Il ritorno dello Jedi, ma oh, siamo onesti, quello scontro mi è sempre sembrato molto meh. L’unico scambio decente è quando Vader ricorda a Luke che quest’ultimo si è ingroppato la gemella, e allora a Camminatoredicieli vengono i 5 minuti. Poi solo chiacchiere.
Anyway, basta blaterare, e partiamo con questa classifica!
10. BLADE II | Blade vs. Jared Nomak (Guillermo del Toro, 2002)
Salito al timone del secondo capitolo dedicato al Diurno made in Marvel, Guillermo del Toro sforna un filmone con i controcazzi, portando la trilogia di Blade al suo apice. Il villain Jared Nomak (interpretato da un cazzutissimo Luke Goss che ritroveremo in questa classifica) è il personaggio perfetto per scatenare le mostruose fantasie di Guillermone, che crea una sorta di fortissimo vampiro-Predator, al quale si ispirerà anni dopo per il design dei vampiri di The Strain.
Wesley Snipes è come al solito l’emblema della badassitudine, e lo scontro finale a colpi di karate fra Blade e Nomak è degno di essere ricordato, nonostante una CGI che oggi fa quasi tenerezza. I due attori hanno un talento innato per le scene di lotta e riescono a creare uno scontro potente, lungo ed intenso che rappresenta la ciliegina sulla torta dell’intera saga.
9. MISSION: IMPOSSIBLE II| Ethan Hunt vs. Sean Ambrose (John Woo, 2000)
Boom! Questa scommetto che non se l’aspettava nessuno. “E ci credo, coglione” risponderete voi. In effetti è difficile darvi torto, ma su questa scelta urge una premessa. Mission: Impossible II per il me di dieci anni è stata una vera e propria droga. Ethan Hunt del buon Tom Cruise rappresentava la mia idea di eroe senza macchia e senza paura, pronto a gettarsi nel fuoco al fine di salvare la bella donzella in pericolo.
Lo so, lo so, il film è il massimo esempio di quanto era tamarro il mondo a cavallo fra i due millenni. Però madonna, quanto cazzo mi esalta. Ancora oggi mi gaso come un demente davanti a tale orgia di scene da brivido puro, fra sparatorie, inseguimenti folli, colombe bianche che si alzano fra le fiamme e musiche di Hans Zimmer che rimbombano come temporali. Per arrivare poi al duello finale fra Ethan e Sean Ambrose, nel quale i due nemici si massacrano di botte fra sabbia, rocce e onde che ruggiscono, in un tripudio di mosse assurde e rallenty che si susseguono senza vergogna alcuna (orologio alla mano, eliminando tutti i rallenty risulta che il film durerebbe poco più di mezz’ora).
Però rimane una sequenza indimenticabile. Voi siete liberi di tirarci merda sopra tutti i giorni della settimana.
8. TROY | Ettore vs. Achille (Wolfgang Petersen, 2004)
Nonostante rimanga uno dei film più scherzati degli anni Duemila, uno dei pochi punti nei quali Troy non smarrona pesantemente è tuttavia lo scontro fra i due mammasantissima, Ettore domatore di cavalle e Achille piè veloce.
Eric Bana e Brad Pitt funzionano alla stragrande nei rispettivi ruoli e lo scontro è coreografato come Zeus comanda. Durante il duello, si ha la stessa sensazione che si prova quando una squadra tipo il Sassuolo va a giocare allo Juventus Stadium. Magari i primi potranno anche giocarsela con coraggio, magari segnano addirittura un golletto, ma poi alla fine le buscano. Così è per Ettore, un uomo normale che si trova ad incrociare le spade con un Semidio furioso ed implacabile, sempre in controllo della situazione. Semplicemente imbattibile.
E quando la spada di Achille trafigge il cuore del principe troiano, il colpo allo spettatore arriva secco, mentre dalle mura delle città si alzano le bestemmie di chi aveva giocato un quantomai azzardato 1 alla Snai.
7. HELLBOY: THE GOLDEN ARMY| Hellboy vs. Principe Nuada (Guillermo del Toro, 2008)
Dopo il discreto fiasco del primo Hellboy, Guillermone del Toro ci riprova nel 2008 e, memore del successo di Blade II, ad interpretare il villain, il Principe Nuada, viene chiamato nuovamente il cazzutissimo Luke Gross (epiteto fisso). Nuada è un cattivo fenomenale: look spettrale, portamento regale, violento e spietato. Il suo stile di combattimento assomiglia ad una danza mortale, trasformandolo in un letale e terrificante ballerino armato di lancia.
Il duello finale fra il Principe degli Elfi ed Hellboy (il grande Ron Perlman) combattuto fra i giganteschi ingranaggi della sala nella quale riposa l’Esercito Dorato, è fra i meglio coreografati degli ultimi anni. Veloce, divertente, spettacolare ed imprevedibile. Una vera gioia per gli occhi che regala il degno finale al cinecomic più sottovalutato di sempre, del quale purtroppo, complici gli incassi da fame, non vedremo probabilmente mai il capitolo finale.
6. MATRIX REVOLUTIONS| Neo v.s. Agente Smith (fratelli sorelle Wachowsky, 2003)
Ok, siamo d’accordo tutti: i sequel di Matrix fanno cagare. Sono stato combattuto a lungo su quale atto scegliere dell’iconico scontro fra Neo vs. Smith. L’ammucchiata di Reloaded ho deciso di lasciarla da parte, poiché l’uno contro mille avrebbe snaturato la natura della classifica. Rimaneva il fighissimo scontro in metropolitana del primo capitolo, e probabilmente, se fossi una persona con un briciolo di amor proprio, avrei scelto quello scontro.
Il problema è che sono un tipo facilmente corruttibile. E mi basta sentire questa canzone per saltare sulla sedia di tre metri. Madonna madonna madonna, ma che intro, che scenario apocalittico, grandioso. Pioggia scrosciante, oscurità, ultima battaglia per salvare il mondo, potenza smisurata dei duellanti, palazzi da sfasciare. Oh, mi dispiace, è stato più forte di me.
Peccato per il finale di merda. Ma oh, non si può avere tutto.
5. STAR WARS: EP.I – LA MINACCIA FANTASMA| Obi-Wan Kenobi e Qui-Gon Jinn vs. Darth Maul (George Lucas, 1999)
Fra le innumerevoli cazzate commesse da George Lucas nel corso degli ultimi vent’anni, credo che quella di eliminare Darth Maul in Episodio I sia fra le più gravi. E secondo me lo sa benissimo anche lui, visto che il fighissimo Sith è riapparso nella serie animata The Clone Wars. Voglio dire: ma puoi? Puoi creare un villain così fottutamente cazzuto e schifosamente forte per poi farlo fuori in due minuti, manco fosse il nemico di un filler?
Evidentemente sì, visto che George ha avuto la bella pensata di dividerlo in due al termine de La minaccia fantasma. Bah. In ogni caso, Darth Maul e la sua spada doppia sono diventati subito un’icona planetaria di badassitudine, complice anche il magnifico scontro nel quale il Sith (interpretato dal maestro di arti marziali Ray Park) tiene a bada ben due Cavalieri Jedi senza troppa difficoltà, per poi venire sconfitto solo grazie ad una sostanziale botta di culo di Obi-Wan.
Il duello è fantastico e a suo modo unico, grazie anche alla splendida location nel quale si consuma e soprattutto grazie alle musiche da brividi di John Williams. Una sequenza memorabile che riesce almeno in parte a riscattare un film che rappresentò una vera e propria tragedia per i fan di Star Wars.
4. CINDERELLA MAN| Jim Braddock vs. Max Baer (Ron Howard, 2005)
Aaaaaaah che figata la boxe. O meglio, che figata quella versione fantascientifica della boxe fatta di centinaia di colpi spezzamandibola scambiati ai mille all’ora che ci ha sempre offerto il cinema, non la fiera dell’abbraccio che ci offre il pugilato reale. Forse sono io che mi gaso con poco, ma quando mi ritrovo davanti ad una storia di sacrifici e rivincita che si conclude con un incontro di boxe fra il campione del mondo bastardo e lo sfavorito di turno, la mia reazione è sempre la stessa: “BEH! Capolavoro! Se lo ricorda lei?“.
Cinderella Man rispetta tutti questi requisiti e anche di più. In questo film il Jim Braddock di Russel Crowe è il Dio Riscatto fatto uomo, una roba di una drammaticità che levati. E il suo incontro per il titolo contro il bastardissimo Max Baer raggiunge apici emotivi clamorosamente altini, grazie anche ad una scrittura del match curata ed esaltante e ad una regia di Ron Howard sempre sul pezzo e mai frenetica. Stima eterna merita anche Paul Giamatti, allenatore di Jim, le cui battute trasudano pathos ogni volta che apre bocca.
Grande storia. Grande film. Grande incontro.
3. ROCKY IV| Rocky Balboa vs. Ivan Drago (Sylvester Stallone, 1985)
Parlavamo di boxe fantascientifica? Eccone l’esempio più clamoroso e splendente: Rocky vs. Ivan Drago! Semplicemente il massimo dell’ignoranza mai apparso al cinema, talmente trash che non puoi fare a meno di amarlo con tutto il cuore. L’esempio perfetto di guilty pleasure: Rocky IV. Storia del cinema.
Oh, è inutile che vi incazzate, che Rocky IV sia a suo modo Storia con la S maiuscola lo dice la storia. Ops, mi sono ingarbugliato. Voglio dire, il film intero è un susseguirsi di momenti cult entrati per sempre nell’immaginario collettivo (DRAGOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO) e quando si arriva allo scontro finale si esagera proprio: da “Ti spiezzo in due (per il quale, per una volta, doppiamo ringraziare il doppiaggio italiano”) a “è solo un uomo!” per finire poi con l’indimenticabile “Non fa male! Non fa male!”, frase che mi ripeto sempre ogni volta che c’è l’ascensore occupato e devo prendere le scale.
Non vi ho ancora convinto? Andate a rivedervi questo pezzo allora, e ditemi se non vi vengono i brividi.
Povero Sly, un Oscar piccolo piccolo glielo potevate anche dare eh. Non per Creed eh, proprio per questo. L‘Oscar all’ignoranza.
2. SPIDER-MAN 2| Spider-Man vs. Doctor Octopus (Sam Raimi, 2004)
Difficile spiegare a parole che cosa ha significato Spider-man 2 per me che sono cresciuto a merendine e Uomo-Ragno. Il primo capitolo era già stato roba da lacrime, ma gli scontri fra Spidey e Goblin erano ancora troppo poco super. Voglio dire, sembravano solo due cazzoni che a carnevale esagerano con gli shot e cominciano a darsi delle bastonate. Bello eh, ma la spettacolarità è un’altra cosa. Infatti oggi il primo Spider-man è trattato come se fosse un film degli anni 40′.
Il secondo capitolo invece prende a calci in culo il mondo intero. In assoluto fra i migliori cinecomic mai fatti, Spider-man 2 conserva ancora oggi una grandiosità dei combattimenti totalmente fuori scala rispetto alla maggior parte dei colleghi di genere. Spider-man e Octopus sono i personaggi perfetti sui quali Sam Raimi costruisce scontri fantastici e ripetuti nel corso del film. Su tutti, quello combattuto sul tetto del treno (del quale vi consiglio la versione integrale).
Lo stupore che provai quando vidi la perfezione di quello scontro è indimenticabile. Il sogno di ogni fan del ragnetto era diventato realtà. Grazie Sam. Grazie Tobey. Grazie Alfred.
Studia per bene, Tom Holland, che fra un annetto ti interrogo.
1. STAR WARS: EP.III – LA VENDETTA DEI SITH| Obi Wan Kenobi vs. Anakin Skywalker (George Lucas, 2005)
Ed eccoci arrivati al gran finale. Il Main Event è finalmente svelato, e non poteva essere altro che Obi Wan vs. Anakin. Cioè, probabilmente poteva, ma non per me. Lo scontro che tutti i fan di Star Wars hanno atteso per anni è forse una delle poche cose che ha lasciato soddisfatti (quasi) tutti, nonostante la lista dei difetti della trilogia prequel sia più lunga di quella dei processi di Berlusconi. Che è cosa nota, i Sith ai magistrati italiani ci fanno una pippa.
E ok, affidare un ruolo meravigliosamente tragico come quello del giovane Skywalker ad Hayden Christensen non è stata proprio una trovata felicissima, ma il duello fra apprendista e maestro che si consuma fra le esplosioni di lava del pianeta vulcanico di Mustafar è clamorosamente grandioso. Probabilmente scade anche nel fan service in certe dinamiche, ma oh, poche cazzate, va tutto alla grande, e ancora una volta Williams compone il pezzo da 90 per accompagnare la spettacolosa sequenza.
Certo, qualche riserva la nutro ancora sulla conclusione dello scontro, in particolare sulle parole che Obi Wan rivolge ad Anakin prima di affettarlo (“I have the high ground“, cioè “ho il cazzo più lungo!”), ma sono quisquilie.
Speriamo che i prossimi capitoli della saga ci riservino più emozioni del genere, invece di uno sfigatello brutto come la fame che si fa ammutolire da una tizia che ha un power-up ogni volta che sbatte le ciglia.
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