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Lo strano caso dei “film gemelli”: coincidenza o strategia?

C’è un caso apparentemente inspiegabile nel mondo del cinema: i film gemelli. Questo fenomeno – in inglese twin films – riguarda l’uscita a poca distanza l’uno dall’altro di due film con una trama o tematiche di fondo simili (quando non proprio uguali) prodotti da diverse case di produzione. Non innocui remake, ma film usciti nello stesso periodo. Immaginate di andare a una festa e trasalire alla vista di un altro ospite che indossa vestiti identici ai vostri. Una gran seccatura. Questo dev’essere, più o meno, l’effetto della scoperta di avere un “film gemello” che uscirà nelle sale quasi insieme a quello che abbiamo prodotto. Eppure sembra essere un fenomeno sempre più presente.

Un esempio è il caso del Il libro della giungla. Il testo originale, una raccolta di storie che descrivono, tra gli altri racconti, le note vicende del cucciolo d’uomo allevato da un branco di lupi, fu scritto e pubblicato in varie riviste dallo scrittore inglese Premio Nobel per la Letteratura Rudyard Kipling tra il 1893 e il 1894. Negli anni, le storie di Mowgli sono state oggetto di numerose trasposizioni cinematografiche che hanno attinto a piene mani dall’universo favoloso della Giungla di Kipling, rimestando tra le vicende e i personaggi (umani e animali) del libro, tra cui l’indimenticabile film d’animazione della Disney del 1967, che più di altri ha fatto conoscere l’opera di Kipling (o meglio, una sua versione “disneyzzata”) al grande pubblico.

Risultato immagine per il libro della giungla 2016

Questo avvenne fino al 1998, anno in cui uscirono ben due film incentrati sulle storie di Kipling e che, di fatto, sancì l’inizio di un lungo periodo in cui Il libro della giungla fu totalmente assente dal grande schermo. Ignorato fino all’anno scorso, quando la Disney ha distribuito la versione live-action firmata da Jon Favreau del cartone animato degli anni Sessanta, precedendo una trasposizione della Warner Bros, con la regia di Andy Serkis, che vedrà la luce nel 2018 (Jungle Book: Origins, la cui data di uscita è stata, secondo alcune fonti, volutamente posticipata). Ben due grandi produzioni su Mowgli. Come se il potenziale immaginario di Kipling si fosse improvvisamente risvegliato dal torpore nel quale era piombato per più di 15 anni.

Altri esempi di film gemelli? Cattivissimo me e Megamind sono stati due film d’animazione del 2010 incentrati sulla rivalutazione del supercattivo; Zootropolis e Sing del 2016 due film d’animazione ambientati in moderne metropoli popolate da animali antropomorfizzati. E la lista continua: Biancaneve e Biancaneve e il cacciatore usciti nel 2012, The Prestige (di Cristopher Nolan) e The Illusionist (di Neil Burger) del 2005. “Coincidenze? Io non credo”.

Quale congiunzione astrale ha fatto sì che questi film, così simili, uscissero nello stesso periodo? A causa della mia insaziabile brama di teorie del complotto, ho provato a individuare tre possibili cause.

(Si dirige alla lavagna delle ipotesi zoppicando come Dottor House).

1) COINCIDENZE ASTRALI

La prima causa meno probabile: i film gemelli sarebbero una coincidenza. In poche parole, due major hanno la stessa idea nello stesso momento. Così. Il che sa un po’ di equazione di Dirac (“l’equazione più bella del mondo” – dai che l’avete letta anche voi su qualche post amoroso di Facebook), secondo la quale se due sistemi interagiscono una volta, e si crea un forte legame tra di essi, una volta messi a distanza questi continueranno ad influenzarsi a vicenda, il che, se funziona per l’entanglement quantistico, per il cinema – ahimé – assume la stessa fondatezza delle scie chimiche.

2) LE MODE DEL MOMENTO

Ci sono casi in cui la convergenza di più film verso lo stesso tema non rappresenta né una coincidenza né una strategia commerciale verso il film rivale. Sono i casi in cui si sfrutta un argomento “di moda”, verso il quale il pubblico è già particolarmente sensibile. In questi casi, può darsi che due case di produzione cinematografiche decidano di raccontare storie molto simili. Un esempio può essere la coppia di film Jobs e Steve Jobs (rispettivamente del 2013 e del 2015), che raccontano la vita del visionario fondatore di Apple scomparso prematuramente nel 2011, o le pellicole horror gemelle Unfriended (2014) e Friend Request (2016), entrambe incentrate sui social network, che effettivamente sono uno dei fenomeni sociali e tecnologici che più caratterizzano la nostra epoca iper-connessa e che – sinceri – un po’ di paura la fanno a tutti.

3) LO SPIONAGGIO INDUSTRIALE

Ma una volta accantonate l’equazione di Dirac e le mode del momento, l’unica spiegazione possibile – e la meno romantica delle tre – per i film gemelli rimane lo spionaggio industriale. In altre parole: se uno degli scolaretti copia, la maestra leggerà due temi molto simili. Come avvenne nel 1998: anno in cui uscirono ben due film d’animazione con protagonista una formica (da sempre, l’animale più empatico ed emozionante dell’universo mondo). A Bug’s Life della Disney e Z la Formica (Antz) della Dreamworks furono la dimostrazione di come dietro alcune produzioni si nascondano, a volte, strategie contorte e corse contro il tempo tese a sfruttare o affondare il successo commerciale del film rivale: trame così insidiose che farebbero impallidire perfino le macchinazioni e i sotterfugi del cancelliere Palpatine.

“Un abbraccio. Adam Kadmon.”

Simone Schiaffella

Se fossi una disciplina sarei la dietrologia. Nonostante la passione per i media digitali, dormo con le mie videocassette preferite dal lontano 1992. Lotto per dimostrare l'esistenza di un girone infernale per chi si macchia di spoiler (vicino al cerchio degli incontinenti).
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