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Il MacGuffin allo Shoefiti Film Festival: filmmakers partecipate numerosi!

Tu, lettore avido di Cinema, ancora non lo sai, ma il tuo sogno nel cassetto è vincere lo Shoefiti Film Festival. L’unica discriminante è che devi anche avere velleità registiche, poi sei a posto. Per partecipare eh, sul vincere non garantisco nulla.

Questo perché il 17 giugno a Torino si terrà appunto il primo Shoefiti Film Festival, una rassegna di corti di giovani talenti che hanno deciso di mettersi in gioco, con noi del MacGuffin presenti in giuria. “Shoefiti” è quella roba delle scarpe appese ai fili dell’elettricità se ve lo steste chiedendo.

Vediamo di capirci subito: in fondo all’articolo troverete il bando ufficiale con tutte le informazioni del caso, quindi non starò a tediarvi con sofismi tecnici. Vi dico le robe di base facili facili: la partecipazione al concorso è gratuita; la partecipazione al concorso è gratuita; i corti possono essere di qualsiasi numero, genere, forma e dimensione (unico paletto è la durata massima: 20 minuti) e non devono per forza essere inediti; il termine ultimo per la consegna è la mezzanotte dell’8 giugno; la selezione dei finalisti verrà comunicata il 12; si terrà alla Cavallerizza reale occupata a Torino; ci saranno gustosi premi (no, non solo la gloria eterna, forse…). Ah, e poi si fa festa a fine serata, con cibo e musica. E bevande. Cosa volete di più dalla vita? Nulla, ve lo dico io.

 

Ma chi sono i pazzi che hanno organizzato tutta sta roba? Il collettivo “Divanos”, studenti di Cinema con la voglia di complicarsi la vita mettendo in piedi un concorso di corti. Tranquilli, trovate anche una loro breve descrizione nel bando.

Perciò vedete di partecipare allo Shoefiti Film Festival, mandate i vostri corti che tanto, come insegna Arrival, è un gioco a somma zero: non perde nessuno. Anche se poi alla fine uno vince.

Bando Shoefiti Film Festival

Edoardo Ferrarese

Folgorato sul Viale del Tramonto da Charles Foster Kane. Bene, ora che vi ho fatto vedere quanto ne so di cinema e vi starò già sulle balle, passiamo alle cagate: classe 1992, fagocito libri da quando sono nato. Con i film il feeling è più recente, ma non posso farne a meno, un po' come con la birra. Scrivere è l'unica cosa che so e amo fare. (Beh, poteva andare peggio. Poteva piovere).
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