Film

Machete, Il trionfo del trash

Budella, donne nude, attori che non dovrebbero essere qui e attori che non dovrebbero essere da nessuna parte. La nostra opinione sul film di Rodriguez

Quando sentii parlare per la prima volta di Machete, ad essere onesto, non pensai che lo mai avrei guardato.
Però una sera ero in giro per il paese con alcuni amici: era inverno,un martedì qualunque, e la serata fiacca è finita ancora prima del solito. Così sono rientrato a casa con l’aria di chi non ha niente da perdere, ho stappato una birra e, senza sapere bene perché, ho fatto partire Machete su un sito di streaming LEGALE.
Parte il film.

C’è un messicano, un improbabile agente dei servizi segreti locali rugoso e unto (Danny Trejo) che si fa chiamare Machete. Indovinate perché?
Beh, ha un machete.

ATTENZIONE SPOILER!!!

(Ritengo comunque questo avviso abbastanza inutile perché se non avete ancora visto Machete, sareste da rinchiudere)

Nella prima scena il messicano rampante salta con la macchina, come se stesse impennando con lo zip nel co20160129112741!Machete-Trejortile della parrocchia, per entrare dentro una specia di hangar, venendo crivellato da colpi. Non si fa neanche una minimicrospellatura, mentre il suo compare si trasforma in un Emmenthal.
Cazzo che trashata… pensavo, preparandomi a trovare la scena che mi avrebbe fatto spegnere il pc definitivamente per lo sconforto.
E poi… succede…
Succede che Machete trova in una stanza la tipa che doveva salvare, accaldata e nuda come mamma l’ha fatta (piuttosto logico quando sei prigioniera), e cerca di portarla in salvo. Lei però è una bagascia non solo all’esterno, ma anche all’interno e lo pugnala alle spalle.
Fatto ciò, mentre il nostro eroe rantola a terra, la gallinella in questione si estrae un cellulare dalla ciliberta per chiamare il boss mafioso…

Lo ripeto ancora una volta nel caso non abbiate elaborato il messaggio: la promiscua figliuola si… estrae… un… cellulare… dalla… ciliberta.
Il mio cambio di espressione è stato visto dallo spazio.

Non fraintendetemi, ma dopo quella ho cominciato a stare molto più attento a ciò che vedevo. Questo però non nella speranza di trovare altre donne nude. Non sono quel genere di spettatore. Odio il sistema pistole – figa – pistoni usato per attirare i maschietti nei film.

Il motivo vero è che avevo capito che da quella pellicola potevo davvero aspettarmi QUALSIASI COSA. La mia testa avrebbe dovuto capire che qualunque cosa sarebbe successa sarebbe stata la peggio merda mai vista, ma ero quasi incantato da questa opportunità che mi veniva offerta.

Quando dico che potrebbe succedere qualsiasi cosa, intendo dire che Machete a un certo punto scappa da una sparatoria in un ospedale, calandosi dalla finestra con un intestino umano. Mi riferisco anche al fatto che Machete, scappato dall’ospedale, si sveglia in casa di una ribelle che lo ha salvato la quale, per verificare che il nostro eroe baffuto, unto e che non muove le sopracciglia (non vorremmo mai che sembrasse che tu stia recitando, caro Danny) sia sano, apre un uovo sotto il suo letto e questo si frigge… e poi… si accoppiano. Capite??

Ma poi, cazzo, c’è Machete che entra completamente a caso nella villa di uno dei cattivoni e si scofana in una piscina le grazie della moglie e della figlia del tizio, CONTEMPORANEAMENTE. C’è anche suo fratello prete, che dice “Dio perdona, io no” e spara come fosse Bruce Willis in Die Hard. Ma dico io, porcadiquellaporca, ma perché?!

E poi, porca puttana, c’è Robert De Niro! Santi numi Robert, tu hai recitato ne Il Cacciatore, in Taxi Driver, ne Gli Intoccabili!! che porco cane ci fai lì in mezzo?

Ma poi, c’è Steven Seagal, Dio santo Steven Seagal.. uno che pure se gli avessero fatto fare il passante con il cane nella terza scena dei Quattrocento colpi di Truffaut lo avrebbe fatto diventare un film trash. Ci sono Jessica Alba e Lindsay Lohan! L’angelo muto e la schifezza, che parla anche troppo, del cinema! Messe insieme!
Il mio cervello esplode ancora adesso, se ci penso.

Tuttavia..

Udite udite: questo film non è assolutamente da bocciare.

Effettivamente, non si può sostenere che sia senza senso. Si dovrebbe spiegare, ad esempio, come la trama, al contrario della stragrande maggioranza dei film trash, non sia inesistente.
Dobbiamo infatti ricordarci come Robert Rodriguez non sia esattamente l’ultimo degli scemi. La regia, infatti, è decisamente figherrima e nulla è lasciato al caso. Lo spettatore, come è successo me, rimane incantato dalla sequela di eventi allucinanti e di dialoghi surreali, ma incredibilmente calzanti e coinvolgenti.

Si potrebbe PERSINO affermare come ci siano delle tematiche sociali di una certa importanza: l’immigrazione, l’integrazione, la criminalità organizzata, la corruzione politica ecc.ecc. Ve lo aspettavate? Invece è proprio così, le tematiche di denuncia saranno magari ricoperte di trashume buttato sullo schermo senza neanche chiedere lo scontrino, ma ci sono eccome e sono anche forti e chiare.
Resta da capire perché io, che non sopporto i film d’azione del genere armimacchinepatata, non abbia schifato comunque questo film. Cioè va bene, io AMO il trash, però amo il trash quando questo occupa cinque minuti della mia giornata passati guardando capre che parlano, o contadini che innestano nel loro esofago una bottiglia di tequila senza manco stapparla.

Credo che questo sia dovuto al fatto che il film meriti forse due stelle come opera d’arte e ne meriti cinque come intrattenitore. Una sola cosa non manca: la noia!

machete13737

È praticamente la stessa cosa che ingaggiare Tafazzi (per i pochi ignoranti, vedi qui ) per un’ora e mezza, solo per vederlo malmenarsi gli zebedei urlando “ohohohohohohoho”.

Insomma, proprio come fa Tafazzi, questo film fa male, fa male a te, fa male all’arte, soprattutto fa male a se stesso, ma non puoi non guardarlo.

 

P.s. Ah per vostra informazione, avrò menzionato forse il 10% delle scene luride che questo film propone.

Riccardo Cavagnaro

Vede la luce nell'anno 1991. Da quando ha visto "Jurassic Park" all'età di 3 anni sogna segretamente di toccare un dinosauro vivo. Appassionato lettore, viaggiatore, ascoltatore di musica e bevitore. Tutte queste attività arricchiscono sicuramente il suo bagaglio culturale, ma assottigliano pericolosamente il suo portafogli.
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