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Manuale di sopravvivenza per il cinefilo che non ha visto BoJack Horseman

Nei secoli precedenti alla Rivoluzione industriale l’umanità veniva periodicamente decimata dai tre flagelli storici più cattivi di sempre: la guerra, le epidemie e le carestie. Oggi se combattessimo una guerra tra occidentali (percepite il leggerissimo velo di razzismo) esploderemmo in due giorni, di cibo ce n’è anche troppo e la malaria è troppo lontana per colpirci. E qui finisce la parte malevola dell’articolo, chiedo sinceramente scusa alle popolazioni del terzo mondo per la mia sfacciataggine, a ‘sto giro ho sacrificato voi per amore dell’ironia: abbiate la capacità di perdonarmi. Ma siccome siamo al riparo dai flagelli storici, in quanto esseri umani dovremo causarci problemi a vicenda in qualche altro modo, o no? Ebbene sì, nel XXI secolo, grazie all’internet, abbiamo inventato il quarto flagello storico: l’odio e l’adulazione cinematografica. E cioè? Avete presente BoJack Horseman? Certo che lo avete presente, ma la vera domanda è: avete visto BoJack Horseman? Vi ho beccati.

Tranquilli, ora vi spiego.

bojack horseman
Se dicessi Nevermind?

Qual è il punto?

Immagino che molti di voi saranno nella scomoda situazione del “non ho mai visto BoJack Horseman“. Ok, ora, mantenere la calma, è meno grave di quanto sembri. Ovviamente se andate in giro per la vostra cittadina a sbandierare a destra e a manca questo grave peccato vi potrebbero succedere indubitabilmente cose brutte. E qui intervengo io. Questo è un manuale che vi insegnerà come sopravvivere nella fauna di gente che BoJack Horseman l’ha visto e che vi odierà se voi non avete fatto altrettanto. Nulla di impossibile, alla fine mi ringrazierete. Seguitemi.

bojack

La dimensione totalizzante

La prima cosa che dovete imparare è che BoJack Horseman è tutto ciò che di bello c’è al mondo. Questo primo passo è molto facile, basta rispondere a una serie di domande con “BoJack” o “BoJack Horseman”:

  • qual è la serie tv migliore di sempre? BoJack Horseman;
  • qual è il personaggio di una serie tv migliore di sempre? BoJack;
  • qual è il cavallo più bello di tutti? Questa risposta è ingannevole perché sarete tentati di rispondere Furia, cavallo del west, ma non abboccate: la risposta è BoJack;
  • qual è la persona più caratteristica di sempre? Serve che ve lo dica? BoJack. Sì, perché è un cavallo antropomorfo;
  • qual è la star televisiva più forte di sempre? BoJack Horseman;
  • qual è la miglior serie tv drammatica? BoJack Horseman;
  • qual è la miglior serie tv satirica? Non rispondete Atlanta, rispondete BoJack Horseman;
  • qual è il miglior porno? BoJack Horseman;
  • il miglior film di guerra? BoJack Horseman,

insomma, avete capito. BoJack Horseman è quanto di più totalizzante esista nel cinema, e i suoi fan lo sanno.

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Capolavoro degli anni ’10

Ma ovviamente non basta, perché se il fan di turno vi sente rispondere così prontamente a questa serie di domande, allora poi vorrà parlare della serie, perché è la cosa che più lo accresce a livello culturale, una cosa un po’ postmoderna, o quasi. Non cadete nel trucco: non è necessario conoscere la trama e i dettagli di BoJack, rispondete semplicemente che BoJack Horseman è IL capolavoro degli anni ’10. Vi raccomando di porre l’accento bello marcato sull’articolo IL, di modo che il vostro interlocutore capirà che non siete degli sprovveduti. A questo punto vi sarete ingraziati i fan e avrete gioco facile.

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Hollywood e la satira

Siete a un passo dal far bagnare il fan di turno, ma adesso viene la parte un poco più difficile: è il momento di parlare di satira. Ok, se c’è una cosa che dovete sapere su BoJack è che basa il 90% della sua trama su satira contro Hollywood, ma questa è una frase rischiosa da dire, perché quel “contro” dà una sorta di tono dispregiativo e rischiereste di mandare tutto a donne facilissime che neanche si fanno pagare da quanto sono facili. Quindi, l’affermazione più azzeccata che potete usare è:

Il declino di BoJack come star televisiva e la sua conseguente depressione che lo porta a un continuo processo di autodistruzione spingendolo sempre più verso il basso è una chiara e intelligente metafora per rappresentare il mondo hollywoodiano contemporaneo: una satira attenta al dettaglio che non rinuncia alla drammaticità e che sa comunque far ridere. Una vera tragicommedia di attualità disarmante.

Ovviamente se pronunciate queste frasi ripetendole a macchinetta otterrete un effetto perculatorio, cosa che dovete assolutamente evitare. La parte difficile qui è dare enfasi, sentire dai nervi queste frasi, pronunciarle con il cuore e non con la bocca, pensarle col sentimento e non col cervello, così che alla fine avrete raggiunto una grado sufficiente di commozione per intortare definitivamente il vostro interlocutore.

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La parte divertente

Superata la fase commozione ormai potrete fare più o meno quello che volete, ma quello che vi consiglio io è di passare alla parte divertente di BoJack Horseman: i meme. Siamo nel XXI secolo e i meme sono praticamente la cosa più seguita sul web, senza i quali la popolazione mondiale vedrebbe salire i tassi di suicidio ai livelli svedesi. E quindi usufruiamo di questo potente mezzo per spargere felicità, che a questo punto sarà ancora più efficace, perché viene dopo la commozione: La quiete dopo la tempesta. E voi direte “sì, ma io che cazzo ne so dei meme su BoJack Horseman“; niente paura, vi basterà utilizzarne uno solo (capite quanto è un masterpiece BoJack Horseman?) che gentilmente vi lascio qua sotto per usufruirne.

episodio crossover

In sostanza: quando più situazioni di natura diversa si trovano a sovrapporsi nella vostra quotidianità, voi usate questa frase: cos’è questo, un episodio crossover? Ad esempio: siete in un posto con un interlocutore generico fan di BoJack e uno dopo l’altro arrivano tre vostri amici che non vedevate da tempo in modo inaspettato, senza che loro fossero d’accordo; voi direte: cos’è questo, un episodio crossover? Oppure usate la frase anche a caso che tanto funziona lo stesso e farà piacere al fan.

Colpo di grazia

Ok, a questo punto il vostro lavoro è compiuto, ma, per far sì che il fan abbia un ricordo indelebile di voi e sparga la voce su quanto siete degli amorevoli fan di BoJack con gli amici, dovete colpirlo con un’ultima frase ad effetto, rigorosamente prima di salutarlo. La discussione sarà finita, lui/lei si fida di voi e ormai qualsiasi cosa voi diciate lo convince, quindi vi alzate dal posto in cui eravate seduti, concludete la frase che stavate dicendo (assolutamente scollegata dall’argomento, per dare parvenza che il meglio sia passato): a questo punto, quando c’è un attimo di silenzio, guardatelo/a negli occhi intensamente e con una vibrazione spasmodica pronunciate questa frase:

In questo mondo terrificante, ci restano solo i legami che creiamo.

Il vostro interlocutore capirà che il legame di cui parlate è quello che avete stretto con lui grazie al fantastico BoJack Horseman e soprattutto capirà la citazione e, dunque, tutto questo non potrà far altro che tramutarsi in un sincero abbraccio di 14,9 secondi. Dopodiché vi saluterete, lui/lei felice, voi vincitori e consapevoli del fatto che BoJack Horseman non lo guarderete comunque.

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Mario Vannoni

Un paesaggio in ombra e una luce calante che getta tenebra su una figura defilata. Un poco inutile descrivere chi o cosa sono io se poi ognuno di voi mi percepirà in modo diverso, non trovate?
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