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Marvel Cinematic Universe: la Flop 5

Giorni fa ho compilato una lista dei 5 migliori film (almeno secondo me) del Marvel Cinematic Universe. Come promesso, ora tocca alla Flop 5. Ciò vuol dire che elencherò quelle che a mio parere sono le “pecore nere” di questa immensa saga.

Prima di iniziare però, mi sento in dovere di ammettere che i Marvel Studios non hanno mai realizzato film pessimi in modo assoluto. Per intenderci, anche le pellicole meno riuscite del MCU sono comunque migliori di certe brutture come (per restare in casa Marvel) Elektra, Fant4stic e The Amazing Spider-Man 1 & 2. Le opere presenti in questa classifica, pertanto, non hanno necessariamente suscitato in me reazioni negative. Semplicemente, a livello critico, le ritengo non all’altezza delle altre.

Vi anticipo inoltre che nel mucchio non troverete né Iron Man 3Thor: Ragnarok. Volete sapere il motivo? Be’, perché NON SONO BRUTTI FILM, fatevene una ragione!

5. Black Panther (di Ryan Coogler, 2018)

Black Panther (Marvel)

Sorpresa! Quello che negli USA è considerato il capolavoro del Marvel Cinematic Universe ha l’ingrato compito di inaugurare la Flop 5. Sì, perché Black Panther può benissimo ambire al titolo di film più sopravvalutato nella storia del cinema. Con questo non voglio dire che non sia bello: la pellicola di Ryan Coogler è senz’altro godibile, ha delle buone scene d’azione, un’ottima colonna sonora e un villain carismatico (il Killmonger di Michael B. Jordan è indubbiamente uno dei migliori bad guy del MCU). Per non parlare poi della sua importanza culturale, dal momento che è un blockbuster con un cast (quasi) interamente di colore che affronta di petto la questione razziale. Ciononostante Black Panther rimane un film abbastanza scontato, con un eroe un po’ scialbo (Chadwick Boseman è bravo, ma non brilla abbastanza), un sottotesto politico-sociale comunque poco incisivo e una CGI parecchio discutibile.

4. Thor (di Kenneth Branagh, 2011)

Thor (Marvel)

Il primo Thor ha molte frecce nel suo arco: un’affascinante atmosfera epico-shakespeariana (garantita dal regista Kenneth Branagh), un comparto tecnico-visivo impressionante (Asgard è una gioia per gli occhi) e uno dei casting migliori degli ultimi anni (Chris Hemsworth e Tom Hiddleston sono perfetti come Thor e Loki). Eppure, tolto questo, il film non è nulla di che. Certo, è divertente, ma l’azione non è delle migliori (i combattimenti sono girati maluccio) e la trama non ha particolari guizzi. Non hanno giovato i tagli imposti dalla produzione, che hanno ridimensionato notevolmente l’impronta autoriale di Branagh, dando vita a un prodotto fin troppo standardizzato. Inoltre, sono l’unico a trovare insopportabile la Jane Foster di Natalie Portman?

3. L’Incredibile Hulk (di Louis Leterrier, 2008)

L'Incredibile Hulk

Questa pellicola non solo è l’unico vero flop commerciale del Marvel Cinematic Universe, ma finché il generale Ross (William Hurt) non è tornato in Civil War, per molti era addirittura fuori canone. Ciò dovrebbe darvi un’idea della (scarsa) considerazione di cui gode. Dopotutto, nel tentativo di allontanarsi dall’autorialità (forse eccessiva) dell’Hulk di Ang Lee, il regista Louis Leterrier ha deciso di dare la priorità alla componente action e ridurre al minimo l’approfondimento psicologico. Pure troppo, verrebbe da dire. Il risultato è un film non brutto, ma decisamente superficiale e poco memorabile, con in più degli effetti digitali tutt’altro che eccelsi (lo scontro tra Hulk e Abominio fa sanguinare gli occhi). E se Edward Norton non è male nei panni di Bruce Banner, io continuo a preferire Mark Ruffalo.

2. Iron Man 2 (di Jon Favreau, 2010)

Iron Man 2

Dopo il grande successo del primo film, dal seguito di Iron Man era lecito aspettarsi qualcosa di altrettanto eccezionale, se non di più. Invece il lungometraggio di Jon Favreau è il festival della noia. La parte iniziale è ancora tutto sommato interessante: ci mostra le conseguenze dello svelamento, da parte di Tony Stark (il sempre ottimo Robert Downey Jr.), del proprio status di supereroe, e introduce un nuovo antagonista (un bravo, ma sprecatissimo, Mickey Rourke) intenzionato a vendicarsi del protagonista. Peccato che da metà in poi la pellicola si dimentichi di portare avanti queste trame e si fossilizzi su Stark che si ubriaca e si deprime. Solo nel terzo atto la storia esce da questo vortice di pesantezza e si movimenta un po’. Peccato che il combattimento finale con il cattivo sia uno dei più brevi e deludenti nella storia dei cinecomic.

1. Thor: The Dark World (di Alan Taylor, 2013)

Thor: The Dark World

A mani basse il peggior film del Marvel Cinematic Universe, e non sono il solo a dirlo. Minato da numerosi problemi produttivi, tra cui rimaneggiamenti dello script, cambio di regia (inizialmente doveva dirigerlo la Patty Jenkins di Wonder Woman) e reshoot di Joss Whedon (allora è un vizio!), The Dark World ha finito per essere un’opera banale, dimenticabile e priva di mordente. Nonostante alcune belle sequenze (il funerale vichingo in particolare) e migliori scene d’azione rispetto al predecessore, il film di Alan Taylor non coinvolge e fallisce nel creare empatia con i personaggi (la morte di Frigga non suscita alcuna emozione). Anche il rapporto tra Thor e Loki, che dovrebbe essere centrale, viene trattato con superficialità. Ma la parte peggiore è senz’altro Malekith, che nonostante sia interpretato da un attore importante come Christopher Eccleston, risulta essere il villain più anonimo e inconsistente di tutto il MCU. Ah, come se non bastasse, qui Jane Foster è ancora più irritante (vi dico solo “spigola”)!

Fabio Ferrari

Classe 1993, laureato al DAMS di Torino, sono un appassionato di cinema (soprattutto di genere) da quando sono rimasto stregato dai dinosauri di "Jurassic Park" e dalle spade laser di "Star Wars". Quando valuto un film di solito cerco di vedere il bicchiere mezzo pieno, ma talvolta so essere veramente spietato. Oltre che qui, mi potete trovare su Facebook, sulla pagina "Cinefabio93".
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